Recensione Yomawari: Midnight Shadows

Esattamente ad un anno dalla pubblicazione di Yomawari: Night Alone, la serie survival horror di Nippon Ichi Software si “allarga” con un nuovo sequel, in arrivo nei negozi e negli store digitali di Sony e Steam a partire dal 24 Ottobre, giusto in tempo per Halloween.

 

Siete pronti ad accompagnare Haru e Yui, due amiche del cuore, in un viaggio notturno all’inferno in Yomawari: Midnight Shadows?

 

Versione Testata: PlayStation 4

It’s dangerous to go alone
Midnight Shadows si comporta più come una versione alternativa dell’originale
Haru e Yiu sono due amiche inseparabili, anche se il loro rapporto verrà messo a dura prova quando Yui e la sua famiglia dovranno trasferirsi in un’altra città. Gli ultimi giorni delle vacanze estive sono quindi l’occasione perfetta per loro di passare del tempo assieme prima dell’inevitabile arrivederci. L’inizio però di questo seguito di Yomawari rende le cose subito difficili, aprendosi con il suicidio di Haru dopo aver seppellito uno dei suoi amatissimi cani, morto qualche giorno prima. Da li a poco la trama si infittirà, vedendo nuovamente le due ragazze insieme ad assistere ad uno spettacolo pirotecnico che segna la fine dell’estate, ultimo momento pacifico prima dell’inizio del loro calvario, quando le due ragazze verranno separate da una misteriosa entità sovrannaturale, e si troveranno a viaggiare per la città l’una alla ricerca dell’altra. Haru si sarà veramente suicidata? Yui riuscirà a ritrovare la sua amica data per dispersa? Ci sarà un happy ending? In Yomawari: Midnight Shadows nulla è come sembra, e solo arrivando alla fine della storia farete luce sui mille misteri che avvolgono la città di notte e il destino delle due amiche.

Pur trovandoci di fronte ad un seguito, Midnight Shadows si comporta più come una versione alternativa dell’originale, riproponendo a video la stessa esperienza e le stesse atmosfere affrontate un anno fa, qua con nuove protagoniste e una storia che sarà vissuta da entrambe le prospettive, che si alterneranno capitolo dopo capitolo, con eventi che andranno ad influenzare entrambi i racconti. In particolar modo la trama verterà su Yui e sul ritrovamento di Haru dopo che avremo appurato la sua scomparsa, e a darci man forte nella nostra missione ci sarà Chaco, un coraggiosissimo pomeranian che non si darà per vinto fino che non salverà la sua padrona. Chaco, oltre a risollevare spesso le sorti della nostra ricerca, avrà il compito anche di guidarci nel nostro viaggio notturno all’interno d questa spettrale cittadina rurale, indirizzandoci di volta in volta verso il nuovo obiettivo.

 

Chaco va quindi a porre una sorta di “pezza” all’esplorazione confusa e dispersiva del primo capitolo, dando una traccia sulla nuova destinazione senza però guidare troppo e andare a ledere il gusto della stessa. Esattamente come in Night Alone, in questo capitolo di Yomawari potremo solamente contare sulle nostre abilità e su una torcia, un salvavita che oltre a permetterci di illuminare l’ambiente di gioco, ci sarà utile per scovare alcuni degli spiriti che ci daranno la caccia, altrimenti invisibili, o addirittura spaventarli evitando così che ci attacchino, oppure identificare gli oggetti ben nascosti nell’ambiente.

Hai paura del buio? 
la miglior difesa sarà la fuga
Haru e Yui sono solamente delle bambine e non possono contare su chissà quali capacità, e proprio in quest’ottica che la miglior difesa sarà la fuga. Fra le azioni che potremo compiere sarà possibile correre per sfuggire ai nostri inseguitori, tenendo però conto di un sistema basato sulla “paura” delle protagoniste, che influirà sui loro battiti del cuore, e a sua volta sulla resistenza. Maggiore sarà la tensione, e quindi l’ansia “provata” ,meno potremo correre, facendoci diventare facili prede. Per fortuna la città di Yomawari è ricca di nascondigli, come cartelli pubblicitari o cespugli che serviranno da riparo per seminare i nostri inseguitori, uscendo allo scoperto solamente quando tutto sarà tornato alla normalità.

