Recensione WWE 2K17

I videogiochi della serie WWE fanno compagnia agli appassionati ormai da molti anni: il primo risale addirittura al 2000, e l’appuntamento, per i fan, è sempre un must. Con il passare del tempo, però, le tecnologie sono evolute, e coloro che si accontentavano di una grafica scarna e un gameplay a malapena sufficiente hanno iniziato a pretendere di più fino a Here Comes The Pain, quello giudicato da tutti “il capitolo definitivo”. Con l’arrivo di Playstation 3 e Xbox 360 le sensazioni erano positive: le console avrebbero potuto offrire grandi prestazioni, ma Yuke’s (la compagnia che ha sviluppato i titoli targati WWE negli ultimi anni) non è riuscita a dare agli appassionati ciò che hanno sempre richiesto. Tutto sembrava cambiare con Playstation 4 e Xbox One ma, complice l’arrivo di 2K al posto della defunta THQ, i miglioramenti arrivarono solo dal lato grafico. Sarà riuscito WWE 2K17 ad avere il successo sperato e poter essere considerato l’erede di Here Comes The Pain? Scopritelo nella nostra recensione.

Versione testata: Playstation 4

 

Don’t you dare, be sour…
Yukes ha eliminato il WWE Showcase per mancanza di personaggi
Lo scorso anno aprimmo la nostra recensione di 2K16 augurandoci di poter vedere grandi miglioramenti nell’offerta ludica della serie. Più tipi di match, più modalità e più Showcase in grado di far conoscere la compagnia e la sua storia anche a coloro che il wrestling lo seguono da poco tempo. Purtroppo quest’appello non è stato raccolto e, anzi, ci troviamo davanti a uno dei titoli recenti dedicati alla WWE più poveri di sempre, almeno per quanto riguarda l’offerta ludica. Tolta la modalità WWE Showcase (perché gli sviluppatori non riuscivano a trovare storie interessanti senza coinvolgere superstar esterne alla compagnia di Stamford), Yuke’s si è concentrata sul migliorare il gameplay e modalità come la MyCareer, oppure la WWE Universe Mode.

Per quanto riguarda quest’ultima, lo sviluppatore nipponico ha voluto ricreare tutto ciò che vediamo settimanalmente in televisione nei vari show come Raw, Smackdown Live o NXT. Qui noi agiremo come se fossimo il Vince McMahon di turno, e comanderemo ogni aspetto dell’offerta in ring: potremo decidere i match della serata, le rivalità, o persino modificare tutti quanti gli show. Yuke’s ha voluto mettere a proprio agio i giocatori e fargli vivere la stessa esperienza ben familiare a chi si piazza ogni settimana davanti allo schermo; questo è possibile grazie a una serie di accorgimenti per le presentazioni dei vari show, che vanno dalla sigla d’inizio alla vera e propria introduzione da parte di Michael Cole, uno dei commentatori storici della WWE. Per rendere le cose sempre più realistiche e imprevedibili, 2K ha inserito in WWE 2K17 le interferenze nei match: capita che, all’inizio, durante o dopo il match, una superstar possa intervenire per attaccare il proprio rivale e costargli l’incontro. La tendenza a cercare il realismo, però, si registra anche in un innovativo sistema di promo: nel wrestling, sopratutto quello targato WWE, i combattimenti non sono solo botte sul ring, ma anche vere e proprie sfide dialettiche. Yuke’s ha provato a ricreare quelle sensazioni: una volta che la nostra superstar sarà sul ring, potremo scegliere una frase per iniziare il nostro promo, e successivamente dovremo concatenarne altre fino a formare un discorso coerente con il personaggio e con quello che sta accadendo nel quadrato. Questo perché non saremo sempre da soli ma, a volte, dovremo scontrarci verbalmente con un altro lottatore. Quando ciò accadrà, il nostro dovere non sarà solo quello di guadagnarci i favori del pubblico, ma anche di battere verbalmente il nostro nemico.

