Un meraviglioso headset che vi immergerà in un profondo ambiente sonoro, con qualche riserva sulla potenza dei bassi

 

Il sogno di ogni videogiocatore che si rispetti è possedere un impianto sonoro che sia in grado di immergerlo il più possibile nell’ambiente di gioco, isolandolo da quanto gli sta attorno per permettergli di godersi al meglio la sua più grande passione. E tuttavia si sa, un impianto surround 7.1 (o anche 5.1) è piuttosto costoso per una tasca comune, per non parlare di tutti i problemi “sociali” in cui generalmente si incorrerebbe, dovendo avere magari a che fare con coinquilini, famiglia, altri condomini e scocciature simili. Certo, quella dei gamer è una passione dura e costosa a prescindere, ma a volte si vorrebbe semplicemente poter staccare dalla realtà per godersi un po’ di sano videogiocare in santa pace. A tale scopo, in nostro aiuto, non di rado accorrono le nostre fidate cuffie chiuse.

Un headset convincente, comodo e performante al tempo stesso è una spesa che ogni giocatore “notturno” (e, diciamocelo, qui lo siamo quasi tutti) deve affrontare, prima o poi. Quando le cuffie realmente economiche non sono più abbastanza, però, forse è il caso di iniziare a guardare altrove, alla ricerca di qualcosa in grado di soddisfarci in misura maggiore. Dopo aver perso l’ennesimo paio di cuffie pagato due lire, chi scrive ha deciso di spendere quel “po’ di più” alla ricerca di qualcosa di un po’ più studiato per le sue orecchie; e le sue preghiere sono state ascoltate da Kingston con le sue HyperX Cloud II, un headset con microfono di fascia medio-alta attualmente prezzato su Amazon a circa €85,50. Headset che, tanto per dirne una, ha dalla sua la possibilità di simulare digitalmente il surround 7.1, tramite una comoda scheda audio inclusa nella confezione.

 

HyperX Cloud II Box

 

Comode sulle orecchie, soffici sugli occhi
Le Cloud II possiedono un design leggero ed elegante
Prima di trattare il lato più strettamente pratico delle cuffie Kingston sul campo, vale la pena soffermarsi sul design dell’headset e sul suo comfort in generale. Le HyperX Cloud II arrivano in una splendida confezione rossa (con tanto di dedica del produttore all’interno della scatola) col logo HyperX, protette da un imballaggio in spugna bugnata (quel materiale grigio e spugnoso tanto piacevole al tatto, per intenderci). Nella confezione troverete – ovviamente – le vostre nuove cuffie, accompagnate da due rivestimenti spugnosi di riserva per i padiglioni (nel caso in cui il memory foam non fosse di vostro gradimento), il microfono, un adattatore di ingresso 2:1 per input / output e una scheda audio USB targata HyperX, che servirà per simulare l’ambiente sonoro tanto ricercato.

Già ad una prima occhiata, le cuffie HyperX Cloud II presentano un design particolarmente elegante e una fattura all’apparenza fragile, ma in grado di sostenere tutti gli sforzi richiesti da un giocatore medio. Il design è contraddistinto sostanzialmente da linee curve, senza angoli troppo netti né sui padiglioni né sull’arco che andrà a coprirvi la testa. Il piacevole gioco tra rosso e nero (chiaramente, nel modello preso in esame) risulta piacevole alla vista ed evidentemente di alta qualità, così come il sofficissimo memory foam utilizzato per i cuscinetti auricolari, e che andremo a descrivere immediatamente.

 

Le cuffie HyperX Cloud II vantano un paio di cuscinetti auricolari in memory foam, comodi anche dopo usi prolungati

 

Il memory foam è un materiale utilizzato soprattutto per la realizzazione di materassi all’avanguardia e, più di recente, in tutto ciò che riguarda il comfort in generale: si tratta di un materiale simil-spugnoso in grado di adattarsi perfettamente alla pressione, senza mettere sotto stress la parte del corpo che preme contro di esso. Per questo motivo, le cuffie HyperX Cloud II risultano estremamente comode anche dopo usi prolungati, e non importa neanche che voi siate dei nerd occhialuti o che la vostra vista sia perfetta: anche la maledizione di chi porta gli occhiali (l’incredibile fastidio alle orecchie dopo qualche ora con cuffie chiuse) viene completamente eliminata dal memory foam, che si adatta con estrema leggerezza al viso e non vi costringerà mai a togliere le cuffie per prendere una pausa non voluta. La leggerezza dell’intero apparato, che pesa soltanto 350 grammi circa con microfono incluso, fa il resto del lavoro, rendendo l’accessorio potenzialmente perfetto anche per lunghe sessioni di gioco notturne.

