Ormai vi abbiamo detto in tutte le salse che dovete ASSOLUTAMENTE giocarvi Yakuza. Cosa aspettate ancora? I prossimi remake su PlayStation 5?
Ad Aprile salutavamo
Kiryu, il
Drago di Dojima, con la sua ultima avventura che ne sanciva il pensionamento. Solo qualche mese dopo, ci ritroviamo a parlare nuovamente di lui. Questa volta per riscoprire le sue avventure, con il remake in salsa “estrema” del secondo capitolo di Yakuza.
Disponibile dal prossimo 28 Agosto,
Yakuza Kiwami 2 vi porterà a rivivere le avventure di Kiryu, questa volta alle prese con una guerra fra clan.
Versione Testata: PlayStation 4 Pro
Più avanti troverete qualche inevitabile spoiler sulla storia di Yakuza Kiwami. Se state leggendo questa recensione diamo per scontato che abbiate giocato almeno il primo capitolo e conosciate il finale. Se così non è saltate il paragrafo sulla trama per non rovinarvi la sorpresa.
Yakuza per la vita
È passato solo 1 anno dall’incidente della
Millennium Tower, dallo scontro con
Nishikiyama e dalla morte di
Yumi e
Kazama. In questi 12 mesi, Kiryu si è occupato di
Haruka e di quello che resta del
Tojo Clan dopo la dipartita di di Kazama e l’insediamento del suo braccio destro
Terada.
Le cose sembrano andare bene, e
Kiryu è pronto a tagliare i ponti una volta per tutte con la malavita per dedicarsi alla sua vita. Purtroppo però, ignaro di quello che lo aspetta, il destino decide di giocare contro di lui. Ed ecco che durante una visita al cimitero per onorare la scomparsa dei suoi cari,
Kiryu assisterà all’omicidio di Terada per mano della
Omi Alliance. Senza farsi prendere dallo sconforto il giovane “dragone” dovrà cercare di appianare le cose e stabilire un’alleanza fra i due clan.
Yakuza Kiwami 2 è un capitolo fondamentale delle avventure di Kiryu, sotto molteplici aspetti.
Ovviamente non sarà per niente semplice.
Ad Osaka c’è aria di rivoluzione. Un altro drago,
Goda Ryuji, è pronto ad alzare la testa e fare terra bruciata di tutti gli ostacoli sul suo cammino. Non solo per diventare il capo della Omi Alliance,
ma essere l’unico drago del Giappone. Da qua la situazione peggiorerà di botto. Kamurocho e il Tojo Clan dovranno affrontare anche l’assalto armato del crimine organizzato koreano, la
Jingweon Mafia, che attaccherà la cittadina per vendicare un massacro subito 26 anni prima.
Soap opera orientale
La storia segna il ritorno di alcuni dei personaggi chiave del primo gioco, come
Goro Majima, il detective
Date e il
Fioraio, l’informatore del Purgatory. Ad un cast così ricco di aggiungono altre figure di rilievo, che aiutano a caratterizzare la storia e ne segnano profondamente i suoi sviluppi. Nonostante le apparizioni di Goda siano limitate ad una manciata di minuti in tutto il gioco,
il giovane boss del Ryo-ga Clan è un “villain” di tutto rispetto. Il
Drago del Kansai riesce a rubare la scena al suo protagonista, mostrando un personaggio di spessore dietro una maschera fredda e inumana.
Troviamo poi un giovane
Daigo, figlio del compianto
Sohei Dojima, destinato suo malgrado ad abbandonare le sbandate giovanili. Adesso, sotto l’ala protettiva di Kiryu, deve prepararsi al destino che lo aspetta all’interno del Tojo Clan.
E poi c’è
Kaoru Sayama, agente di polizia della
Divisione 4 di Osaka, che prenderà in custodia Kiryu per collaborare sul mistero che lega il suo passato al Tojo Clan.
Kaoru è forse uno dei personaggi più approfonditi dell’intera opera. Non solo il suo ruolo si rivelerà fondamentale ai fini della storia ma anche per
il rapporto romantico che si svilupperà tra i due. Argomento che non verrà mai più affrontato all’interno della serie.
The Majima Experience
La struttura narrativa è la solita dei precedenti capitoli. Ognuna delle 16 parti che compongono il gioco porteranno avanti una porzione di storia, tirando in ballo nuovi elementi e
concludendosi solitamente con un cliffhanger che continua nel capitolo successivo.
Yakuza Kiwami 2 ripropone nella sua interezza le avventure del gioco a cui si ispira, inserendo nuovi contenuti aggiuntivi che andranno ad espandere il background narrativo di un altro personaggio molto amato della serie: Goro Majima.
Il cane pazzo di Shimano riceve quindi un trattamento di favore, con 3 mini episodi che si sbloccheranno durante la campagna principale, e andranno a coprire temporalmente l’anno di buio dalla morte di Nishiki fino al suo abbandono dal Tojo clan.
