Recensione MegaTagmension Blanc + Neptune VS Zombies

È passato già un anno dal debutto in Europa di Hyperdimension Neptunia U: Action Unleashed, ennesimo spin-off in salsa action della prolifera serie di Hyperdimension Neptunia. Dopo aver visto l’arrivo del titolo Tamsoft Corporation (gli sviluppatori di Senran Kagura) anche su PC, è arrivato il momento di mettere mano ad un nuovo capitolo, un sequel che vede come protagonista assoluta l’irascibile Blanc. MegaTagmension Blanc + Neptune VS Zombies è in arrivo su Playstation Vita il prossimo 13 maggio, sia in formato retail che digital. Ma scopriamo insieme questa nuova avventura.

Back to school
Cercare di dare un senso logico alle arzigogolate trame proposte nei vari capitoli di Hyperdimension Neptunia è alla stregua del trovare il famoso ago perso nel pagliaio, quindi non ci porremo troppe domande sulla linea temporale o universo nel quale è ambientato MegaTagmension Blanc + Neptune VS Zombies (MTB+NVZ). In questo capitolo le nostre eroine saranno alle prese con il salvataggio della Gamicademi, prestigiosa scuola di Gamindustri che rischia la chiusura a causa del sempre più basso numero di iscrizioni. Per cercare di riportare in auge l’istituto, donandogli una nuova immagine, l’instancabile Neptune tenterà di salvare la situazione con la realizzazione di un film da presentare ad un contest, ovviamente con l’intenzione di strappare il primo posto. All’inizio però i buoni propositi della giovane presidente del Film Club si scontreranno con la dura realtà, e le difficoltà di realizzare una pellicola di qualità da presentare al concorso. Fortunatamente per lei arriverà Blanc a dare una mano, diventando sia regista che sceneggiatrice del film, oltre ad occuparsi del casting che come è facile intuire sarà scelto fra le varie protagoniste della serie che abbiamo imparato ad amare nel corso degli anni. Nel frattempo alla Gamicademi si sviluppa anche un epidemia zombi che si trasforma in una ghiotta occasione per Blanc e Neptune da sfruttare per realizzare un film a tema, approfittando dei non morti come comparse del lungometraggio.

La storia imbastita in MTB+NVZ segue gli stessi schemi narrativi dei precedenti capitoli, principali e non: plot leggeri, numerosi scambi di battute, puro nonsense e le immancabili citazioni al mondo videoludico e non, con risultati più che apprezzabili. Anche rispetto Action Unleashed, la trama è maggiormente sviluppata e più godibile, sebbene concentri solamente nelle fasi finali l’attenzione su quella che è la nemesi del gioco e sulle motivazioni che hanno scatenato la pandemia all’interno della Gamicademi. Interessante poi vedere come molte delle skit che faranno da “anteprima” alla missione avranno delle versioni alternative in base ai personaggi che utilizzeremo in battaglia introducendo nuovi siparietti comici così come, sempre secondo alcune combinazioni particolari di protagoniste, si potranno attivare i Backstage Talk di Blanc, dove il cast verrà “illuminato” con alcuni approfondimenti direttamente dalla sua regista. In MegaTagmension ritroviamo tutte le protagoniste presenti nel prequel, dalle 4 divinità alle CPU Candidate, oltre le due intrepide giornaliste (Dengekiko e Famitsu) introdotte nel precedente capitolo. Qua troviamo altri volti della serie, come Plutia e Peashy, e direttamente da Megadimension Neptunia VII Uzume Tennouboshi. Non manca neppure un personaggio inedito, qua rappresentato da Tamsoft (personificazione del team di sviluppo) che contribuirà alla causa dando una mano con le riprese del film.

13177155_10209389083113499_5804067554505845439_n

Fear the Gamicademi Dead
La modalità storia si compone di 12 capitoli, dove assisteremo a diversi “ciak” che ci introdurranno alla missione di turno, alle quali potranno partecipare un massimo di 2 personaggi. Rispetto ad Action Unleashed non avremo grandi vincoli su chi utilizzare, rendendo l’esperienza meno guidata, sebbene la formula originale aiutasse a ruotare fra i protagonisti, sfruttando anche quelli meno allettanti (su tutti il pensiero cade su Rom e Ram). Una volta in battaglia la struttura del titolo Idea Factory/Tamsoft ricalca quella del precedente capitolo, e dopo i primi nemici sconfitti ci accorgiamo subito di una “grave” mancanza: l’assenza del famigerato Costume Break, la distruzione dei vestiti che aveva ereditato dalla serie di Senran Kagura. L’eliminazione della durabilità degli abiti ha comportato la modifica degli aspetti legati alla difesa e ai potenziamenti del personaggio utilizzato, che adesso funzionerà in maniera abbastanza classica, dove ogni colpo ricevuto andrà semplicemente a diminuire la nostra salute.