Da questo punto di vista, oggi come un anno fa, Yomawari: Midnight Shadows basa gran parte del suo semplicissimo gameplay su meccaniche trial & error, che ci vedranno imparare dai nostri errori fino a quando non riusciremo a superare un determinato passaggio. Se il gameplay è semplice ed intuitivo, dovremo imparare a gestire i nemici, conoscere i loro comportamenti e saperli aggirare, anche perchè basterà essere solamente sfiorati per finire in una pozza di sangue e terminare in game over. Questo porterà anche ad un back tracking forzato, data l’assenza di check point che possano salvare i nostri progressi, che saranno affidati nuovamente a delle statue Jizo dove eseguire manualmente l’operazione offrendo delle monete (che otterremo facilmente esplorando l’ambiente circostante). Ad ogni morte ripartiremo dall’ultima statua “venerata” e saremo obbligati a ripercorrere la strada già battuta. L’unico aspetto nel quale il gioco vi verrà incontro sarà sulla raccolta degli oggetti chiave o dei collezionabili (qua usati come ricompensa per delle side stories), i quali verranno registrati senza dover tornare in caso di morte a prenderli nuovamente.

 

Fra le poche novità di questo Yomawari: Midnight Shadows troviamo la possibilità di equipaggiare dei “charms”, porta fortuna che potremo recuperare nel corso dell’avventura e che ci offriranno dei semplici, ma indispensabili bonus, come ottenere più monete da offrire alle statue Jizo o maggior resistenza per la corsa.

Anche questo nuovo episodio richiederà all’incirca 10 ore per essere completato, articolandosi in 9 capitoli  nei quali controlleremo Haru e Yui. Una volta arrivati ai titoli di coda, potremo ricaricare il salvataggio per andare a scoprire tutti i misteri irrisolti fra le strade della città di Yomawari. 

Tanto carini quanto mortali
l’esplorazione del paese di notte sarà un continuo déjà-vu
Come per le meccaniche, anche tecnicamente Yomawari: Midnight Shadows non propone molto di diverso dal prequel, anzi, per chi avrà già portato a compimento l’avventura originale, l’esplorazione del paese di notte sarà un continuo déjà-vu, con location che sembrano essere prese di peso dal primo capitolo. Ritroveremo quindi ambientazioni macabre e poco rassicuranti, come cimiteri, fabbriche e ville abbandonate, e boschi che nascondono tra le fronde degli alberi alcune mostruosità inenarrabili.
Il character design “puccioso” dei personaggi, che si affida ad uno stile chibi e super deformed, stride volutamente con quello degli spettri, che anzi saranno ben definiti e dettagliati, e soprattutto riusciti nel rievocare al giocatore l’orrore che essi rappresentano. Come per Night Alone, anche qua non si avverte mai un senso di paura reale, ma si crea giocando un’atmosfera di tensione, di ansia continua causata dalle numerose morti improvvise. Fortunatamente la sfida è ben calibrata e non inciamperemo mai in ostacoli che non siano troppo difficili da superare, anche dopo diversi tentativi. Buona la realizzazione delle ambientazioni, che utilizzano nuovamente una visuale dall’alto per il controllo di Haru e Yui, cambiando prospettiva durante alcune fasi per enfatizzare e drammatizzare (riuscendoci) l’evolversi del racconto.

 

Meno presenti le musiche, dove al loro posto troviamo un buon audio ambientale che lascia spazio ai terrificanti versi di morte degli spettri che popolano il mondo di Yomawari. Midnight Shadows arriva come il predecessore solamente in inglese, ma la presenza di pochi testi, tra l’altro facili da comprendere anche con una scarsa conoscenza della lingua, non sono un ostacolo al divertimento.


Per approfondire:
Yomawari: Night Alone
Verdetto
7 / 10
Mi Chaco sotto!
Commento
Se avete apprezzato il primo capitolo di Yomawari, questo Midnight Shadows vi offrirà le stesse emozioni e le stesse atmosfere vissute nel primo gioco. Le due nuove protagoniste dovranno affrontare gli orrori nascosti per le strade della città, e aiutarle non sarà una passeggiata. Con il suo gameplay semplice, una storia ben raccontata che si basa più sull'ansia e la tensione che non vera e propria paura, e una buona dose di meccaniche trial & error, Yomawari: Midnight Shadows si rivela essere un titolo da prendere in considerazione per gli amanti del genere survival horror di stampo giapponese. E visto che Halloween si avvicina, quale occasione migliore per mettere alla prova il vostro sangue freddo?
Pro e Contro
Atmosfere da horror giapponese
Gameplay semplice ed immediato

x Poche novità
x Per chi ha giocato il primo quasi un déjà-vu

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