In questi capitoli Majima dovrà far luce sull’assassinio di uno dei capi clan affiliati, e le sue investigazioni lo porteranno a
Sotenbori, teatro degli eventi di
Yakuza 0. Come potete immaginare, questo ritorno al passato, servirà da collegamento con il precedente gioco, andando a “riesumare” luoghi e personaggi a lui cari. Un bel regalo per tutti i fan dello yakuza dalla giacca pitonata, sebbene, a dire il vero, la sua sottotrama duri meno di quanto avremmo sperato.
Storie di strada
Ma Yakuza non è fatto solo di questo e saranno molte le storie che si intrecciano nella vita di Kiryu. Come da tradizione, per le strade di Kamurocho e Sotenbori, l’altra location di questo capitolo, avremo a che fare con personaggi bizzarri, fra questioni amorose irrisolte, truffe organizzate e ingaggi da doppiatore.
Oltre 70 substories vi attendono, per
farvi scoprire il lato bizzarro di Yakuza e stemperare un po’ i toni crudi dell’avventura principale.
Oltre alle classiche storie secondarie
ci sarà il ritorno della gestione del hostess club direttamente da Yakuza 0, con una quest line che vi vedrà aiutare due imbranate imprenditrici alle prese con un locale. Nelle vesti di manager dovremo occuparci di arruolare nuove ragazze e di prepararle ad intrattenere i clienti. Una volta aperte le porte del cabaret sarà fondamentale saper assegnare la ragazza più adatta a rispondere alle esigenze dei paganti. Inoltre rimarrete invischiati in una mini storia, nella quale oltre a far crescere di fama il vostro club,
parteciperete ad un Gran Prix fra locali, per determinare quale sia il migliore del paese.
Clan Creator 2.0
Addentrandoci poi nella storia di Yakuza Kiwami 2,
la nostra strada si incrocerà con quella di un Goro Majima ormai ritirato dalle scene. Qua, senza scendere troppo nel dettaglio del suo ruolo all’interno della trama, si ritroverà a capo di una ditta di costruzioni. Ovviamente quando ci sono di mezzo la yakuza e il cane pazzo di Shimano nulla è semplice, e non passerà troppo tempo prima che la
Majima Cosntruction attiri le attenzioni di una ditta rivale.
Che ovviamente farà di tutto per bloccare i lavori sulle vicine Kamurocho Hills.
Ed ecco che una delle novità più interessanti introdotte con
Yakuza 6, il
Clan Creator, fa il suo ritorno in questo remake.
Il team di Yakuza però ha voluto fare le cose in grande rielaborando in parte la formula originale.
Adesso ci troveremo a dover mettere su una squadra in grado di respingere le ondate di “operai” avversari, proteggendo le proprietà del cantiere.
Una svolta tower defense, che va a a dare maggior spessore ad un gameplay che in prima battuta appariva molto più semplicistico.
Non sarà più possibile generare unità, ma quelle schierate da noi saranno
le uniche sul campo.
Vita di cantiere
Il reclutamento avverrà tramite diversi canali, come ad esempio completando le substories o pubblicando “inserzioni” a pagamento. In questo caso,
con una meccanica simil gacha game, sarà possibile ottenere nuovi personaggi, ognuno dei quali con abilità diverse e un valore di rarità che ne influirà sulle prestazioni. Sarà poi possibile allenare il nostro team,
spendendo dei biglietti ottenibili completando le missioni. Oppure fortificare le attrezzature della Majima Construction
per renderle più resistenti ed evitare spiacevoli sorprese.
Durante le ondate potremo usare, investendo i soldi guadagnati sul momento, una delle 4 abilità precedentemente settate. Queste attiveranno poteri speciali, arti curative e bonus, che aiuteranno a semplificare la nostra missione. Sempre con i soldi potremo alzare il morale delle truppe, facendoli recuperare non solo salute ma anche incrementando certe statistiche.
Con un cambio di rotta così marcato,
questa versione 2.0 del Clan Creator di Yakuza Kiwami 2 alza decisamente il livello di sfida, obbligando il giocatore ad un continuo controllo delle sue unità e degli obiettivi sensibili, che se distrutti porteranno al game over. Come nel sesto capitolo, anche qua a prestare il volto ai cattivi di turno abbiamo alcune ex glorie della
New Japan Pro Wrestling come
Masahiro Chono,
Keiji Mutoh e altre stelle del wrestling giapponese. Piccole chicche, per un gioco dove
la cultura giapponese è alla base di tutto, non possono che far piacere.
Il divertimeno a Kamurocho non finisce mai
Oltre a queste due macro attività,
Yakuza 2 è costellato di minigiochi e passatempi: da piccanti photo shooting erotici, alle partite nei
Club Sega a
Virtua Fighter 2 e
Virtual-On, al Colosseo dove ostentare i nostri muscoli e diventare il più forte del Purgatory. Fra tutti gli svaghi, ce n’è uno in cui i programmatori hanno riversato tutta la loro genialità: le
Toylets.
