Recensione Dark Souls III – The Ringed City

Una delle serie più importanti che si sono affacciate negli ultimi anni nel panorama videoludico è, senza dubbio, quella dei Souls. Il brand non è stato apprezzato sin da subito e fu con l’uscita della prima espansione di Dark Souls, grazie anche all’inizio del fenomeno di Youtube, che avvenne il decisivo colpo di fulmine. Questo grazie a un gameplay frenetico e divertente, alla sua grande difficoltà e, sopratutto, a una trama epica, anche se lasciata molto all’immaginazione. Negli ultimi anni, però, From Software ha munto la propria creazione fino a creare un senso di repulsione anche al suo creatore: Hidetaka Miyazaki. Un anno fa vi abbiamo raccontato l’ultima fatica del “Maestro” (come viene soprannominato dai seguaci della serie) e oggi siamo qui per dirvi tutto sull’ultimo DLC dell’intera saga: The Ringed City, disponibile su Playstation 4, Xbox One e PC al prezzo di 14.99€ o in bundle con il precedente, Ashes of Ariandel, a 24.99€. Sarà riuscito Miyazaki a dare un senso a tutto quanto e dare le risposte che i giocatori cercano, ormai da anni? Scopritelo nella nostra recensione.

Versione testata: Playstation 4

Attenzione: Nel prossimo paragrafo potrete trovare piccoli spoiler relativi ad Ashes of Ariandel e a The Ringed City stesso, nel caso vogliate evitarli vi consigliamo di passare direttamente a quello successivo.
La fine di tutto
Dopo The Ringed City non ci sarà più nessun contenuto sulla serie Souls
Non è facile affrontare The Ringed City con la consapevolezza che, dopo quest’incredibile avventura, non ci sarà più nessun contenuto riguardante la serie Souls, per bocca dello stesso Miyazaki. Questo senso di fine è reso evidente da uno degli ingressi al DLC, di cui ne esistono due per l’esattezza, che simbolicamente è stato posto nell’area prima del boss finale della versione base. Una volta messo piede, per la prima volta, nel Cumulo di Rifiuti il paesaggio che ci troveremo davanti lascerà a bocca aperta: la distruzione regna sovrana e la cenere domina sull’intero mondo come se tutto fosse stato bruciato e raso al suolo. La prima parte di questo contenuto si svolge, quindi, in un posto devastato e senza vita circondati da mob che fanno dell’umanità e delle magie abissali il loro punto forte.Sconfitto il primo dei quattro boss (di cui uno opzionale) potremo accedere al punto forte del DLC: la Città ad Anelli. Se nella sezione precedente il percorso era abbastanza guidato qui avremo a che fare con una delle ambientazioni più belle, sia artisticamente sia per quanto riguarda il level design, in cui avremo la possibilità di vagare a nostro piacimento, a patto di evitare l’incredibile quantità di nemici che il gioco ci butterà contro.

 

 

E ora calendario alla mano…
The Ringed City è difficile e una delle prime aree risulterà uno scoglio insormontabile
The Ringed City è difficile. Tanto, forse troppo, e per una gran parte dei giocatori anche solo una delle prime aree risulterà uno scoglio quasi insormontabile, senza guide o aiuti. Miyazaki e il suo team si sono pronunciati più e più volte sulla necessità di dover finire, o quanto meno di essere a un livello molto alto, il gioco prima di avventurarsi in quest’ultima fatica e i fatti gli danno ragione. I nemici ci attaccheranno senza sosta e faranno molto male e, come se non bastasse, gli stati alterati giocano un grande ruolo nella città ad anelli e ci troveremo spesso a morire per questo. Nel caso vogliate affrontare l’intero contenuto insieme a un amico ci tocca darvi una brutta notizia: la coop, almeno su PlayStation 4, è costellata da errori di connessione e su una ventina di volte che abbiamo provato a evocare qualcuno solo tre o quattro sono andate a buon fine. Parlando di difficoltà non possiamo non citare i boss di questa ultima espansione di Dark Souls III, pur non facendo spoiler particolarmente pesanti ci vogliamo concentrare su due di essi che presentano enormi problemi concettuali: il Lanciere e Midir (opzionale). Il primo consiste in una battaglia dove l’avversario da affrontare è un giocatore umano facente parte di un patto, quello dei lancieri, simile a quanto visto con Il Vecchio Monaco di Demon Souls. Il problema, qui, sta nell’enorme quantità di lag presente, piaga che affligge il PvP su console da tempo, e che rende ogni scontro complicato. Ma se ciò è facilmente risolvibile accedendo al gioco in modalità offline, così da scontrarci con un semplice npc, lo stesso non possiamo dire di Midir, una seconda versione del Drago Antico. I giocatori che lo hanno affrontato in Dark Souls II senza patch sanno a cosa ci stiamo riferendo, mentre per tutti gli altri vi spieghiamo, brevemente, in cosa consiste il problema. Il Drago Antico è un boss, presente nel secondo capitolo, che possedeva un attacco in grado di uccidere con un colpo il giocatore. Midir non è, per fortuna, allo stesso livello ma ci si avvicina molto: ogni mossa deve essere studiata al millimetro e ci vorranno moltissimi tentativi prima di trovare l’effettiva contromossa per non essere uccisi al primo, o al massimo secondo, attacco.