 

 

Da The Witcher a Dark Souls III – The Ringed City
Grazie al 7.1 digitale, l’accessorio di Kingston dà il meglio di sé con il gioco su PC
Esaminato il design, è il caso di passare subito all’analisi di ciò che più potrebbe interessarvi, se siete finiti sulle pagine di questo sito: la performance sul “campo da gioco”. Per via della scheda audio HyperX inclusa nella confezione, le cuffie Cloud II danno ovviamente il meglio di sé quando si tratta di giocare su PC, dove il 7.1 simulato può agire al meglio delle sue capacità. La nostra prova si è svolta sui campi di The Witcher: Enhanced Edition, che, per quanto indubbiamente vecchiotto, si è dimostrato comunque un valido candidato per i primi test: la differenza tra il sonoro 7.1 e l’ambiente stereo è palpabile, non soltanto per l’introduzione dell’audio direzionale (che indubbiamente coinvolge di più i sensi dello spettatore), ma piuttosto per la capacità del surround di stringere il giocatore in un abbraccio sensoriale senza precedenti. Basta premere un comodo pulsante centrale sulla scheda audio e l’ambiente sonoro intorno a voi vi ingloberà a trecentosessanta gradi, immergendovi a tutti gli effetti nei suoni del gioco; e ciò, ovviamente, riguarda anche la colonna sonora, che sembrerà scorrere intorno a voi con una potenza e un calore che prima non avreste mai potuto provare.

Certo, non aspettatevi di trovare la potenza di un impianto surround “fisico”, tanto più che l’elaborazione del sonoro fa uno step ulteriore, essendo trasportato tramite USB (e dunque perdendo sicuramente qualcosa dal jack alla fonte di output). I bassi risultano già da ora (e maggiormente in seguito) ben poco memorabili, ma la potenza dei suoni gravi viene sacrificata solo in vista di un bilanciamento più generale, anche se la presenza di un software con equalizzatore non avrebbe indubbiamente guastato.

 

Il sonoro 7.1 stringe il giocatore in un abbraccio sensoriale senza precedenti

 

La seconda e la terza prova sul campo si sono spostate direttamente sul gaming su console, abbandonando il 7.1 simulato (ovviamente incompatibile con le console da casa) e sfruttando la connessione diretta tramite jack da 3.5mm. Jack che, come è possibile intravedere dalle immagini poco sopra, presenta il vantaggio non indifferente di essere tricanale, e dunque di supportare il canale destro, sinistro ed eventuali canali ausiliari; ciò permette all’apparato di utilizzare un audio direzionale anche su console, se supportato dal gioco in questione, e le possibilità, a questo punto, si moltiplicano a dismisura, al costo – ovviamente – dell’assenza di un controllo-volume diretto (presente invece sulla scheda audio USB).

La prima prova ha riguardato Assassin’s Creed IV: Black Flag, ben noto per i suoi lunghi viaggi per mare e le sue splendide battaglie navali. Dopo circa un’ora di gioco passata a Kingston per provare il sonoro della terraferma, si è infatti deciso di salpare per i sette mari e andare a caccia di convogli da depredare, non senza risultati a dir poco piacevoli: il sonoro è risultato complessivamente efficace e soddisfacente, per quanto un forse eccessivo (s)bilanciamento sulle frequenze alte possa dar fastidio a qualcuno, specie quando si tratta di sfoderare una spada e di udire per più di un’ora di fila lo stridere delle lame in battaglia. I colpi di cannone, tuttavia, sono risultati chiari e precisi, e la colonna sonora (di altissima qualità già di per sé) ha fatto il resto. Indubbiamente un peccato per l’assenza di bassi realmente incisivi, soprattutto in un gioco come Black Flag.

 

AC IV Black Flag

 

Si è poi passati alla prova di The Ringed City, l’ultimo DLC della serie di Dark Souls attualmente in fase di recensione. A quel punto, però, la “musica” è cambiata totalmente, e in positivo: il tema principale di Dark Souls III è esploso in tutta la sua potenza già nel menù principale, con una pulizia e un bilanciamento del sonoro letteralmente da pelle d’oca; tanto che si sarebbe rimasti volentieri nel menù principale ad ascoltare l’intera traccia, per godersi la bellezza del brano orchestrale scelto da Miyazaki. E una volta in gioco, per fortuna, anche tutto il resto non è stato da meno: sebbene il problema dei bassi poco incisivi sia rimasto, l’audio è risultato in questo caso molto più bilanciato e indubbiamente meno concentrato sulle frequenze alte, garantendo un’esperienza sonora potente e d’impatto esattamente come richiesto da un titolo come Dark Souls III. L’audio direzionale è stato qui molto più utile per prevedere attacchi alle spalle con estrema precisione, un vantaggio fondamentale quando i nemici non ammettono la minima distrazione; e gli alti, per quanto squillanti, non sono più stati un problema eccessivo come in Black Flag.

