Recensione Zheros

La prima cosa a colpire di Zheros, che si voglia o no, è la sua natura di titolo nato e cresciuto in Italia. In un panorama nazionale che difficilmente riesce ad emergere a livello mondiale, fa piacere vedere come il primo lavoro del team Rimlight Studios sia riuscito a raggiungere le abitazioni di tutti i possessori dell’ammiraglia Microsoft. Zheros, infatti, è già approdato su Xbox One e rientra tra i titoli gratuiti disponibili per gli abbonati al servizio Gold. Ad ogni modo, la prima opera dello studio di Catania sarà disponibile prossimamente anche su PlayStation 4 e PC. Noi ovviamente non abbiamo perso tempo e ci siamo subito gettati all’interno delle avventure di Mike e Dorian per sconfiggere le terribili armate del Dr. Vendetta. Ma ne sarà valsa la pena? Scopritelo nella nostra nuova recensione.

Versione testata: Xbox One

Il dinamico duo
La trama non è certo il punto forte di Zheros
Mettiamolo subito in chiaro: la componente narrativa di Zheroes non sarà certo il motivo per il quale vorrete giocare a questo titolo. La storia, narrata tramite brevi filmati privi di un vero e proprio doppiaggio, vede il malvagio Dr. Vendetta schierare le sue temibili armate di robot contro i nostri due Zheros, Mike (un muscoloso individuo dalla grande forza) e Dorian (una ragazza tanto agile quanto agguerrita). Per fermare l’avanzata del loro nemico, i nostri due eroi dovranno attraversare livelli pieni zeppi di nemici e farsi strada a suon di pugni e di combattimenti a bordo di robot. Per quanto la storia non riesca (e non voglia) emozionare, non possiamo non evidenziare come il character design decisamente riuscito contribuisca a farci affezionare ai due protagonisti, creando sin da subito un buon feeling tra gioco e videogiocatore.

 

Verso l’infinito….e oltre!
Il battle system è il vero punto di forza di Zheros
Ed eccoci al vero punto focale di Zheros: il gameplay. I ragazzi di Rimlight Studios sono riusciti a creare un picchiaduro a scorrimento che, senza tanti giri di parole, diverte dall’inizio alla fine. Nonostante un design dei livelli troppo lineare e ripetitivo, il battle system è capace di regalare ore di divertimento grazie ad un sistema di combo ben studiato, ad una buona differenziazione tra i due protagonisti e ad un’evoluzione dei poteri e delle abilità del personaggio di tutto rispetto. La mancanza di un tutorial, inoltre, lascia spazio ad un apposito menù contenente la lista delle mosse dei propri personaggi che risulta sin da subito intuibile e comodo da usare. Bisogna però sottolineare come non sia però presente una modalità cooperativa online, limitando il divertimento a due giocatori solamente in locale. Tra gli altri difetti individuati è impossibile non evidenziare la presenza di caricamenti talvolta troppo lunghi e un sistema di checkpoint decisamente fastidioso. Ci è capitato più volte, infatti, di dover ricominciare il livello per un paio di errori compiuti nelle sezioni finali dello stesso. Non si tratterebbe di un problema particolarmente grave alle difficoltà minori, ma risulta estremamente fastidioso quando si cerca di completare l’avventura nelle modalità più impegnative. Il numero elevato di livelli, ad ogni modo, garantisce una buona longevità e, nonostante una leggera ripetitività di fondo dopo le prime ore di gioco, riesce ad intrattenere senza problemi per 5-6 ore.

 

Gioie e dolori
Tecnicamente il gioco riesce a difendersi abbastanza bene
Tecnicamente il gioco riesce a difendersi abbastanza bene. La modellazione poligonale dei personaggi, coadiuvata da un character design sicuramente riuscito, è sicuramente l’elemento visivo di punta. Peccato per gli sfondi troppo amorfi che non riescono a far breccia nel cuore dei giocatori. Stessa cosa per quanto riguarda il comparto sonoro che, privo di tracce audio particolarmente convincenti, svolge semplicemente il proprio lavoro senza mai stupire davvero. Per quanto riguarda la presenza di bug, possiamo evidenziare di aver notato un paio di cali di frame, ma niente che faccia gridare allo scandalo e che vada a compromettere la qualità finale.

Verdetto
7 / 10
In suo onore chiamerò la missione “The Alan Parsons Project”
Commento
Zheroes si è dimostrato essere un ottimo biglietto da visita per i Rimlight Studios. Ovviamente non si tratta di un titolo perfetto, ma con i giusti accorgimenti (in primis una campagna che possa definirsi tale, una gestione dei checkpoint migliore e un comparto sonoro più incisivo) avrebbe potuto ambire a ben altre vette. Siamo certi che con i suoi prossimi titoli il team di Catania possa ulteriormente migliorare e conquistare una vasta fetta di pubblico da tutto il mondo. In conclusione ci sentiamo di consigliare Zheroes ovviamente a tutti coloro che sono in possesso di un abbonamento Gold, ma anche in caso contrario, se siete fan dei picchiaduro a scorrimento con un valido battle system, non abbiate timore ad intraprendere la vostra personale battaglia contro il malefico Dr. Vendetta!
Pro e Contro
Gameplay curato e divertente
Character Design riuscito
Longevità più che buona

x Totale assenza di una campagna vera e propria
x Livelli troppo lineari e spogli
x Checkpoint da rivedere

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