Recensione Voltron VR Chronicles

Dagli spazi più profondi dell’universo arriva la leggenda. La leggenda di Voltron! 

Conosciuto nella terra del sol levante come Golion, Voltron è uno dei “robottoni” più famosi degli anni ’80 che nasce dalla fusione di 5 leoni robotici, che una volta uniti danno vita ad uno degli eroi (e compagni) della nostra infanzia. Dopo anni di silenzio e un reboot dimenticabile, Voltron è tornato sulle scene grazie a Netflix, con una nuova serie animata ad opera di Dreamworks Picture, che è riuscita a catturate l’essenza dell’opera originale aggiornandola ai giorni nostri. Mentre in patria la serie è arrivata alla terza stagione da noi, in Italia, dovremo accontentarci della messa in onda sul canale K2 della prima stagione a causa di accordi commerciali non proprio chiari a noi poveri mortali. E sull’ondata del successo del ritorno dei leoni, arriva anche un titolo sviluppato per PS VR e PC (con relative periferiche), che ricalcando gli elementi e i protagonisti della serie animata ci farà vestire i panni di Lance, il pilota del Leone Blu, per vivere in prima persona un episodio inedito di Voltron: Legendary Defender. Siete pronti per questa nuova avventura? Continuate a leggere la nostra recensione di Voltron VR Chronicles.

Versione Testata: PlayStation 4

Voltron, aggancio totale! 
Lance è il candidato perfetto come attore protagonista
Nel mezzo di una missione di ricognizione, Lance, pilota del Leone Blu, risveglierà una forza misteriosa appartenente ad una antica civiltà, che si propagherà per tutta la galassia attirando le mire del Zarkon e della sua armata. In qualità di difensori dell’universo, dovremo salire a bordo di “Blu” e cercare di impedire che il millenario imperatore di Galra riesca ad impossessarsene. Non ci staremo a soffermare troppo sugli sviluppo di trama, in quanto questo “episodio” in realtà virtuale di Voltron dura poco più di una normale puntata. Preferiamo quindi concentrarci sulla resa della storia in questa nuova ottica ” virtuale”. Il gioco si divide in 2 fasi ben delineate: narrativa e azione. Nel corso del racconto assisteremo all’evolversi degli eventi direttamente all’interno della scena, come spettatori silenti, mentre intorno a noi i vari personaggi reciteranno, con cambi di prospettive e inquadrature volte a rendere la sequenza il più immersiva possibile. Alle cutscene si alternano le sessioni che ci ritrarranno nei panni di Lance, che ci faranno vivere la storia dalla sua prospettiva, e fra le quali troviamo quelle all’interno del suo mezzo. La scelta di Lance come protagonista di Voltron VR Chronicles non è casuale, e rispecchia le qualità del personaggio sopra le righe con il quale viene dipinto all’interno dello show Netflix, risultano il candidato perfetto come attore protagonista. Durante l’avventura non mancheranno anche gli altri Paladini, ma rispetto a Lance la loro permanenza su schermo sarà nettamente inferiore, e i loro ruoli decisamente marginali. Immancabile la presenza di Allura e di Coran, il suo fido consigliere, i quali godranno di un breve intramezzo nella quale prenderemo il controllo della giovane principessa per aiutare il Voltron Team nella sua missione.

Di robot e leoni
la sensazione di essere parte del team è centrata in pieno
Ad alternarsi alle sequenze animate troveremo le fasi attive di gameplay, che a loro volta si divideranno in due tipologie, ovvero, la risoluzione di enigmi e puzzle, e il comando del Leone Blu, sfrecciando nello spazio cercando di evitare banchi di asteroidi o eliminando le squadre assassine dell’esercito di Zarkon. Voltron VR Chronicles sceglie un approccio al genere abbastanza semplice ed intuitivo, sfruttando l’uso dei PS Move per impersonare Lance (o meglio le sue mani) e una struttura su binari per semplificare le cose a bordo di “Blu”. Nel primo caso verremo messi di fronte ai vari enigmi, e a seconda della situazione basterà interagire con gli elementi a video, ruotandoli o premendo pulsanti per attivare interruttori. Nulla di troppo complicato da portare a termine o che riesca a mettervi in crisi. In cabina di pilotaggio invece dovremo, sempre tramite l’uso della periferica di movimento, mettere “mano” sulla cloche di comando che ci permetterà di far muovere il leone robotico decidendone la traiettoria e la velocità, pur rimanendo sui binari del percorso preimpostato.

