Recensione The Witch and the Hundred Knight: Revival Edition

Uscito due anni fa su una PlayStation 3 incamminata sul viale del tramonto, The Witch and the Hundred Knight è stata una piacevole sorpresa nel panorama degli action RPG di stampo nipponico, arrivato in occidente grazie all’instancabile NIS America.
Oggi, due anni dopo la release originale, la strega della palude Metallia è pronta a tornare su PlayStation 4 con l’avventura che ce l’ha fatta conoscere ed apprezzare, in una remastered che si porta dietro qualche novità e alcuni accorgimenti ad un sistema di gioco bisognoso di qualche piccola rifinitura.

Quello che succede nella palude resta nella palude
Metallia è una strega ambiziosa, pronta a conquistare il mondo
Metallia è una potente strega che si è autoproclamata signora della palude. Irriverente, maleducata e sboccata, Lia è pronta ad abbandonare la sua “prigione” grazie all’aiuto di una creatura leggendaria, il minuto ma incredibilmente dotato Hundred Knight, un famiglio che la servirà senza battere ciglio e la porterà alla conquista del regno di Medea. Purtroppo Metallia non potrà scendere in azione in prima persona a causa del suo rapporto simbiotico con la palude nella quale vive che non le permette di allontanarsene. E qua entriamo in scena noi, vestendo i panni del piccolo e nero aiutante che si occuperà di trovare e far “sbocciare” i Pillar of Temperance, pilastri che racchiudono l’essenza della palude e che permettono a Metallia di lasciare la sua casa e dominare il mondo, facendo conoscere a tutti la propria grandezza. Nel suo viaggio la strega oltre all’aiuto di Hundred Knight e del premuroso Arlecchino, servitore di lunga data che farà di tutto per accontentare i suoi capricci, Metallia farà la conoscenza di Visco, una ragazza colpita da una tremenda maledizione che l’ha trasformata parzialmente in un cane, che sarà alla ricerca di una cura per il male che l’affligge, e il logorroico Lucchini, bestia antropomorfa con la passione per l’astrologia e il sogno di diventare l’apprendista di una strega.

 

hundred knightNon solo figure amichevoli sul cammino di Metallia, che imparerà sulla sua pelle quanto possano essere cattive le persone, a partire dai propri simili, le “colleghe” streghe pronte a bullizzare e a schernire il prossimo senza un reale scopo se non la gratidicazione personale. Metallia scoprirà sulla sua pelle che quello di The Witch and the Hundred Knight è in realtà un mondo cupo dove le streghe non sono viste di buon occhio dall’inquisizione e la paura del diverso aleggia pesante fra gli abitanti del regno. Saranno questi infatti i temi ricorrenti di tutta l’avventura che si dipaneranno all’interno di una storia che, come da tradizione Nippon Ichi (Disgaea su tutti), riesce ad alternare momenti riflessivi ad altri decisamente più spensierati e leggeri dove i protagonisti si perderanno in conversazioni spesso fin troppo dispersive.

 

Uno, nessuno, Hundred Knight
Rispetto alla prima release la gestione dell’equipaggiamento ha subito piccole modifiche
The Witch and The Hundred Knight è un action RPG con visuale dall’alto nel quale ci troveremo a controllare lo scagnozzo di Metallia. Il punto di forza del gioco sta nel suo sistema di combattimento che mescola insieme semplici meccaniche da hack’n’slash ad elementi più classici da gioco di ruolo, creando una formula immediata e di facile apprendimento.
Il nostro cavaliere potrà equipaggiare un massimo di 5 armi differenti fra un’ampia selezione di spade, martelli, bastoni magici e lance, permettendoci di creare la combinazione che più ci aggrada o utile per determinate situazioni. Ogni arma, oltre ai valori delle statistiche (attacco, difesa, elemento ecc) avrà un’icona che ne determinerà l’utilizzo all’interno della combo, con un valore crescente da 1 a 5: seguendo questo schema si potranno ottenere delle catene (chain combo) che amplificheranno i danni inflitti.

 

hundred knightRispetto alla prima release, qua troviamo già una piccola differenza, ovvero la possibilità di utilizzare e gestire 3 diversi set, che potranno essere cambiati in tempo reale sul campo tramite la pressione dei dorsali L2/R2. Questa modifica cambia sostanzialmente l’approccio al gioco, non solo snellendo e velocizzando il cambio fra i vari set, ma permettendo di “costruire” vere e proprie strategie d’attacco mirate a determinati nemici, solitamente più ostici da buttare giù, tipo i boss di fine livello, che obbligheranno ad uno studio attento dei pattern d’attacco, sfruttando le debolezze della loro difesa per essere buttati giù più facilmente.
Hundred Knight potrà fare affidamento sull’attacco base tramite Quadrato, con il quale in successione utilizzerà le 5 armi equipaggiate, o, tramite Triangolo avvalersi di un colpo più potente che andrà a consumare una tacca della barra AP. Con X effettuerà un rapido balzo evasivo, che se eseguito con il giusto tempismo attiverà una sorta di bullet-time (in maniera del tutto simile al Climax di Bayonetta) che ci farà schivare i colpi nemici garantendoci qualche secondo di invulnerabilità, utili per contrattaccare.

