Anche durante quest’edizione della Games Week lo stand Activision è stato preso d’assalto da migliaia di videogiocatori desiderosi di testare con mano la nuova incarnazione di Call of Duty. Noi siamo riusciti a provarlo in versione Xbox One e, nonostante i pochi minuti di gioco messi a disposizione, siamo in grado di darvi una nostra prima opinione. Durante la demo presente in fiera era disponibile solamente la modalità multigiocatore “cattura la bandiera” a squadre. Nel creare la nostra classe abbiamo notato come alcuni elementi siano rimasti uguali (alcune abilità in primis), ma anche come questa nuova versione di CoD favorisca una personalizzazione maggiore del proprio avatar grazie ad abilità legate al salto (fondamentale in questo capitolo) e alle molteplici armi futuristiche. Una volta iniziata la partita ci siamo resi conto di quanto Call of Duty sia cambiato, rimanendo però sempre uguale. Il feedback delle armi standard è rimasto molto simile al passato e, se avete giocato agli altri capitoli della serie, anche i movimenti vi risulteranno sin da subito familiari. Quello che, invece, apparirà sin da subito diverso è come le mappe abbiano un accenno di costruzione in verticale e di come questo cambi l’approccio al combattimento da parte del giocatore. Dovremo ora stare attenti ad alcune zone in alto, e utilizzare i nostri super salti non solo per superare ostacoli, ma anche per aggirare i nemici e colpirli a sorpresa da qualsiasi direzione. E’ stata introdotta, inoltre, la possibilità di effettuare un rapido scatto laterale che, il più delle volte, risulta fondamentale una volta che ci si trova faccia a faccia con il proprio avversario. Dal punto di vista tecnico, nonostante sia palese la natura cross-gen del titolo, Advanced Warfare ci è parso solido sotto tutti i punti di vista, con alcuni picchi verso l’alto su alcuni effetti particellari (e di fumo) particolarmente riusciti. La nostra breve prova, purtroppo, non ci ha permesso di analizzare con attenzione tutte le nuove features, ma non possiamo nascondervi di essere usciti dallo stand divertiti e con il desiderio di approfondire la conoscenza con questo titolo dal sicuro potenziale. Ricordiamo che Call of Duty Advanced Warfare sarà disponibile dal 3 novembre sia per Old gen che per le console attuali (WiiU escluso).
Durante il nostro test alla Games Week di Milano, Far Cry 4 si è mostrato a noi con una nuova sezione di gioco dalle tinte stealth. La demo provata, infatti, ci richiedeva di entrare furtivamente in un avamposto mantenendo, per la maggior parte di tempo possibile, un basso profilo. Impugnata la nostra balestra e il sempre comodo fucile da cecchino (e qualche altro interessante gadget), siamo riusciti nell’impresa, ma non senza aver fatto scattare l’allarme almeno un paio di volte. Il titolo si è dimostrato, come supponevamo, molto vicino agli ottimi livelli raggiunti dal suo predecessore, con un ottimo feedback sulle armi e con meccaniche stealth non innovative, ma senza dubbio divertenti. L’intelligenza artificiale dei nemici si è dimostrata abbastanza reattiva e capace di adattarsi al nostro modo stile di gioco, spingendo i nostri avversari ad accerchiarci, contattare rinforzi in caso di difficoltà e bloccare ogni nostra via di fuga una volta addentrati nell’accampamento. Far Cry 4, dal punto di vista tecnico, riesce sicuramente a difendersi molto bene, soprattutto trattandosi di un titolo cross-gen. I modelli poligonali dei personaggi, infatti, sono notevolmente curati, gli effetti particellari sono spettacolari al punto giusto, il frame rate stabile e, nonostante qualche compenetrazione di troppo durante alcune esplosioni, non abbiamo riscontrato problemi di alcun tipo. Ovviamente non siamo ancora in grado di dare alcun tipo di parere riguardante la trama, ma al momento le premesse per un ottimo titolo ci sono tutte. Ricordando che la data d’uscita è ormai vicina (18 novembre), vi invitiamo a rimanere sintonizzati per gli ultimi aggiornamenti e, ovviamente, per la nostra recensione.
Ospitati da Koch Media durante la Games Week, siamo riusciti, pad alla mano, a testare Escape Dead Island, capitolo in terza persona realizzato per le console old gen (PlayStation 3, Xbox 360 e PC) e che farà da ponte tra gli avvenimenti del primo episodio e il futuro Dead Island 2. Durante la nostra prova abbiamo giocato ad una sezione non meglio determinata della trama principale che ci metteva nei panni del nostro protagonista (Cliff) con lo scopo di raggiungere il prima possibile l’eliporto per fuggire dall’isola piena di zombie. Il comparto narrativo, seppur ancora presto per dare giudizi, ci è parso interessante e capace di intrattenere grazie ad alcuni filmati realizzati con uno stile prettamente fumettistico che ci ha ricordato, per alcuni versi, il primo Infamous. Questo stile grafico, caratterizzato da colori marcati e dai modelli dei personaggi realizzati in cel-shading, è sicuramente uno degli elementi più interessanti della produzione che, mescolando sangue, violenza e suoni onomatopeici presenti su schermo, crea un contrasto accattivante e capace di conquistare il giocatore. Dal punto di vista del gameplay il titolo ci è parso riprendere alcune meccaniche stealth (e non solo) da The Last of Us, riuscendo a distaccarsi notevolmente dagli altri episodi della serie. I colpi della pistola, infatti, sono decisamente rari da trovare e la sola soluzione è aggirare gli zombie e/o ucciderli silenziosamente. I nemici, ad ogni modo, non ci sono sembrati particolarmente impegnativi o difficili da abbattere, ma ammettiamo che il boss di fine livello è riuscito a tenerci impegnati per lungo tempo (soprattutto a causa della mancanza di proiettili). Nonostante un ottimo colpo d’occhio, non possiamo nascondere la presenza di alcuni problemi tecnici, a partire da qualche calo di frame sino ad effetti pop up in più sezioni. Considerando il prezzo budget di lancio, non possiamo che attendere l’uscita di questo titolo che, nel nostro territorio, sarà disponibile a partire dal 21 novembre di quest’anno.
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