In questa puntata di Gameromancer:
- Intro + Sigla [0:00]
- Presentazione Membri [2:20]
- I videogiochi alle Olimpiadi: perché sì? Perché no? Perché non ce ne frega un c*zzo? Quali sarebbero le conseguenze di una tale iniziativa nei confronti degli eSport? [5:24]
- EA e le microtransazioni: il caso Battlefront II; i costi di sviluppo di un videogioco; gli “avvelenatori di pozzi” nella stampa di settore; le conseguenze del caso Battlefront [18:22]
- La “morte” del Single Player: il caso Visceral Games; le esperienze single player; le più belle avventure videoludiche recenti [45:02]
- Outro: saluti finali; sigla di chiusura [56:56]
- Bloopers: Filippo VS Guido su Rogue One; live dai gusti discutibili; le avventure di “Mario” contro i guard rail [1:01:54]
- Insulti alla Regia [un po’ ovunque]
Dopo un Novembre così vergognoso che ci vergogniamo noi stessi a parlarne, la crew leggendaria di
I Love Videogames si riunisce ancora una volta per il
sedicesimo episodio di Gameromancer, il podcast che non ha paura di aprire una puntata con una blasfemia. Sebbene la
streak di hashtag “
#MadonnaChePuntatone” sia stata temporaneamente sospesa, questo mese c’è ancora spazio per un po’ di
cazzeggio nel pieno del nostro stile – il che vuol dire, sostanzialmente, che dovreste stare attenti a non ascoltare questa puntata a volume troppo alto.
Ottobre è stato il mese delle sorprese, con uno sfavillante
Alessandro Taini direttamente ai microfoni del
vostro nostro podcast preferito. Dopo aver parlato di industria indipendente direttamente con un insider, però, non potevamo non concederci una piccola pausa dalla imbattibile routine qualitativa cui ormai siete abituati:
la puntata di questo mese non ha nessun ospite esterno, ma in compenso affronta dei temi molto caldi e attuali direttamente con la straordinaria partecipazione di
Stefano Calzati, temuto membro del team dei
Leccacullo e presente per la seconda volta di fila.
Gli eSport sono davvero degni di partecipare alle Olimpiadi? Cosa ci insegna tutto il casino scoppiato intorno alle microtransazioni? Il multiplayer è veramente sul punto di soppiantare le esperienze in singolo? E, soprattutto,
Rogue One è o non è un degno film della saga di Guerre Stellari?
Con il sempiterno
Pietro Iacullo a condurre e un
Guido Avitabile tornato dall’oblio, questo episodio di
Gameromancer esplorerà le risposte indiscutibili e inattaccabili a queste domande esistenziali, con l’aiuto del raffinato
Filippo Veschi e con qualche intervento casuale direttamente dalla regia. Non c’è ancora nessuna traccia del nostro amatissimo
Luca Mazzocco all’orizzonte – ma, ehi, noi continueremo a provare. E abbiamo già in programma qualcosa per il suo ritorno.
#LiveTheRebellion