Oltre a questo, usando l’headtracking del visore, potremo mirare le navicelle nemiche, così da mandare a segno i nostri colpi. Niente di più facile, e anche in questo caso, sebbene queste fasi siano molto brevi, la sensazione di essere parte del team è centrata in pieno. O almeno in generale. La durata di Voltron VR Chronicles, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, è abbastanza breve e non supera l’ora di gioco, pur impiegando quanto più tempo possibile nella risoluzione dei puzzle. Anche la storia di per sé funziona, e rimane in linea con lo spirito della serie, e gode di quei due o tre momenti riusciti che trovano nel VR un valore aggiunto non da poco, non solo nella narrazione ma nella costruzione di alcune sequenze di gioco. Dove però pecca banalmente è proprio nel portare a schermo, o in questo caso, nei nostri occhi l’epicità di Voltron stesso.

Lance riesce ad essere ben inquadrato nella parte, ma non appena vi infilerete il visore Sony il vostro unico pensiero sarà rivolto a lui, a Voltron, e al poterlo usare.

Ecco, sarà questa, forse, la delusione più grande di questa “real Voltron experience”, il non poterlo pilotare e tirar fendenti con la sua spada, e il tutto verrà liquidato frettolosamente con una sequenza animata che anticipa i titoli di coda. Un errore a nostro avviso grossolano, che creerà sicuramente malcontento fra i fan del robottone, che vedevano in questo titolo l’occasione per “realizzare” un sogno di una vita.

Verso l’infinito e oltre
Voltron VR Chronicles riprende a pieno tutti gli elementi della serie animata
Sotto il profilo tecnico Voltron VR Chronicles riprende a pieno tutti gli elementi della serie animata riproponendoli in chiave tridimensionale e facendo buon uso del cel-shading, proprio per replicare lo stile del cartone. I modelli 3D sono ben realizzati e rispecchiano la fisicità dei rispettivi protagonisti, su tutti Zarkon, e animati accuratamente, compreso il labiale, che darà giustizia al voice acting che riprende quello originale della serie. L’effetto 3D, proprio grazie alla realtà virtuale, valorizza alcune fasi, come quella all’interno del cockpit del Leone Blu, con l’audio che contribuisce a rendere “credibile” tutta l’esperienza, con effetti speciali stereoscopici e le musiche che ricalcano le stesse sentite in Voltron. La versione da noi recensita si basa sulla versione americana del gioco. Nonostante sia perfettamente giocabile anche da noi, tramite un account USA, il gioco è completamente in lingua inglese, senza la possibilità di attivare nessun tipo di sottotitolo, anche se alla prova su strada, risulta perfettamente comprensibile per il livello abbordabile dei toni utilizzati.

Verdetto
6.5 / 10
Se vuoi ti faccio toccare la mia alabarda spaziale
Commento
Più di un gioco vero e proprio Voltron VR Chronicles è una "Voltron Experience" che ci fa vestire i panni di Lance e pilotare il suo Leone blu. In generale questo titolo dedicato al famoso robottone degli anni '80 riesce a convincere, pur risultando troppo breve e dai contenuti abbastanza limitati. Il suo tallone d'Achille è sicuramente la mancata volontà di metterci al comando di Voltron e farci sentire realmente parte dell'avventura. Una scelta che non paga e non invoglierà nemmenoi i fan, anche quelli più accaniti, a spendere un'ora del proprio tempo, oltre ai soldi necessari all'acquisto (all'incirca 15$) per un'esperienza "castrata" nonostante la buona resa complessiva. Intitolandolo come "cronache", possiamo solo sperare che arrivino altre avventure virtuali, e perché no, l'occasione di pilotare realmente il robot di casa Netflix.
Pro e Contro
Esperienza intuitiva
Le atmosfere di Voltron ci sono tutte...

x ...anche se tecnicamente non è possibile pilotarlo
x Dura poco più di un episodio

#LiveTheRebellion