In MyCareer dovremo partire da 0 e riuscire a diventare una superstar WWE
La seconda grande modalità di WWE 2K17 è la MyCareer; qui il nostro lottatore personalizzato dovrà partire da 0 e riuscire a diventare una vera e propria superstar WWE. Le prime fasi, che faranno da tutorial, si svolgeranno nel Performance Center, dove il nostro allenatore ci mostrerà come muoverci su un ring WWE. Una volta fuori dal centro d’allenamento potremo fare, finalmente, il nostro debutto su un ring WWE in uno dei due show principali. Al suo interno, come lo scorso anno, affronteremo match su match cercando di scalare la graduatoria e arrivare ad affrontare, in eventi speciali (chiamati pay-per-view), il campione in carica, cercando al contempo di soddisfare l’Authority (un gruppo che comanda la WWE da molto tempo on-screen). Prima di ogni match, Triple H (capo dell’Authority e marito, nella vita reale, della figlia del capo dell’intera compagnia) ci darà un obiettivo relativo al match; se non dovessimo riuscire ad accontentarlo, l’Authority inizierà a esserci sfavorevole e daremo il via a una rivalità che ci porterà a subire attacchi o ad affrontare match per noi quasi impossibili. In WWE 2K17 potremo, però, scegliere un’altra alleanza particolare: quella con Paul Heyman. Il manager di Brock Lesnar, superstar della copertina, vedrà del grande potenziale in noi, e dopo aver vinto un qualsiasi titolo cercherà di farci aderire al suo gruppo. Essere un Paul Heyman-guy ci farà guadagnare molti più VC, fondamentali per sviluppare il nostro alter-ego virtuale; allo stesso tempo, però, ci vedrà impegnati in grandissime sfide per accontentarlo, come ad esempio possedere un titolo per un intero anno o vincere ogni edizione di Wrestlemania cui prenderemo parte.

 

… Clap for you World Famous 2-Time Champs…
Yuke’s ha preso lo stesso scheletro dello scorso anno e ne ha limato i difetti
Uno dei motivi per comprare un titolo della serie WWE, di solito, non sta nelle modalità offerte ma nel feeling sul ring che, negli anni, è stato sempre più votato verso il realismo rispetto al passato. WWE 2K17 rispetta questa “tradizione” e presenta un gameplay meno arcade (come promesso dagli sviluppatori), anche se ancora non si arriva alla vera e propria simulazione del reale. Yuke’s ha preso lo stesso scheletro dello scorso anno e ne ha limato i difetti; il gameplay, dunque, risulta lento ma, allo stesso tempo, capace di richiederci decisioni veloci da compiere utilizzando la nostra stamina e stando attenti all’utilizzo delle nostre reversal. Come per lo scorso anno, infatti, avremo un numero limitato di possibilità di riprendere in mano il match grazie alle contromosse; una volta finite anch’esse, saremo completamente inermi contro le offensive avversarie finché almeno una barra non si sarà ricaricata. Per il resto del match dovremo invece cercare di concatenenare più attacchi possibili, cercando di indebolire il nostro avversario e, nel frattempo, caricando la nostra mossa migliore per cercare di chiudere il match.

Gli sviluppatori hanno lavorato molto per cercare di eliminare alcuni dei difetti che i giocatori della community avevano segnalato; ciò è apparso evidente in due particolari novità di WWE 2K17: il nuovo sistema di sottomissione e quello rinnovato degli insulti. L’anno scorso ci siamo lamentati molto del minigioco che Yuke’s aveva ideato per sottomettere gli avversari, e quest’anno, memori delle fragorose critiche della community, è stato scelto di utilizzare due sistemi per costringere l’avversario a cedere: quello dello scorso anno (con un indicatore da riempire utilizzando le levette) e uno nuovo che premia il button mashing (con quest’ultimo, in particolare, dovremo premere i tasti a schermo fino a sottomettere il nostro avversario). Per quanto riguarda le taunt, invece, Yuke’s si è accorta che la maggior parte dei giocatori le utilizzava solamente per riempire il proprio indicatore delle mosse speciali, e ha deciso di rivoluzionare l’intero sistema: ora ogni insulto, attivabile con il d-pad del controller, avrà una funzione ben precisa. Premendo il tasto in alto, ad esempio, inviteremo il nostro avversario ad alzarsi, mentre a sinistra e destra attiveremo, rispettivamente, la possibilità di riempire l’indicatore delle mosse speciali più velocemente oppure di fare più danni al nemico. Ciò apre le porte a una nuova serie di tattiche attuabili dal giocatore o dalla CPU, che consente di far proprio il match in modi sempre diversi.

