Matteo Denni

Speciale Sekiro e la Lore nascosta

Cosa c’è dietro un nome?

Sekiro non è un nome a caso, comune o tradizionale. È una precisa scelta di Lore. Almeno questa è la nostra ipotesi, in attesa di conferma o smentita. Mentre osserviamo le lancette dell’orologio, in attesa del fatidico 22 marzo, abbiamo scelto di sfondarci i neuroni per succhiare la linfa vitale-informativa dal nome, proprio così, più precisamente dall’originale e non tradotto nome giapponese, del samurai che andremo a interpretare, guidare, nel medioevo orientale di From Software. Per chiarire: il nome di battesimo del protagonista non è Sekiro.

Il nostro è stato ribattezzato con il nominativo (nominativo perché è additato con l’articolo determinativo in precedenza) Lupo (nella mitologia giapponese il lupo è una figura protettiva) dal guerriero (quest’ultimo chiamato Gufo ossia l’animale che simboleggia la fortuna) che lo ha trovato sul campo di battaglia. Il Gufo lo ha istruito sulla via del samurai, insegnandoli la via della spada.

Un samurai dedica la sua spada ad una causa. Il destino del Lupo è intrecciato a quello del Divino Erede

Il Lupo ha così deciso, una volta essere diventato un guerriero fatto, di dedicare la sua spada (leggi la sua vita) ad un nuovo Maestro, un Signore, chiamato Divino Erede. Appunto erede di una misteriosa linea di sangue. I misteri sono sempre più fitti. Non indagheremo qui ulteriori dimensioni che non siano quelle del nome del protagonista. Era necessaria la premessa per spiegare in seguito.

Perché spremersi le meningi riguardo un nome? Perché non è il nome che aspettavamo. Chi è il classico samurai? Il piccolo guerriero samurai? Sasuke. Questo è un nome classico, quello che ti aspetti. Sekiro semplicemente no. Quindi non è un battesimo normale. Questo appellativo nasce insieme alla storia e al viaggio che inizieremo nel gioco. Il nostro non ha nome, o meglio: noi non lo sappiamo, per ora. Riceve il nome/nomignolo Lupo come dono del primo Maestro, il Gufo. Però ha un’identità ben precisa, forgiata dall’addestramento che lo ha salvato dalla miseria alla quale, da bambino, era condannato.

La personalità del nostro eroe è già segnata nell’averlo già vestito, vocalizzato e armato di default. Non abbiamo build da costruire e calibrare, sembra. Il dubbio che nel nome possa celarsi il destino, il percorso del nostro samurai è sempre più forte. Cos’è allora che andremo ad esplorare e quindi, da dove partiremo? Semplicemente da un’analisi letterale dei kanji e da un’analisi contestuale degli stessi. La scelta degli ideogrammi non è casuale e non lo è mai. Se poi consideriamo i trascorsi di From Software questa casualità si riduce allo zero. Per gli ammiratori dei manga e del pensiero orientale tutto questo non può suonare nuovo. XXX Holic, tra tanti, è un manga che fa riflettere sul valore dei kanji usati.

Sekiro sarà il nostro appellativo, cosa si nasconde dietro questo nome?
Spesso abbiamo letto, visto, delle cronache dell’epoca Sengoku, il periodo più iconizzato della produzione Pop giapponese. Sono famosi gli scenari di devastazione, dell’abbandono dei minori (con il conseguente folklore che ha portato ad una vivace filmografia horror) e della figura del samurai. Tra tante immagini evocative non può essere sfuggito, ai più, il valore e il ruolo che il nome può suscitare. Nella narrazione orientale il nome che i personaggi portano (che sia fiaba, mitologia o manga) racconta già una storia, lati del carattere. Potremmo definirlo la nostra maschera teatrale che invita già all’emozione che l’attore deve suscitare.

E Sekiro? Cosa vorrà dire?

Nel caso della nostra nuova avventura videoludiche abbiamo 隻狼. Il primo kanji è usato per esprimere la quantità degli stormi, dei banchi di pesci o delle frecce nella feretra. Ma anche un elemento di una coppia ossia una scarpa, un occhio, un braccio. Il secondo ideogramma indica il lupo, quindi il canide. La coniugazione dei due esprime chiaramente la condizione di privazione, mancanza, che patisce il nostro Lupo. Fermarsi al braccio rischia di rivelarsi una scelta superficiale. I Souls ci hanno abituato a scavare. Come anche DnD ma non divaghiamo. Un lupo lontano dal branco? Un guerriero disonorato? Sappiamo che dovremo affrontare sfide improbe alla ricerca del riscatto. Le prime interpretazioni sul web mettevano l’accento sull’essere mutilato fisicamente di Lupo. Non è stato collegato alle altre dinamiche del gioco e nessuno ha osato entrare nella logica del Maestro Miyazaky.

