Recensione Zombie Vikings (PC)

Capita, di tanto in tanto, che qualche sviluppatore nostalgico si lasci prendere dai ricordi dei bei tempi andati, nel tentativo di ricreare i cosiddetti “Brawler” che tanto allietavano le giornate sul divano dei videogiocatori più socievoli. Dopo un non-troppo-entusiasmante In Space We Brawl (che basava l’intera formula gameplay sulle partite competitive con gli amici), la scena dei Brawler (cooperativi, questa volta) vede l’arrivo di Zombie Vikings, un titolo ad altissimo tasso di umorismo sviluppato da Zoink Games e già rilasciato su PlayStation 4 qualche mese fa.

Il mese di Dicembre, come già annunciato diverse settimane fa, ha visto l’arrivo del titolo anche su Steam, portando il riuscito character design e il caratteristico gameplay di Zombie Vikings su PC.

 

 

Un möndo di carta
 

Il porting di Zombie Vikings ha visto cambiare ben poche cose, rispetto all’originale versione PS4; per fortuna, il comparto grafico non è una di queste.

Il concept di Zombie Vikings è tanto semplice quanto originale
Il concept del titolo di Zoink è tanto semplice quanto originale: Loki, figlio di Odino, è arrabbiato con suo padre perché non sembra dargli tutte le attenzioni che desidererebbe; nel corso di una lite come tante, tuttavia, Loki pugnala l’occhio magico del grande e temibile (e visibilmente anziano) padre degli Dei nordici, rubandolo e portandolo con sé attraverso le terre dei mortali. In tutta risposta, incapace di vedere e affrontare il mondo come una volta, Odino invoca una squadra di quattro guerrieri caduti e li riporta in vita sotto forma di zombie, donandogli abilità e poteri magici e chiedendo loro di recuperare l’occhio magico rubato.

 

Zombie Vikings

L’umorismo è una componente di spicco in Zombie Vikings

 

Fin da queste premesse, ci si rende conto che Zombie Vikings non ha assolutamente intenzione di essere un hack ‘n slash comune, cercando sempre di essere originale e divertente il più possibile. E gli sforzi (riusciti) del titolo Zoink si vedono già dal comparto grafico stesso: caratterizzato interamente da disegni animati, l’intero ambiente di gioco (personaggi compresi) è formato da figure bidimensionali che ricordano parecchio dei semplici fogli di carta colorati, con la stessa staticità e le stesse, plausibili animazioni. Per quanto possa sembrare minimale, il lato tecnico di Zombie Vikings funziona proprio nella sua semplicità; e funziona egregiamente anche su PC.

Quando, però, si tratta di aggiungere qualche effetto grafico in più, il framerate del porting inizia a vacillare esattamente come accadeva su PlayStation 4: nonostante l’incredibile leggerezza del motore grafico, infatti, sembra che il lato tecnico di Zombie Vikings non sia in grado di gestire per bene nemmeno gli effetti più semplici, costringendo ad abbassare la risoluzione video anche su una macchina di fascia medio-alta.

Sön tutto sölo, e nön ho nessüno accanto…
 

Zombie Vikings si affida al multigiocatore per dare il meglio di sé
Da buon Brawler cooperativo che si rispetti, Zombie Vikings si affida al multigiocatore per dare il meglio di sé, per quanto la difficoltà non sia mai troppo proibitiva neanche nei livelli più avanzati (a patto di scegliere un’arma e una runa che possano rendere inarrestabile il giocatore). Fortunatamente, il porting da PlayStation 4 ha portato con sé anche l’intera struttura del multiplayer, che, a differenza di In Space We Brawl, permette di disputare partite sia online che in locale, fino a quattro giocatori contemporaneamente.

Affettare nemici grandi e piccoli da soli non è mai divertente come potrebbe esserlo con uno o più amici in contemporanea, e questa (sfortunatamente) è un’arma a doppio taglio: a lungo andare, infatti, il gameplay della campagna in singolo può risultare noioso e ripetitivo, con qualche side-quest originale a spezzare la monotonia di tanto in tanto all’interno dei livelli stessi. Per il resto del tempo, la formula di gioco di Zombie Vikings si basa sull’annientamento di intere ondate di nemici, a volte fin troppo resistenti e numerosi per una persona sola; e, tuttavia, la presenza di ben quattro personaggi tra cui scegliere (cinque in una fase più avanzata, sei con il nuovo aggiornamento gratuito) permette al giocatore di affrontare ogni nuovo livello con un approccio diverso, nonostante alcuni dei personaggi presenti siano infinitamente più “efficienti” se affiancati almeno da un altro giocatore.

 

Zombie Vikings Giant

 

Bötte da mörti
 

Zombie Vikings riesce a essere interessante quasi in ogni attimo
Eppure, nonostante la sua monotonia in single-player, Zombie Vikings riesce a essere interessante quasi in ogni attimo di gioco: caratterizzato da un umorismo azzeccato, da un doppiaggio estremamente riuscito e da una caratterizzazione dei personaggi più che buona, il titolo di Zoink potrebbe portare più di una risata al vostro gruppo di amici o anche solo al giocatore solitario. Per quanto non sia sicuramente un capolavoro senza tempo, Zombie Vikings saprà lasciare il segno più di una volta, forse perché non sembra mai volersi prendere troppo sul serio. Ed è questa una delle sue più grandi qualità.

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Verdetto
8 / 10
Occhio, occhio delle mie bräme...
Commento
Come ogni "brawler da divano" vecchio stile, Zombie Vikings spinge sul multigiocatore per proporre un'esperienza divertente e piena di risate, che trova le sue maggiori debolezze principalmente nella formula single-player. Basta aggiungere uno o più amici, però, e il retrogusto un po' insipido e poco vario della campagna in singolo si trasforma in una serie di partite incredibilmente piene di sfumature e sfaccettature diverse, garantendo più di un pomeriggio di puro divertimento con gli amici più cari.
Pro e Contro
Comparto grafico 2D unico
Varietà di personaggi e approcci di gioco
Colonna sonora "heavy"
Divertente in gruppo...

x ... Un po' meno da soli
x Tendenza alla monotonia
x Framerate ballerino

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