13174034_10209389066153075_5249215792063758559_n

Lo schema degli attacchi non ha subito grandi stravolgimenti, con combinazioni di colpi attivabili con l’alternanza delle due tipologie d’attacco (normale e forte), ai quali si aggiungono le combo aeree, attacchi speciali e di coppia, utilizzabili aumentando il Lily Rank (una sorta di livello di affezione dei personaggi) fra le ragazze e le mosse speciali, attivabili con R e uno dei pulsanti. Chi ha giocato a Action Unleashed noterà subito alcune modifiche apportate al sistema di controllo, a nostro avviso in peggio, rendendolo inutilmente più complesso rispetto alla formula più user friendly e immediata del predecessore. Ad esempio, se in passato per passare da un personaggio all’altro bastava la pressione di un tasto della croce direzionale, adesso dovremo affidarci ad una combinazione con entrambi i dorsali e il Cerchio, così come la trasformazione in CPU (o le forme alternative) o l’avvio della Lily Special si avvarranno utilizzando gli altri tasti a disposizione.
Oltre alle 2 lottatrici potremo impostare anche 2 personaggi che ci forniranno supporto durante le battaglie, e una volta caricata l’apposita barra sempre premendo più pulsanti insieme (Quadrato e Triangolo/ Quadrato e X) potremo trarre beneficio da alcune abilità momentanee, che andranno ad incrementare ad esempio la barra delle EXE Drive (potenti special) o il recupero di energia. Problematico anche il lock-on, che farà fatica ad agganciare il nemico desiderato, in particolar modo quando a schermo ci saranno diversi nemici, rendendo l’azione più caotica e facendoci desistere dall’usarlo.

13178581_10209389083073498_7653273621770029415_n

From Dogoos Til Dawn
MTB+NVZ introduce anche un nuovo sistema di crescita che si affianca alla normale salita tramite livelli con l’esperienza guadagnata uccidendo i nemici. Adesso in battaglia otterremo anche dei Punti Abilità che potranno essere spesi nel menù di setup per potenziare alcune caratteristiche, come il numero di HP, Potenza, Difesa o aumentare la tecnica, che sbloccherà nuove combo. Sempre nel menù dedicato alle modifiche dei personaggi possiamo cambiare numerosi dettagli dell’aspetto, acquistando nuovi accessori, o dedicarci al miglioramento dell’equipaggiamento applicando alle armi utilizzate delle “patch” (con la possibilità di crearne di nuove tramite un’opzione di fusione) che miglioreranno la loro resa finale.
Portando a termine le missioni fra le varie ricompense sarà possibile ottenere dei frammenti, che in maniera analoga alle medaglie che venivano rilasciate in Action Unlashed, potranno essere scambiate per nuovi contenuti, principalmente set di abiti da indossare, tra i quali troviamo anche le versioni “distrutte” di quelli classici delle ragazze, un contentino per l’assenza del già citato Costume Break.

Portare a termine MTB+NVZ non sarà troppo complicato mostrando una durata notevolmente ridotta rispetto al primo capitolo. Qua infatti mancherà ogni sorta di extra o post game sbloccabile (a fine avventura si renderanno solamente disponibili le versioni EXE e un menù di cheat), e una volta completate le missioni principali non avremo grandi motivi per riaffrontare il tutto, se non quello di completare i Trofei o assistere a tutti i “cut” extra nei vari capitoli. Ad allungare l’esperienza troviamo un’inedita modalità online dove le meccaniche hack’n’slash vengono trasportate in un contesto multigiocatore. Le missioni ricalcheranno quelle viste nel singolo, diventando interessanti solamente quando decideranno di alzare la sfida proposta, assumendo i toni di un hunting game nelle quest che richiederanno l’uccisione di uno o più boss oversize. Online potranno prendere parte fino a 4 giocatori, che dovranno unire le forze per abbattere i nemici più ostici, che saranno esclusivi per questa modalità. Nelle prove svolte, sia in locale abbinando una PS TV (sul quale il gioco è perfettamente godibile) sia online, il multiplayer si è rivelata una piacevole aggiunta, anche se rischia di perdere d’efficacia una volta terminate le missioni disponibili, che crescono di difficoltà man mano che saliremo di rank.

Fright of the Living Bread
Tecnicamente MTB+NVZ si attesta sugli stessi livelli di Action Unlashed, sebbene ci sia un riciclo forzato di elementi e assets del precedente episodio. I nemici classici della serie tornano con un reskin zombesco, per adattarsi ai nuovi temi trattati in questa versione. Meno riuscite le ambientazioni, poche nel numero e poco sviluppate. Mentre in Action Unleashed, pur nei limiti imposti dal genere, eravamo spinti da un minimo senso esplorativo, qua il tutto si risolve in pochi istanti, limitando gli spostamenti fra le varie zone al minimo sindacale. Nonostante il comparto grafico modesto, ogni tanto il motore del gioco presenta qualche calo, dovuto soprattutto alla moltitudine di nemici presenti a video, anche se in linea generale, si può dire che l’esperienza su PS Vita si rivela abbastanza soddisfacente in tutta la sua durata.
Per le musiche vale quanto detto in passato, e come già successo negli altri spin-off della serie ad accompagnarci nelle nostre avventure ritroviamo numerosi brani che i fan più accaniti non faticheranno a riconoscere. A questi si affiancano nuove tracce, realizzate per restare in linea con lo spirito del gioco e delle sue protagoniste.

Verdetto
7 / 10
Questo è l'esatto momento in cui il suo cuore si spezza quando scopre l'assenza del Costume Break!
Commento
Tamsoft da, Tamsoft toglie in questo nuovo spinoff della serie di Hyperdimension Neptunia, che a causa di vari elementi non proprio convincenti, vedi il sistema di controllo non troppo immediato, alcune problematiche tecniche e soprattutto l'assenza del Costume Break, fa un passo indietro rispetto al predecessore. La storia si rivela interessante e divertente come sempre, ma la pochezza di contenuti si fa sentire una volta completata la storia, ma viene compensata con un'inedita modalità online a 4 giocatori, che potrebbe riuscire a tenervi qualche ora in più in compagnia di Blanc, Neptune e le altre studentesse della Gamicademi.
Pro e Contro
Storia ed atmosfere tipiche della serie
Il multiplayer online ha del potenziale

x Assenza del Costume Break
x Controlli inutilmente più complessi
x Si termina velocemente in qualche ora

#LiveTheRebellion