Continuano le nostre escursioni sul territorio dell’acustica, in particolare per quanto riguarda le cuffie da gaming: dopo aver sottoposto al nostro Ears-On le
RIG 500HS (per Playstation 4) e le
RIG 500E (PC) di Plantronics è il momento di passare al setaccio un prodotto firmato da uno dei grandi marchi del settore: sotto i ferri questa volta sono finite le
Ear Force Recon 60P di
Turtle Beach. Forte del suo prezzo popolare (si parla di 69.99€) l’obiettivo di questo headset appare chiaro:
dominare la fascia più “entry level” del mercato rimanendo in equilibrio tra qualità e prezzo. Vediamo come se la cava sul campo.
Via di numeri
Al solito, apriamo con un po’ di cifre
Come avrete già letto su queste pagine è nostra opinione che i numeri non facciano l’esperienza e che il giudizio più sincero sia quello che nasce dall’utilizzo reale del prodotto, piuttosto che da benchmark e tabelle. Le specifiche tecniche però hanno pur sempre un certo fascino e, cosa più importante,
permettono di farsi rapidamente una prima idea sul prodotto in questione. Qui di seguito in pratica riportiamo il “biglietto da visita” delle Recon 60P: conosceremo in ogni caso meglio l’headset nei prossimi paragrafi.
Ear Force Recon 60P: Specifiche tecniche |
Peso cuffie |
363 grammi |
Speaker |
50mm, con magneti al neodimio |
Risposta in frequenza cuffie |
20Hz – 20kHz |
Materiale dei cuscinetti |
Tessuto (blu) con gommapiuma |
Microfono |
Omnidirezionale, removibile |
Controllo volume |
Si |
Rimozione del rumore |
Si |
Accessori inclusi |
Microfono, amplificatore USB, splitter RCA |
Compatibilità |
PC, Mac, PS3, PS4, PS Vita, dispositivi mobile, Xbox One * |
* La compatibilità con Xbox One è garantita solo con il nuovo controller (con jack per le cuffie da 3.5mm sulla parte inferiore).
Aperta la scatola
La soluzione è più tradizionale, ma a parte qualche limite con PS3 ed Xbox One il risultato ottenuto è buono
Aperta la confezione è subito chiaro che ci si ritrova tra le mani un prodotto decisamente più tradizionale delle RIG 500HS: l’approccio torna ad essere “monolitico” in luogo della modularità dell’headset Plantronics, e anche dal punto di vista dei collegamenti il costruttore ha preferito affidarsi ad un classico collegamento cablato. Chiaramente su Playstation 4 è ancora possibile affidarsi interamente a Dualshock 4 collegando il jack da 3.5mm direttamente al controller, rinunciando però (come su Xbox One) al boost prestazionale offerto dall’amplificatore USB incluso. L’approccio consigliato dalla guida all’uso presente nella scatola vuole infatti che il collegamento con l’ammiraglia di Sony avvenga mediante l’amplificatore, che da un’estremità va ad innestarsi in una delle porte USB frontali della console mentre dall’altra accoglie il jack della cuffia.
Un po’ più complicate le cose su Playstation 3: oltre al collegamento USB bisogna infatti sfruttare anche una porta “laterale” dell’amplificatore per collegarlo anche alla porta AV presente sul retro della console (sfruttando il cavo dato in dotazione con quest’ultima). Inutile dirlo, se già sulla “sorella maggiore” ci si ritrovava ad avere a che fare con un cavo di dimensioni decisamente generose, su PS3 la cosa viene portata ai massimi termini. Una soluzione decisamente scomoda e poco adatta ai più maniaci dell’ordine, dato l’utilizzo ai limiti dell’abuso di cavi a vista. Sulle altre piattaforme la già citata guida propone il collegamento diretto via jack tra cuffie e dispositivo. N
el caso del PC è comunque possibile sfruttare una porta USB ed utilizzare il tutto assieme all’amplificatore, scelta decisamente più oculata anche solo per il guadagno dal punto di vista della lunghezza del cavo.
Ottima l’ergonomia, meno l’isolamento: funziona “in un verso solo”
L’ergonomia, al netto degli eventuali fastidi dovuti al collegamento, è più che buona: il peso (pur non arrivando alla snellezza delle RIG 500HS) è contenuto, ed è possibile regolare i padiglioni sia in orizzontale che in verticale, adattandoli bene ad ogni “configurazione di testa”. Promossa anche la traspirazione, che permette di giocare per sessioni prolungate senza accusare calore o sudore in zona orecchie.
Qualche inciampo invece per quanto riguarda l’isolamento: dalla parte del giocatore funziona ed effettivamente si fatica a sentire disturbi provenienti dal mondo “di fuori”, ma lo stesso non vale invertendo la direzione visto che eventuali vicini di gioco sentiranno l’audio uscire dalle Recon 60P, per quanto attenuato.
La “quick start guide” fornita con le cuffie
Prestazioni
Niente companion app, ma in compenso ci sono dei controlli fisici
Anche questa volta l’approccio è abbastanza Plug&Play: come per le RIG 500HS
niente companion app (presente invece per l’headset 2.0 di Sony, posizionato dal punto di vista economico una ventina di euro più su), ma rispetto al prodotto Plantronics come detto
fanno il loro ritorno sulla scena dei controlli hardware che permettono di regolare il volume delle cuffie senza accedere al menu delle impostazioni e di silenziare agilmente il microfono (mediante un tasto presente sul “telecomando” connesso al cavo delle cuffie). Una soluzione forse un po’ meno pratica rispetto al muovere l’asta del microfono verso l’alto (ma nemmeno troppo), ma senza dubbio comunque più “assisista” rispetto a quanto accade con l’headset di Sony, dove bisogna letteralmente cercare il bottone mute posizionato sul retro del padiglione sinistro.
Le prestazioni sul campo sono più che convincenti
Le prestazioni sul campo sono più che convincenti: i toni emessi dagli speaker sono chiari sia che si parli di bassi che quando la scala si alza, ed è buono anche il lavoro fatto dal punto di vista “direzionale” (il grosso della nostra prova con le Recon 60P si è svolto in parallelo con i lavori sulla recensione di
Call of Duty: Black Ops III, e non abbiamo trovato particolare fatica nel sentire passi e direzione del fuoco avversario). Qualche lode anche per il microfono incluso nella confezione, che riesce a catturare senza problemi di sorta i suoni emessi dal giocatore (e anzi, in qualche circostanza si rivela essere anche un po’ troppo sensibile se posizionato troppo “all’infuori”).
Insomma, quando si arriva al sodo Turtle Beach porta senza dubbio il risultato a casa.
Se siete alla ricerca di un prodotto che offra tanta qualità sonora spendendo meno di 70€, le Turtle Beach Ear Force Recon 60P sono un serio candidato da tenere in considerazione: sulle prestazioni è davvero difficile trovare qualcosa di negativo da dire, anche se forse si poteva curare un po’ di più il fattore collegamento (soprattutto su Playstation 3, comunque supportata appieno, ed Xbox One, che invece “perde” la possibilità di sfruttare l’amplificatore USB).
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