Dove c’è famiglio, c’è casa
Ogni nostra azione sarà scandita dalla stamina e dalle GigaCals
Ogni nostra azione sarà scandita da 2 indicatori: il primo quello della stamina, regolerà il numero di combo che sarà possibile eseguire in successione o quello delle schivate (o corsa nel caso di pressione prolungata di X) e una volta prosciugata dovremo attendere qualche secondo di cooldown per tornare in azione. Il secondo assume invece un ruolo più determinante all’interno delle meccaniche e influirà in maniera tangibile sull’esplorazione. La GigaCals sarà una sorta di valore della “fame” del nostro protagonista che, partendo da 100 scenderà lentamente durante gli scontri riducendosi man mano che ci addentreremo nel dungeon. Questa influirà quindi sui tempi di permanenza nelle mappe, obbligandoci a ripristinarla presso i Pilastri che avremo sbloccato, utilizzando appositi punti guadagnati sconfiggendo i nemici, ricorrendo ad item curativi o “cibandosi” dei nemici (con ripercussioni sulla capacità dell’inventario). Finché il valore della GigaCals sarà alto questo ci consentirà anche in caso di sconfitta di ritornare in campo (perdendo solamente 1 degli oggetti raccolti) e di proseguire l’esplorazione. Potremo attingere dalla GigaCals sfruttando una modalità “berserk” (Chaos Revelation) che potenzierà le nostre statistiche di combattimento, consumando notevolmente però la nostra scorta, obbligandoci a ricorrere a questo espediente giusto nel momento del bisogno evitando inutili abusi. Quando l’indicatore toccherà lo zero, attacco e difesa verranno dimezzati, rendendoci più vulnerabili ai colpi nemici, mentre se verremo sconfitti saremo costretti ad abbandonare il dungeon per essere riportati al campo base, perdendo tutto il bottino racimolato, ma mantenendo l’esperienza guadagnata che verrà aggiunta permettendoci la salita di livello.

 

 

hundred knightA questo proposito, la gestione della crescita del personaggio sarà possibile solo una volta completato lo stage, mentre all’interno del dungeon potremo decidere se spendere i Grade Points per migliorare momentaneamente tutte le nostre statistiche. Hundred Knight potrà equipaggiare anche i Facet, che alla stregua di vere e proprie classi cambieranno gli attributi del nostro eroe diversificando ulteriormente il nostro approccio al combattimento. Fra quelli disponibili potremo utilizzarne contemporaneamente 3, uno come principale (che salirà di livello normalmente) e due come “sub” (ricevendo una quantità minore di punti esperienza), sommando insieme gli effetti e creando soluzioni più o meno utili. Come avrete visto The Witch and The Hundred Knight butta nel calderone diverse trovate a livello di gameplay (vi consigliamo una lettura della Witch Guide Book che illustra ogni aspetto del gioco, spesso tralasciati durante i vari tutorial) più o meno riuscite. Fra queste troviamo i TOCHKA, speciali oggetti che ci conferiranno abilità uniche (ottenibili esplorando i dungeon o con il progredire della storia) ma che, esclusi quelli vincolati alla storia, non trovano una reale collocazione all’interno del gioco finendo per non essere mai utilizzati nell’arco dell’avventura. Anche la gestione del Karma, valore che influenza il rapporto tra noi e gli abitanti dei villaggi (che ci attaccherà o venderà oggetti a prezzi alti in presenza di valori fuori scala) è gestito in maniera approssimativa e abbastanza fine a se stesso.

 

Un colpo di spugna ed il gioco è fatto
La Tower of illusion è una delle aggiunte più corpose al gioco
Questa nuova versione sottotitolata “Reveal Editionnon va a toccare nessun aspetto della trama che resta immutata rispetto all’edizione originale ma, come abbiamo visto, rinfresca qua e là qualche aspetto di gameplay. Ad affiancare le avventure di Metallia troviamo la Tower of Illusion, una torre da scalare i cui piani sono generati in maniera procedurale sacrificando parte del nostro equipaggiamento, che andrà a definire il livello dei nemici che incontreremo nei piani della torre e la qualità del looting che i nemici “dropperanno” una volta sconfitti. Qua Metallia e i suoi amici si troveranno a che fare con vecchie conoscenze in una sorta di reimagining delle avventure della strega che dovrà affrontare nuovamente alcuni dei suoi fantasmi del passato per poter raggiungere la vetta. L’accesso ai piani della torre avverrà di pari passo con lo sviluppo della storia, rendendo necessario completare prima l’avventura principale per godere a pieno della torre. L’introduzione della Tower of Illusion porta subito dei vantaggi immediati sul fronte del grinding, pratica necessaria in diversi passaggi per avanzare di capitolo in capitolo. Qua grazie alla presenza massiccia di nemici e di un livello di sfida personalizzabile è possibile crescere in maniera più veloce e ragionata, oltre che aumentare la possibilità di ottenere nuovi e preziosi equipaggiamenti. Altra novità che troviamo è quella di poter effettuare upgrade al nostro inventario, sacrificando un oggetto e un catalizzatore che fusi insieme doneranno nuove caratteristiche. Questo processo alchemico va ad espandere il vecchio sistema di miglioramento che prevedeva l’utilizzo del mana raccolto in battaglia e le Fool’s Rock.