L'interpretazione meno letterale forse è la più affascinante e vicina alla realtà

Ciò che manca al nostro randagio non è un arto ma una parte del suo essere, della sua anima. Gli è stata portata via la ragione e la missione con la quale affilava la katana. Viene privato del suo destino e violentemente abbandonato in un mondo di vergogna e vendetta. La sua spada era (ed è) al servizio del Divino Erede. La sua virtù era legata alla protezione che avrebbe dovuto garantire, protezione che è uno dei significati che il lupo ha nella tradizione del Sol Levante. Gli viene portato via il suo Signore-Protetto. Gli viene portato via il nome una seconda volta. Per la seconda volta dovrà affrontare un viaggio per trovare una nuova ragione, qualcuno o qualcosa a cui dedicare la propria esistenza.

In questo trailer è chiaro come la nostra missione sia rivolta al nostro riscatto

Cherokee e samurai

Un elemento sortale, facendo riferimento ad Aristotele, implica che la sua mancanza non pregiudichi l’esistenza dell’ente. Questo però se intendiamo interpretare in riferimento diretto al personaggio e alla sua mutilazione.
Se invece consideriamo che la parola Sekiro è usata per tradurre la parabola nativo-americana dei due lupi nel cuore dell’uomo allora è chiaro che non possiamo fermarci a considerare la mancanza del braccio. Due lupi albergano nel cuore degli uomini. uno è benevolo e l’altro è malvagio. i sentimenti che gli uomini covano sono il nutrimento dei lupi. Emozioni sincere e pure nutriranno il lupo buono mentre le passioni distruttive e violente sfameranno il lupo cattivo. scegliere quale lupo sfamare rende una persona il riflesso del lupo più forte. In giapponese questo lupo è scritto come Lupo in Sekiro. Ecco perché siamo andati così in profondità.

Quindi può indicare una parte del Tutto metafisico, siamo quindi in ambito etico? Possiamo spingerci fino a vedere il futuro tracciato della nostra prossima Run? Le lotte che affronteremo saranno contro un mondo che ci ha già sconfitto e non esiterà a metterci davanti il nostro fallimento. Avvertiamo subito molti dubbi

Non c’è nulla di casuale

Nulla è dato per capriccio o per convenienza. La prima dimostrazione di un universo di gioco collegato, coerente e ricco inizia proprio dal titolo. Memori del simpatico spoiler sulla copertina di Dark Souls 3 non possiamo non interrogarci partendo proprio dalle prime immagini, dal titolo.


Perché un Samurai disonorato non si toglie la vita?

Non tutti possono avere una seconda possibilità e nessuno può morire due volte. Shadow Die Twice è stato il primo segno di una fitta rete che intercorrerà in tutto il game play. Questa ombra che muore due volte calza a pennello con la nostra seconda possibilità. Siamo noi l’ombra? Il primo viaggio del Lupo è iniziato sul campo di battaglia, con la possibilità accordatagli dal Gufo. Il secondo viaggio, percorso, inizia con la seconda morte, la sua seconda fine. Ora che ha di nuovo perso tutto deve rimettersi in cammino. Questa volta sarà in nostra compagnia.

Scegliere quale destino abbracciare è la strada di ogni uomo

Seppuku (腹切り)

Da tutti conosciuto come hara-kiri ma correttamente letto seppuku, il taglia-ventre, indica la pratica della casta dei samurai di commettere suicidio per recuperare l’onore perso. Questo disonore può derivare dall’aver fallito oppure dall’aver perso il proprio Signore. Quest’ultimo caso deve essere preso in considerazione nella discussione sulla Lore di Sekiro. Dalle ultime notizie, trapelate dal trailer qui condiviso, sappiamo che siamo la scorta del nostro Signore. Partiamo quindi alla sua ricerca, è ancora in vita. Possiamo avere una nuova occasione per riabilitarci, in chiave molto moderna, così da continuare a Proteggere, come il nostro nome vuole.

Lupo a metà

Non è la traduzione letterale, è una concessione poetica. È la condizione esistenziale nella quale versa il Lupo. Un braccio protesico non può colmare il nostro vuoto, può solo aiutarci lungo la strada. Non abbiamo altri compagni se non la nostra katana. Molta dell’attenzione è stata focalizzata, ovviamente, sul braccio protesico e come si sarebbe potuto fare altrimenti? Siamo sicuri che la quantità di indizi sparsi nella mappa, negli sprite e così palesemente e sfacciatamente nel nome daranno filo da torcere alle immaginazioni più fervide.

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