Dopo le ultime uscite, che si erano focalizzate soprattutto su prodotti ideati per il gaming, la nostra rubrica
Ears-On torna “alle origini” e torna ad occuparsi di casse ed altoparlanti con scopi più generici: dopo il
Sound Blaster Roar 2 di
Creative questa volta sotto i nostri ferri è finito un prodotto firmato
Bose, il
Soundtouch 10. Scopriamo come si è comportato il produttore americano con questo sistema musicale pensato guardando soprattutto alla connettività wireless.
La classica tabella
Come ormai ribadiamo per ogni Ears-On, i numeri da soli sicuramente non bastano a descrivere quella che è l’esperienza data dall’utilizzo del prodotto in questione, constatazione che in questo caso specifico (come vedremo a breve) è più che mai vera, dovendo tenere in considerazione anche la companion app messa a disposizione da Bose. Riportiamo quindi, come al solito, alcune specifiche tecniche da intendersi come una sorta di “aperitivo” prima delle considerazioni vere e proprie, utile per fare conoscenza con Soundotouch 10.
Bose Soundtouch 10: Specifiche tecniche |
Altezza |
21,20 cm |
Larghezza |
14,10 cm |
Profondità |
8,70 cm |
Peso |
1.87 kg |
Tipo di amplificazione |
Attivo |
Amplificatore |
Integrato |
Connettività |
Cavo (jack 3.5 mm), Wi-Fi (802.11 b/g/n), Bluetooth |
Consumo |
30 Watt |
Inclusi nella confezione |
Cavo di alimentazione, cavo usb, telecomando (11,40 cm x 4,40 cm x1,30 cm, 50 g) |
Per darvi un riferimento, è leggermente più alto di una custodia per un titolo Xbox One
Wireless Fidelty
Oltre alle classiche soluzione wired o bluetooth, Soundtouch 10 può collegarsi in Wi-Fi direttamente al router di casa
Come già accennato in apertura il focus di Soundtouch 10, nonostante sia comunque possibile l’utilizzo via cavo tramite il classico jack da 3.5 mm, è sulla connettività wireless: il sistema di Bose può infatti non solo collegarsi al proprio PC (o allo smartphone/tablet) tramite Bluetooth,
ma anche “allacciarsi” direttamente al router di casa in Wi-Fi. Per poter utilizzare questa modalità è necessario configurare il tutto mediante la companion app messa a disposizione da Bose su App Store (iOS 5 o superiori), Google Play (Android 4.03 o superiori) o tramite il sito del produttore per la versione Windows (da XP in poi) e Mac. Selezionata la rete wireless da andare ad utilizzare ed inserita la password, è possibile associare a ciascuno dei 6 pulsanti numerati presenti sulla pulsantiera del dispositivo o sul telecomando un suo “canale” specifico, scegliendolo tra le tante webradio su Internet (sono ovviamente presenti anche le versioni web delle classiche stazioni FM che ascoltiamo abitualmente con le radio tradizionali), i contenuti presenti sul dispositivo connesso (su Windows è necessario utilizzare Windows Media Player o iTunes) o, volendo,
configurando il proprio account di Spotify o Deezer per accedere alla libreria del servizio web.
Oltre ai 6 preset sono presenti i due tasti per il volume, quello per l’accensione, e quello per abilitare la modalità Bluetooth o Aux (via jack da 3.5 mm)
La selezione dei preset avviene tramite la companion app: purtroppo non tutto va sempre liscio
Questa modalità Wi-Fi mostra i suoi limiti non tanto per il numero limitato di servizi a disposizione (la scelta di includere già dagli inizi Spotify si rivela comunque indovinata, visto il maggior consenso riscosso tra il pubblico rispetto ad altri concorrenti),
quanto per alcuni problemi legati all’app stessa: ci è capitato infatti di riscontrare alcune difficoltà di riconoscimento, con l’applicazione incapace di segnalare la presenza sulla rete del nostro sistema Soundtouch 10 che invece risultava collegato al router (riuscendo anche ad accedere ai preset configurati). Nel complesso ci è sembrata ad ogni modo un’ottima “seconda pista” da battere in affiancamento al classico collegamento Bluetooth (che permette di superare tutti i limiti legati ai servizi riuscendo ad utilizzare l’apparecchio anche mentre si guarda un video su Youtube o si è collegati al proprio Media Center di riferimento).
Pista che è capace di mostrare i muscoli soprattutto quando sono presenti sulla stessa rete più sistemi Soundtouch, che si “allineano” e trasmettono gli stessi suoni in tutta la casa e da tutta la casa possono essere controllati, sfruttando il più ampio raggio del Wi-Fi rispetto al “fratello di frequenza” Bluetooth.
Il telecomando aggiunge, oltre all’immancabile play/pausa, due tasti “social” per esprimere il proprio gradimento sulla canzone in ascolto quando si utilizzano Spotify e Deezer
Il Bluetooth è un classico
La modalità Bluetooth (o via cavo) funziona alla grande anche quando si tratta di film e serie tv
L’altra modalità di funzionamento, come detto, è quella Bluetooth, che una volta connesso il dispositivo di turno permette di trasmettere tutto l’audio che verrebbe normalmente emesso dalle casse a SoundTouch 10. Come intuibile quindi se il sistema multimediale di Bose in “modalità single-player” si limita giocoforza alla musica,
quando gli si affianca un PC o uno smart device permette di potenziarne le capacità acustiche anche per quanto riguarda l’intrattenimento visivo (e, volendo, anche quello ludico). In particolare per chi ama guardare film e serie tv, specie se ha approfittato del recente arrivo in italia di Netflix, sul proprio tablet, Soundtouch 10 può essere un perfetto upgrade per il proprio dispositivo ed una solida alternativa alle tradizionali cuffie, che hanno il difetto di avere una praticità inversamente proporzionale alla comodità della posizione di visione scelta (o per dirla più chiaramente,
“diventano scomode quando ci si stravacca sul letto”). Il grosso della nostra prova su strada con il dispositivo Bose si è svolto proprio in questo scenario,
trovando Soundtouch 10 dal punto di vista qualitativo sempre pronto alle nostre esigenze e capace di adattarsi bene sia alle situazioni dove l’audio del “parlato” faceva da padrone come nelle serie comedy che ai bassi più esigenti di alcune pellicole d’azione, portando quindi a casa il risultato praticamente in tutti i “campi di battaglia” su cui abbiamo provato a combattere.
Se siete quindi alla ricerca di un sistema multimediale capace di funzionare appoggiandosi alla rete di casa e permetta di ascoltare, dopo le dovute configurazioni, le classiche stazioni radio, i propri brani presenti su smartphone o tablet (o PC, a patto di utilizzare Windows Media Player o iTunes) e si conceda anche la chicca del supporto a Spotity e Deezer, Soundtouch 10 riesce a centrare il risultato rimanendo al di sotto della fascia del 200€ di spesa, permettendo anche un più classico utilizzo in Bluetooth che permette di “potenziare” la fruizione di film e serie TV sui propri dispositivi. L’unico neo riguarda una companion app ancora un po’ acerba, ma si tratta comunque di problemi facilmente risolvibili con qualche aggiornamento (che speriamo possa portare in dote anche il supporto a qualche altro servizio di streaming).
#LiveTheRebellion