 

 

Frame o non frame, questo è il dilemma
The Ringed City, al contrario di quanto visto con il precedente DLC, presenta grandi problemi di cali di framerate, sopratutto nella fase iniziale. Durante i primi passi nel Cumulo dei Rifiuti, infatti, non sarà raro morire a causa di schivate effettuate al momento sbagliato per questo motivo. Il problema si risolve nella seconda parte del contenuto scaricabile; infatti una volta arrivati alla Città ad Anelli qualsiasi problemi tende a scomparire anche nei momenti più concitati.

From ha reso omaggio all’intera serie
From Software ha voluto rendere omaggio all’intera serie (sì, pure Dark Souls II) con citazioni esplicite e location non nuove a chiunque abbia passato ore a morire in passato. Molte domande che si sono fatti i fan hanno trovato risposta, alcune davvero molto interessanti, e chiudono quasi qualsiasi questione. L’unica cosa che ci ha fatto storcere il naso è il finale, veramente privo di mordente, che lascia nel giocatore una sensazione di incompletezza e l’amaro in bocca. Nonostante questo vi possiamo garantire che se avete seguito tutta la lore dell’intera saga di Dark Souls non mancheranno i momenti d’estasi o con la pelle d’oca alta un metro nelle oltre 12 ore che ci vorranno a completare tutto quanto.

Una piccola annotazione che potrebbe far storcere il naso ai giocatori: i due DLC, Ashes of Ariandel e The Ringed City, vengono trattati da From Software come un unico, grande, contenuto e pertanto entrambi sono necessari al fine di completare la storia raccontata. Una volta terminato l’ultimo boss dell’avventura finale, solo chi ha comprato e completato il proprio viaggio ad Ariandel potrà vederne la conclusione.

Verdetto
Si
Impossibile evocare. Impossibile evocare. Impossibile evocare.
Commento
The Ringed City è uno dei migliori contenuti attualmente disponibili per quanto riguarda la serie Souls, superando addirittura Artorias of the Abyss, e la degna conclusione di una saga che ha entusiasmato milioni di persone. From Software ha proposto un prodotto completamente opposto a Ashes of Ariandel, che ha deluso gran parte degli appassionati, pieno di contenuti e dal grande level design che vi terrà occupati dalle 4 alle 12 ore nel caso siete avidi collezionisti e voleste battere tutti i boss presenti. Ad aumentare la longevità si aggiunge una grande difficoltà che, unita ai problemi durante le evocazioni, potranno far rompere ai giocatori molti controller. Una delle note negative riguarda l'impossibilità di completare la storia narrata in The Ringed City senza il precedente DLC. Questo, purtroppo, obbliga l'utenza all'acquisto del season pass (dal costo di 25 euro) per poter visionare la conclusione della serie Souls.
Pro e Contro
Level design d'alto livello
Alta longevità
I fan potranno trovare finalmente molte risposte
Scontri coi boss molto belli...

x ... anche se troppo difficili
x Errori nelle evocazioni
x Necessita di Ashes of Ariandel per poter godere del finale

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