Recensione Wheels Of Aurelia

Il mondo dei videogiochi Indie è più florido che mai, basti pensare al quel fantastico contenitore di idee che è Steam Greenlight; e, nel gigantesco mondo delle idee e dei progetti, si è mostrato di recente Wheels of Aurelia, l’ultimo titolo di Santa Ragione, uno sviluppatore indie tutto italiano.

Ma fermiamoci per un momento e torniamo alla fine degli anni 80, nell’infanzia di chi ha qualche annetto in più sulle spalle; anni in cui qualcuno amava immergersi in quei libri la cui storia era decisa da voi, e che prendevano il nome di “giocolibri”. Circa 30 anni più avanti, nel 2016, Santa Ragione decide di produrre Wheels Of Aurelia, un vero e proprio omaggio ai giocolibri e a tutte quelle esperienze narrative che portavano con sé. Un titolo ambientato negli anni 70 in Italia, gli anni di piombo, quelli del terrore di uscire di casa con la paura di non tornarci più; gli anni di Aldo Moro e delle Brigate Rosse, di Piazza Fontana e le Brigate Nere, ma anche di Anna Oxa a Sanremo vestita da uomo; un periodo in cui, grazie alle vostre scelte, la storia si modificherà fino ad arrivare ad uno dei 16 finali alternativi (Anna Oxa esclusa).

Wheels Of Aurelia è disponibile, solo in versione digitale, per PC (tramite Steam), PS4Xbox One in digitale, al prezzo di €9.99.

 

Versione Testata: PC

 

Facciamo quattro chiacchiere
Wheels Of Aurelia spinge parecchio sui dialoghi e sui personaggi
Una volta avviato per la prima volta il gioco, affronterete un prologo dove avrete il primo incontro con la protagonista della storia, Lella: una donna irrequieta alla guida, una femminista, che a quanto pare è ancora alla ricerca di se stessa. Dopo questa prima introduzione al personaggio con i primi dialoghi – per lo più introspettivi, a dirla tutta -, arriverete al Piper, la celebre discoteca che in quegli anni raccoglieva i giovani della Roma Bene, ed è qui che inizia il gioco. Vi ritroverete alla guida della vostra fidata auto (che potrete scegliere dal menù iniziale) sull’antica Via Aurelia – che da Roma porta fino a Ventimiglia -, in compagnia di una ragazza che si scoprirà essere una semplice conoscenza della sera prima, in discoteca.

Man mano che la storia andrà avanti, tramite continui botta e risposta di cui potrete decidere gli sviluppi più profondi (si va da linee di dialogo piuttosto semplici a domande molto più intime), la narrazione prenderà una piega diversa: affronterete inseguimenti, corse sfrenate per le strade italiane e anche discussioni particolarmente accese. Essendo su un auto, naturalmente ci sarà anche da guidare, ed in questo caso i comandi saranno altrettanto semplici (frecce destra e sinistra, e spazio per accelerare ulteriormente rispetto alla velocità di crociera). La storia, di per sé, è piuttosto breve, e non si estende oltre i 20 minuti circa; cosa che a molti potrebbe far storcere il naso, ma in realtà dovrete moltiplicare il tutto per 16, essendo proprio questo il numero di finali alternativi presenti nel gioco. Cornice perfetta per il titolo sono le ambientazioni dal sapore cartoon (anche se mai esasperate) e la colonna sonora – uno dei punti forti di Wheels of Aurelia -, con musiche tratte direttamente dagli anni ’70 (che ci riportano a quei polizieschi in cui le gazzelle erano ancora di colore militare) e mischiate alla perfezione ad estratti radio inerenti al caso Moro.

 Una Ruota per tutti
Senza ombra di dubbio il gioco di Santa Ragione è un titolo alla portata di tutti, sia per quanto riguarda il comparto grafico che per quanto riguarda il gameplay. Infatti, parlando del comparto grafico, il titolo richiede dei requisiti di sistema parecchio bassi che fanno girare il gioco su qualsiasi PC che possiede Windows XP o superiori, e la stessa cosa vale anche per coloro che possiedono un Mac (MacOS 10.6.8 o superiori) o Linux (dove viene richiesto Ubuntu 12).

Requisiti di sistema

Windows, Mac OS X, SteamOS + Linux
 

MINIMI:

  • Sistema operativo: Windows XP SP3 +, MacOS 10.6.8, Ubuntu 12
  • Processore: 2.0GHz CPU
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Scheda video: 512MB graphics card
  • Memoria: 500 MB di spazio disponibile
Il gameplay, come già accennato, è fatto per essere semplice, per incentrare il gioco unicamente sulla scelta della storia. Questo fa sì che si possano usare indistintamente il mouse o le frecce della tastiera (scorrere la rotellina per scegliere il dialogo nel primo caso e le frecce su e giù nel secondo), ma ci sarà anche la componente di guida, che – pur essendo automatica – risulta importante in alcuni momenti del gioco, come ad esempio durante le gare o nella scelta delle svolte.

 

On The Road
I Santa Ragione si sono rivolti a We Are Müesli per la storia del gioco 
Santa Ragione, grazie soprattutto ai testi scritti da We Are Müesli – un duo famoso per i suoi due storyteller e per giochi a tema storico culturale, apprezzato e premiato per le sue opere – ha creato un piccolo capolavoro, una storia che ci porta in quegli anni che troppo spesso vengono dimenticati nelle scuole, forse troppo colpevolmente; Wheels Of Aurelia ci ricorda cos’era l’Italia di quell’epoca, e che, così come è stato per “Lo Chiamavano Jeeg Robot” cerca di re-impossessarsi di quell’essere italiani che forse si inizia a dimenticare con un po’ troppa leggerezza; uno spaccato degli anni di piombo tanto affascinante quanto preciso da un punto di vista puramente documentaristico.

Questo riesce a far dimenticare le piccole, anche se importanti, mancanze del gioco, visto che alla lunga sarà difficile poter variare i propri dialoghi con i diversi interlocutori che troverete sulla vostra strada e raggiungere tutti i 16 finali diversi che il titolo propone. Wheels of Aurelia si pone in maniera nuova nei confronti di quei videogiochi che possono risultare “pesanti” per qualche giocatore, e non c’è dubbio che meriti l’acquisto. Anche solo per imparare qualcosa di nuovo sulla “nostra” storia italiana.

Verdetto
8 / 10
Viaggiando si imapara
Commento
Wheels of Aurelia ricalca perfettamente tutto quello che ci si aspetta dal titolo senza essere mai superficiale o banale, e si configura come uno di quei giochi che potrebbero aprire un nuovo filone all'interno del mondo Indie. Il titolo ha mostrato bene quali possano essere tutte le potenzialità di quella piccola ma affermata realtà, tutta italiana, che è Santa Ragione. Una colonna sonora che ci fa immergere a pieno negli anni '70 e i dialoghi sapientemente utilizzati per "raccontarci una storia" fanno sì che i difetti che riscontriamo nel gioco siano decisamente marginali - anche se la mancanza di varietà nei dialoghi si fa sentire parecchio - a fronte di un gameplay totalmente immersivo e completo.
Pro e Contro
Colonna Sonora totalizzante
Ottimo uso dei dialoghi
Gameplay semplice
Stile Cartoon

x Longevità mediamente breve
x Alla lunga ripetitivo
x Necessità di una maggior varietà di dialoghi

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