Non sono soltanto queste, però, le novità per il comparto gameplay di WWE 2K17: 2K ha lavorato molto per rivoluzionare alcune stipulazioni “vecchie” come i table e i ladder match. Durante i primi avremo un indicatore che, una volta pieno, ci permetterà di rompere il tavolo con alcune mosse, mentre per i ladder match è stato inserito un simpatico minigioco che rende il tutto leggermente più interessante. Non saranno grandissime aggiunte, ma finalmente Yuke’s ha deciso di “rinfrescare” alcune modalità che risultavano già troppo vecchie e noiose da anni. Speriamo che questo lavoro possa essere effettuato anche con altre stipulazioni, e che il prossimo anno possa essere quello buono per poter vederne anche di nuove, oltre al Backstage Brawl (la rissa nel backstage) che fa finalmente il suo ritorno in questo capitolo.

 

… And feeeeel the power!!
Enorme quantitativo di bug durante i match
Uno dei punti di forza dall’arrivo della serie WWE sotto le ali di 2K, senza ombra di dubbio, risiede nel comparto tecnico. I wrestler sono visivamente meravigliosi, sopratutto quelli più noti, anche se Yuke’s tende a non realizzare al meglio le lottatrici della divisione femminile e ha evidenti problemi nel realizzare dei capelli realistici (come gran parte degli sviluppatori in generale, in realtà). Un altro dei “difetti classici” delle produzioni Yuke’s è l’enorme quantitativo di bug che è possibile trovare durante i match: da lottatori che si allungano passando per altri che si incastrano con oggetti presenti sul ring o addirittura IA che si dimenticano di agire, costringendo il giocatore a far ripartire il match. Questi bug, però, non influenzano eccessivamente il gameplay che, nonostante tutto, risulta gradevole e divertente.

Uno dei punti che lo sviluppatore ha voluto rimarcare più volte, però, è la grandezza del roster di WWE 2K17 che, contando anche i doppioni, arriva a circa 150 persone. Questo senza contare il Season Pass, che è stato annunciato tempo fa e che conterrà, oltre a nuove superstar, anche alcune nuove mosse e diversi incontri da poter rivivere tramite un mini Showcase.

Verdetto
7.5 / 10
It's a New Day! YES IT IS!
Commento
WWE 2K17 è una sorpresa e, allo stesso tempo, una delusione. Grandi lodi vanno fatte a Yuke's per le innovazioni nel gameplay che rendono il tutto sempre più una simulazione del reale rispetto al passato. I match risultano molto divertenti da giocare, e il grado di sfida, sopratutto a difficoltà più elevate, è soddisfacente. Ottimi anche i cambiamenti in alcuni match atti a svecchiarli e renderli più "moderni", così come i numeri del roster, uno dei punti di forza del gioco, che con oltre 150 personaggi (più altri in arrivo con il Season Pass e DLC vari) è di fatto uno dei più grandi mai visti nei titoli WWE. I lati negativi, però, pregiudicano tutto ciò di bello che è stato detto in fase di recensione; la mancanza di una vera e propria modalità Showcase è pesante, e le due presenti (MyCareer e WWE Universe) non bastano. Oltre a questa mancanza si aggiungono il grande numero di bug e la scarsa realizzazione di alcuni modelli, imbarazzanti soprattutto se dotati di molti capelli.
Pro e Contro
Rinnovamento nel gameplay
Roster più grande di sempre
Modelli migliorati...

x ... ma non ancora perfetti.
x Manca la modalità Showcase
x Bug e glitch da ogni parte

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