 

hundred knightNonostante l’aggiunta corposa della Torre, almeno dal lato della durata, chi ha già giocato l’avventura su PS3 difficilmente sarà tentato di riaffrontare nuovamente il tutto, ed è qua che si fa sentire la mancanza di un opzione per il cross-save che avrebbe sicuramente incentivato qualche “vecchio” fan a fare il passaggio generazionale, complice un prezzo ridotto che si attesta su i 40 euro.
Ultima ma non non meno importante, come pubblicizzato dai trailer che hanno anticipato il gioco, la possibilità di poter finalmente utilizzare Metallia. A prima vista questa appare una delle introduzioni più importanti, specialmente a livello di gameplay, ma è doveroso fare le opportune precisazioni. Metallia sarà si utilizzabile, ma il tutto sarà limitato alla Tower of Illusion, dove il nostro cavaliere sarà in grado di evocare per un breve lasso di tempo la strega, che si sostituirà a lui nella battaglia. Questa limitazione è in parte doverosa per non sbilanciare gli equilibri del gioco originale, che altrimenti avrebbero visto un crollo vertiginoso nel livello di sfida a vantaggio del giocatore. Infatti Metallia mostra fin da subito una potenza decisamente alta e una propensione all’uso della magia, con incantesimi ad area devastanti per i nemici. Nonostante tutto l’utilizzo di Metallia è un’interessante variante che può far intravedere ottimi sviluppi nell’ottica di un sequel.

A 1080p tutto è più bello
Sul piano tecnico questa nuova versione sfoggia lo stesso comparto visivo visto nella versione originale
Sul piano tecnico questa nuova versione sfoggia lo stesso comparto visivo visto nella versione originale, migliorato con il supporto ad una risoluzione di 1080p e 60fps, tendenzialmente costanti (ogni tanto anche nelle situazioni più tranquille, è possibile avvertire qualche scatto di troppo). Non vengono corretti invece alcuni problemi legati alla gestione della telecamera, controllabile liberamente, ma che in più di una situazione non riesce a gestire l’area di gioco (in particolare nei dungeon al chiuso o nelle foreste) dove gli elementi di contorno creano zone morte che impediscono di capire cosa succede in campo.
Purtroppo oltre alla maggior risoluzione, che dalla sua contribuisce ad una resa migliore dei dettagli , oltre a texture più definite, non sono state apportate modifiche di nessun tipo alla componente poligonale, risultando ancora più datato rispetto a due anni fa.

 

hundred knightD’altro canto la buona direzione artistica, sia per quanto riguarda le illustrazioni (risicate nel numero di transizioni delle animazioni) che il sonoro (forse uno degli aspetti più riusciti di tutta l’opera Nippon Ichi) compensa certe lacune, avvicinandosi concettualmente e stilisticamente ai vari capitoli di Disgaea, specialmente nelle sonorità.
Come nella precedente uscita, il gioco arriva a noi con il doppio audio inglese/giapponese, mentre per i testi l’inglese sarà l’unica lingua disponibile.

Verdetto
7.5 / 10
Spaco botiglia, amazo famiglio
Commento
Con The Witch and The Hundred Knight, Nippon Ichi e NIS America ci ripropongono la stessa avventura già vista 2 anni fa, aggiornata e arricchita di nuovi continuti, alcuni dei quali volti a migliorare aspetti di un gameplay ancora non privo di sbavature o incertezze. Chi per un motivo o per l'altro non è riuscito a mettere mano sul gioco originale, può approfittare ora di questa remastered, agevolato dal prezzo e da una buona dose di contenuti extra, trovandosi tra le mani un buon hack'n'slash a la Diablo made in Japan. Contrariamente chi ha già speso lacrime e sudore per portarsi a casa il finale di The Witch and The Hundred Knight difficilmente le novità presenti (su tutte la possibilità di poter usare Metallia) riusciranno a convincere a fare il grande passo, complice l'assenza di un'opzione cross-save, che mai come in questo caso, avrebbe sicuramente facilitato il passaggio.
Pro e Contro
Ottima caratterizzazione dei personaggi
Tematiche forti e attuali
Diversi extra rispetto all'originale
Sistema di combattimento ricco di sfaccettature...

x ...forse troppe e poco approfondite
x Grinding sempre ben presente
x Telecamera tediosa
x Alcuni elementi di gameplay superflui

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