 

Tutta un’altra musica: tra ascolto e parlato
L’istinto, quando si ascolta musica con le Cloud II, è di socchiudere gli occhi per godersi l’esperienza
Si è infine tornati su PC per testare le potenzialità del sonoro 7.1 con dei brani musicali veri e propri, specie dopo aver vissuto sulla propria pelle la potenza del Main Theme di Dark Souls III. Laddove il canale multiplo era supportato (principalmente in brani orchestrali tratti da colonne sonore, ma non solo), sarebbe superfluo tessere ulteriori lodi in favore delle cuffie ideate da Kingston: This Land (The Lion King), Cleric Beast (Bloodborne) e Light Of The Seven (Game Of Thrones) sono stati solo alcuni dei brani testati con il 7.1 simulato, e il risultato è stato strabiliante. Avvolti dalla potenza dei brani e immersi in un “bagno sonoro” senza precedenti, l’istinto era quello di socchiudere gli occhi per godersi l’esperienza senza il disturbo degli altri sensi, lasciandosi andare all’abbraccio della musica e uscendo dall’ascolto quasi “storditi”. Non serve assolutamente dire altro: ascoltare musica con le HyperX Cloud II è una delle esperienze più profonde (ed “estetiche”, per utilizzare un termine pretenzioso) che possiate mai sperare di vivere acquistando il prodotto di Kingston.

E, anche quando si decide di collegare il microfono (comodamente rimovibile) alle vostre cuffie, le HyperX Cloud II fanno tutto meno che deludervi, grazie a un audio di ingresso pulito, chiaro e definito che vale indubbiamente il prezzo d’acquisto, sia che lo utilizziate per chiamate Skype occasionali sia che lo utilizziate – per esempio – su TeamSpeak per le vostre sessioni di gioco in compagnia. E non preoccupatevi di doppi jack o cose del genere (anche se, in quel caso, ci sarebbe stato l’adattatore in dotazione a soccorrervi): se doveste utilizzare le vostre cuffie su un cellulare, il connettore tricanale trasporterà tranquillamente il sonoro di input con sé, permettendovi di utilizzare il microfono senza passare per forza dalla scheda audio USB.

 

Ringed City Tower

Un “bagno sonoro” senza precedenti
Un accessorio strabiliante a trecentosessanta gradi, dunque, dalla potenza indiscutibile e indiscutibilmente performante sul campo. Il costo un po’ elevato (circa €99 a prezzo pieno) potrebbe sicuramente scoraggiare i più, magari muniti di un budget relativamente ridotto per l’acquisto di cuffie da gioco; se, tuttavia, siete disposti a viziarvi un po’ e a spendere quel fatidico centone, siamo sicuri che l’esperienza offerta dalle HyperX Cloud II non potrà che soddisfarvi, lasciandovi decisamente contenti dell’acquisto.

State alla larga se non siete disposti ad abituarvi a un ambiente un po’ povero di bassi, però: le cuffie Kingston non sono certo note per la potenza delle loro frequenze basse, e optano piuttosto per un sonoro più bilanciato. Se ciò non basta a scoraggiarvi e vi sembra un compromesso accettabile, tuttavia, le HyperX Cloud II sono indubbiamente ciò che state cercando a quel prezzo. Se tenterete l’acquisto, siamo certi che non ve ne pentirete.

 

 

Cuffia

  • Tipo di trasduttore: dinamico da Ø 53mm con magneti al neodimio
  • Principio operativo: chiuso
  • Risposta in frequenza: 15Hz-25.000 Hz
  • Impedenza nominale: 60 Ω per sistema
  • SPL nominale: 98±3dB T.H.D.: < 2%
  • Potenza in ingresso: 150mW
  • Attenuazione rumore ambientale: circa 20 dBa
  • Peso: 320g
  • Peso con microfono e cavo: 350g
  • Tipo e lunghezza del cavo: 3 metri (1 + 2 di prolunga)
  • Connessione: jack mini stereo (3,5mm)
Microfono

  • Tipo di trasduttore: condensatore
  • Tensione di alimentazione: 2V
  • Corrente assorbita: max 0,5 mA
  • Impedenza nominale: ≤2,2 kΩ
  • Tensione di circuito aperto: con f = 1 kHz: 20 mV / Pa
  • Risposta in frequenza: 50–18.000 Hz
  • SPL Max: 105dB SPL (THD≤1.0% a 1 KHz)
  • Uscita microfono: -39±3dB
  • Lunghezza braccio microfono: 150mm (perno incluso)
  • Connessione: jack mini stereo singolo (3,5mm)

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