Accedendo ai bagni del Club Sega, potremo svuotare la nostra vescica, e nel frattempo
partecipare ad uno dei “giochi da cesso” presenti nell’orinatoio. Kiryu (
o meglio noi) dovrà
gestire il proprio flusso di pipì in modo vincere le sfide proposte, come battere un avversario in una gara di spruzzi di latte o impersonare “una folata di vento” nel tentativo di spogliare una sventurata ragazza. E per sapere quando sarà il momento di andare a cambiare “l’acqua ai pesci”, basterà controllare la pratica smartband presente nel nostro inventario che segnerà lo stato di “pienezza” della nostra vescica.
Here comes a new challenger
Anche il gameplay ricalca in toto quello già analizzato in Yakuza 6. Sia sul fronte dei combattimenti che nel sistema di crescita del nostro personaggio. Kiryu può fare affidamento su un set di mosse e combo da utilizzare in battaglia.
Qua troviamo maggior attenzione per quanto riguarda le Heat Action, aumentate in numero,
con nuove azioni contestuali legate ad alcuni personaggi di Kamurocho.
Portando a termine le substories di tanto in tanto passanti e commercianti della zona diventeranno alleati. Questi, a seconda delle varie situazioni nel corso del combattimento ci offriranno tutto il loro supporto. L’elenco delle mosse si espande, e adesso sono presenti molte più counter in grado di spezzare gli attacchi nemici. Torna
l’Extreme Heat mode, una sorta di modalità berserk attivabile quando la barra dedicata è carica, permettendoci di sfoggiare colpi più potenti e mosse aggiuntive, per tutta la durata dello stato.
Scomparsi gli stili del precedente Kiwami, troviamo a compensare un ricco arsenale di armi letali, da bastoni ad armi da fuoco, da utilizzare per annientare i nemici. Oltre ad una serie di equip indossabili per innalzare le difese e ridurre i danni ricevuti.
Inoltre sarà possibile eseguire
una serie di colpi caricati, decisamente più potenti di quelli base. Basterà infatti tenere premuto per qualche secondo uno dei due pulsanti dedicati all’attacco, e quando Kiryu inizierà ad emanare un bagliore, potremo rilasciare tutta la nostra potenza distruttiva.
Completando gli incontri verremo ricompensati con punti esperienza, che saranno suddivisi per più categorie.
Accedendo al menù delle abilità potremo spenderli per incrementare le nostre caratteristiche fisiche (
attacco, difesa, ecc), sbloccare nuove heat action o abilità passive, come i punti esperienza ricevuti o aumentare la resistenza nella corsa. Anche mangiando o completando varie azioni nel corso del gioco contribuirà a guadagnare punti.
E più tempo libero passeremo per la città, quanto prima sarà possibile potenziare al meglio il nostro Kiryu.
Vita del Kanto
L’uso del nuovo
Dragon Engine ha permesso di
elevare il comparto grafico rispetto al precedente Kiwami. Impossibile non elogiare questo remake sul piano grafico.
I volti sono impressionanti come sempre, espressivi e in grado di trasmettere al giocatore tutte le emozioni di una recitazione che migliora capitolo dopo capitolo. Per non parlare di Kamurocho e Sotenbori poi sono più belle che mai, sia in pieno giorno, che nel cuore della notte, quando le luci della città avvolgono le strade, e il tutto assume un’aurea magica.
La ricerca del dettaglio è notevole, e si potranno visitare un’infinità di interni. Il tutto senza caricamenti, e in molti casi gli scontri possono proseguire anche all’interno dei negozi. Magari sfasciandoli, con conseguente reazione negativa dei gestori, che ci negheranno la vendita dei loro prodotti.
Come sempre
anche al sonoro vanno riconosciuti i suoi meriti. Le doti attoriali dei doppiatori valgono il prezzo del biglietto. La location di Osaka impone l’uso di un dialetto fortemente marcato ed è bello notare l’impegno profuso in fase di doppiaggio per evidenziare queste sfumature. A livello di immedesimazione abbiamo
un audio ambientale che riempie i vuoti lasciati dalle musiche, con il chiacchiericcio degli abitanti di Kamurocho e Setenbori,
facendoci vivere un’esperienza sensoriale giapponese a tutto tondo, senza muoverci dal nostro salotto.
Verdetto
9 / 10
Si è capito come fanno a levarsi i vestiti senza strapparli?
Commento
Pro e Contro
✓ Narrazione sempre di altissimo livello
✓ Graficamente uno dei capitoli più curati
✓ Come sempre ricco di contenuti
x La storia di Majima dura troppo poco
x Nulla di nuovo sul fronte del gameplay
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