Recensione Utawarerumono: Mask of Deception

Ogni volta che si parla di visual novel non è semplicissimo scegliere l’approccio giusto con cui iniziare la discussione. Il genere oggi è abbastanza diffuso anche in occidente, e alcune compagnie giapponesi sviluppano queste avventure testuali proprio pensando al rilascio fuori dal paese del Sol Levante ma quando parliamo del genere è bene ricordarsi che un gran numero di visual novel nascono come giochi con contenuti erotici. È il caso di Aquaplus e il suo Utawarerumono, con il primo capitolo che rientra nel genere dei cosiddetti “eroge”, giochi tabù in occidente, e che arriva in Europa con Utawarerumono: Mask of Deception, sequel del gioco originale. Ma può un sequel essere pubblicato in occidente senza passare dal primo capitolo e non subirne le conseguenze? Lo scoprirete con la nostra recensione.

 

Versione testata: PS4

L’uomo chiamato Haku

Utawarerumono: Mask of Deception inizia subito con una strana scena introduttiva, dove non si capisce nulla o quasi di quello che sta succedendo. L’avvio è certamente spiazzante ma molto presto si capirà il perché: il nostro protagonista, infatti, si risveglia trovandosi in un luogo del tutto sconosciuto, coperto da quello che sembra un camice per pazienti d’ospedale. Infreddolito, ma soprattutto senza alcun ricordo di chi sia e da dove venga, l’uomo inizia a vagare per una landa innevata finché non verrà attaccato da un mostro misterioso e, successivamente salvato da una donna. La ragazza si chiama Kuon e dopo aver ascoltato la storia dell’uomo deciderà di dargli un nome: Haku, nome che deriva dal grande eroe Hakuoro, le cui gesta vengono narrate nella leggenda di Utawarerumono. In debito con Kuon, Haku deciderà quindi di viaggiare insieme a lei nella regione di Yamato, luogo per lui sconosciuto e misterioso, ma che per certi versi anche nostalgico con un segno alquanto particolare: i suoi abitanti possiedono tutti dei tratti animali come orecchie e coda. Nonostante il protagonista e voce narrante sia Haku, tutti i personaggi che lo circondano non sembrano affatto dei comprimari ma personaggi di pari importanza, ognuno con il suo carisma e particolarità.  Bisogna dire che nonostante l’ottimo cast, la trama ha un inizio piuttosto lento, con le prime ore che serviranno solo a conoscere i personaggi chiave di tutte le vicende e per entrare nel vivo degli eventi bisognerà attendere molto tempo tra eventi che mostrano vita di tutti i giorni, scenette comiche e per finire anche qualcosa di osè, per non dimenticare la natura erotica della serie. Superata tutta la parte iniziale assisteremo ad eventi a tratti sconcertanti e pieni di colpi di scena che contribuiscono a rendere Mask of Deception una delle visual novel più belle arrivate in occidente fino ad oggi. Uniche vere grandi pecche sono che per comprendere a fondo gli eventi è necessario aver giocato al capitolo originale e soprattutto bisognerà giocare a Mask of Truth per vedere la fine della storia.

Molto visual novel, poco RPG.

Mask of Deception è un ibrido visual novel e RPG. Chi conosce Aquaplus sa bene che questa non è una novità per lo sviluppatore. Se da una parte assisteremo a lunghi eventi dove ci limitiamo a leggere, dall’altra potremo combattere in quello che si presenta come un classico RPG tattico a turni, dove i personaggi si muovono tramite griglie. Gli scontri sono piuttosto semplici, ma ciò non toglie che siano divertenti e spezzano alla grande la monotonia nata da ore e ore passate a leggere testi. Prima di cominciare ogni battaglia potremo scegliere un numero limitato di unità da schierare fra quelle a disposizione, fatto questo potremo poi iniziare lo scontro. Una volta in prossimità del nemico potremo attaccare e per rendere più efficaci i nostri colpi dovremo premere il tasto azione (x) a tempo. Gli attacchi non sono tutti uguali e cambiano in base ai personaggi, ad esempio un’unità standard richiede la pressione del tasto azione come in un rhythm game, unità specializzate nell’uso della magia, invece, richiedono la pressione prolungata del tasto finché non si forma un cerchio perfetto. Di norma le battaglie sono uniche e obbligatorie per avanzare con la trama, ma in certi frangenti avremo a disposizione un menù da dove potremo scegliere non solo gli eventi a cui assistere, ma anche accedere alla modalità battaglia libera, che permette di affrontare scontri a piacimento in modo da potenziare le nostre unità preferite. Sfortunatamente il rapporto eventi/scontri a piuttosto a sfavore di quest’ultimi: le battaglie sono poche e la modalità libera non è sempre disponibile. In passato Aquaplus ha proposto titoli più bilanciati come Tears to Tiara II, ma qui è palese come gli sviluppatori abbiano voluto dare maggior risalto alla narrazione piuttosto che al resto.

Bello da vedere…?

La natura di Mask of Deception porta a considerazioni un po’ contrastanti dal lato tecnico. Nulla da ridire sulle illustrazioni di Tatsuki Amaduyu, dal tratto sempre bellissimo e sensuale, così come è impossibile lamentarsi dell’audio che comprende doppiatori tra i più famosi in Giappone e una colonna sonora di tutto rispetto. I lati negativi provengono dalla parte RPG che, nonostante gli ambienti e i modelli di personaggi e nemici siano ben realizzati e in alta definizione,  propone uno stile grafico vecchio di almeno due generazioni e che su PS4, dove abbiamo testato il titolo, non fa certo una bella impressione. Ovviamente Aquaplus non è una compagnia rinomata o che possiede certi tipi di budget, ma era lecito aspettarsi qualcosa in più viste le capacità delle console dove il titolo è stato sviluppato. Per quello che riguarda la traduzione questa è solo in inglese ma a parte qualche cambio di nome per alcuni personaggi (che consistono semplicemente nel renderli più pronunciabili) il lavoro svolto da Atlus è impeccabile come sempre e non rappresenta affatto un ostacolo anche per chi non è amante della lingua anglofona.

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Verdetto
7.5 / 10
Misteri, sangue e ragazze con orecchie e coda da gatto. Cosa volete di più?
Commento
Utawarerumono: Mask of Deception segna l'approdo di questa serie in Occidente ed è un perfetto inizio per i neofiti che volessero avvicinarsi alla saga. La parte "giocata" non è certamente tra le più memorabili tra il genere dei JRPG ma come visual novel, Mask of Deception è un esperienza memorabile. Tutto merito di una trama curata del dettaglio, mai banale e con molti colpi di scena. Il tutto condito da un ottimo cast di personaggi. L'unica pecca? Si tratta solo di metà della storia, per il finale bisognerà attendere Mask of Truth.
Pro e Contro
Trama profonda e coinvolgente
Ottimo cast
Battaglie divertenti

x Solo metà storia
x Alternanza di fasi testuali e battaglie gestita male
x Livello di sfida basso

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