3) Mario Kart 8: Ho sempre adorato la serie Mario Kart. Con l’unica eccezione di Double Dash, da me considerato l’unico punto debole del racing game Nintendo, ogni episodio ha sempre superato il precedente in termini di divertimento e qualità. L’episodio Wii U è andato addirittura oltre, proponendo una grafica eccezionale per la bistrattata console Nintendo, e presentando un modo di concepire i DLC assolutamente onesto e che vorrei veder riproposto anche altrove. Mario Kart 8 è senza ombra di dubbio il miglior esponente del franchise, uno dei migliori titoli dell’anno ed uno dei migliori giochi disponibili per Wii U.

2) Super Smash Bros. per Wii U: In generale ho sempre preferito Mario Kart a Smash Bros. Per farmi piacere di più il picchiaduro targato Nintendo deve essere successo qualcosa di eccezionale, ed un po’ così è stato. La quarta incarnazione di Smash brilla per quantità e qualità di contenuti. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un’incredibile titolo votato al multiplayer, che può essere approcciato sia con mentalità hardcore che casual, senza distinzioni di sorta. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una immensa enciclopedia del mondo Nintendo. Sono i tanti piccoli tocchi, le tante piccole migliorie, capillari e presenti in ogni ambito del gioco, a rendere il nuovo lavoro di Sakurai e soci un must imperdibile, arrivando a cancellare quella piccola macchia che Brawl aveva esteso sul franchise. L’introduzione degli Amiibo, poi, non è che la ciliegina sulla torta.

1) Bayonetta 2: Bayonetta 2 è per me, senza se e senza ma, il gioco dell’anno. Atteso da anni, con un carico di aspettative non indifferenti, il capolavoro Platinum Games non ha deluso, rivelandosi il nuovo pinnacolo dei giochi d’azione. Giocabilità e Grafica ai massimi livelli, ma soprattutto una concezione del gameplay che difficilmente si trova in altri team di sviluppo. Il gioco è una continua e spettacolare escalation di azione e combattimenti, secondo una costruzione studiata alla perfezione. Game design, level design, ritmo si fondono a creare un’unica esperienza adrenalinica dall’inizio alla fine. Forse il genere di Bayonetta non sarà tra i più popolari, forse sarà giunto in un vicolo cieco evolutivo, ma non c’è dubbio che Bayonetta 2 sia gameplay puro, distillato e concentrato. Vorrei solo non averlo già finito.

Menzione speciale – Monument Valley: Pensavate fosse finita? Vi sbagliate! Sebbene non rientri tra i miei 10 giochi preferiti di questo 2014, sento assolutamente il bisogno di citare Monument Valley ( e la sua espansione Forgotten Shores). Si tratta di un titolo mobile sviluppato da Ustwo, un misto di avventura epuzzle basato sulle geometrie impossibili alla Escher. Perché non inserirlo in Top 10? perché è maledettamente corto, ed in definitiva troppo costoso per la durata effettiva di gioco. Ma l’immaginazione e la creatività mostrati nel gioco, il modo in cui componente grafica (indizi visivi) e gameplay vero e proprio si fondono, le atmosfere magiche e misteriose lo rendono un titolo assolutamente memorabile. Da provare, se se ne aveste l’opportunità

FLOP 2014
Ancora tre titoli da nominare, stavolta tre giochi che non mi hanno soddisfatto in questo anno, per svariati motivi. Alcuni brutti, altri accettabili, tutti comunque deludenti ai miei occhi.

3) The Evil Within: Personalmente ritengo Resident Evil 4 uno dei giochi migliori degli ultimi 10 anni, se non forse il gioco migliore degli ultimi 10 anni. È quindi enorme la delusione nel constatare come Shinji Mikami non sia riuscito a bissare il suo capolavoro, ma abbia sfornato un titolo che nei suoi momenti migliori imita pallidamente Resident Evil 4, e quando invece se ne allontana realizza i suoi momenti peggiori. Dietro ai tanti difetti del titolo si riconosce comunque la mano del maestro, ma mi aspettavo di più. Non bastano un po’ di insta-death ad istillarmi paura, piuttosto solo frustrazione e voglia di abbandonare il gioco.

2) Sonic Boom: L’ascesa di Lyric: la serie di Sonic ha visuto esperienze altalenanti negli ultimi anni, ma dopo Sonic Lost World ero piuttosto fiducioso. Pur mantenendo dubbi sul design dei personaggi (soprattutto quello di Knuckles), non ero ostile al progetto Sonic Boom. Il team alle spalle era in teoria valido e le possibilità infinite. Peccato che sia andato male tutto quello che sarebbe potuto andare male.

1) Terra Battle: Non un gioco brutto in se, ma terribilmente mediocre per il creatore di Final Fantasy, Hironobu Sakaguchi. Certo, ero consapevole si trattasse di un progetto mobile, ma mi aspettavo qualcosa di più. Il sistema di combattimento è interessante e si presta a scontri avvincenti, ma il titolo soffre troppo dell’assenza di una trama portante, di personaggi carismatici e dell’eccessiva preponderanza di meccaniche legate alla stamina ed agli acquisti in app. Non ci siamo assolutamente.

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