Nell’ultimo mese abbiamo già parlato di Telltale a causa di quello che avrebbe dovuto essere l’ultimo episodio di Minecraft: Story Mode ma che si è rivelato come un nuovo punto d’inizio per il futuro della serie ispirata al brand di Mojang. A fine marzo è stato pubblicato sugli store digitali anche il secondo episodio di The Walking Dead:Michonne, miniserie di tre puntate con i riflettori sulla spadaccina color ebano della serie ideata da Robert Kirkman. Give No Shelter,  è acquistabile solamente tramite season pass (14,99€) ed è disponibile su PlayStation 4, PlayStation 3, Xbox 360, Xbox One, PC e Mobile, avrà corretto gli errori della puntata pilota?

Versione Testata: PlayStation 4

Questa recensione contiene spoiler sui fatti accaduti durante “In Too Deep” e sugli eventi narrati nell’edizione principale italiana di The Walking Dead (edita SaldaPress). Non vi saranno grandi anticipazioni sulla trama di questo episodio.
 

Previously on The Walking Dead: Michonne
Avevamo lasciato Michonne e i suoi nuovi alleati nella stiva della barca di Norma, la leader carismatica dal pugno di ferro della comunità di Monroe. Give no Shelter inizia subito con una scelta che andrà a macchiare non solo le mani di Michonne ma anche di Sam, la piccola ladruncola di cui abbiamo fatto conoscenza il mese scorso. Come da tradizione per il brand, la situazione si complicherà in fretta, e i nostri saranno costretti a darsi da fare per portare a casa ancora una volta la pelle.

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Uno dei difetti che avevamo evidenziato in fase di recensione di In Too Deep era la poca caratterizzazione lasciata ai comprimari, Telltale focalizzava tutte le attenzioni sulla protagonista: Give no Shelter riesce al contrario a regalare dettagli anche sulla giovane Sam, dandole un background più realistico grazie ai dialoghi a scelta multipla che avverranno con Michonne nel corso dell’episodio. Ovviamente la spadaccina resta il punto focale della sceneggiatura, lasciando spazio ai flashback e ai fantasmi del passato che l’hanno resa la donna che è ora.
Come il suo predecessore anche Give no Shelter si completa in circa un’ora senza troppe difficoltà ma, grazie ad un ritmo molto più serrato, è in grado di tenere incollata l’attenzione del giocatore per tutta la sua durata.

Slow-Mo Mon Amour
Presenti in maggior quantità anche i momenti adrenalinici, accompagnati dagli immancabili Quick Time Event, permetteranno al giocatore di assistere al macellamento delle orde di vaganti (e non) che si troveranno sulla strada di Michonne. In Give no Shelter è ancora più evidente come, in questa miniserie, Telltale abbia voluto concentrare l’attenzione sulle fasi d’azione, con un effetto slow-motion ad ogni uccisione o colpo letale di Michonne, in grado di  rendere visivamente a schermo la stessa atmosfera adrenalinica vista nell’opera cartacea. Certo, come abbiamo già specificato questo secondo episodio dura  quanto una puntata di uno show televisivo e di conseguenza la proporzione tra parlato e giocato rimane  sempre molto ridotta ma, grazie al già citato ritmo serrato degli eventi, il giocatore arriverà ai titoli di coda senza farci troppo caso.
In Give no Shelter le fasi esplorative sono invece quasi totalmente assenti, fatta eccezione per un flashback di Michonne che ci permetterà di visitare il suo appartamento poco dopo l’inizio dell’epidemia: purtroppo potremo solamente guardarci in giro, sono infatti completamente assenti qualsiasi tipo di enigma ambientale, anche il più banale.

Come in un TV-Show
Dal lato tecnico nulla è cambiato rispetto a In to Deep: Michonne ha ancora la voce di Samira Wiley (Orange is the New Black) e il comparto audio continua a regalare soddisfazioni, sia dal punto di vista del doppiaggio inglese, sia per quanto riguarda le musiche (e ancora una volta i titoli di testa con le tavole del fumetto fanno la loro sporca figura). Give no Shelter è solamente in inglese ed è dunque caldamente consigliato solo a chi ha una conoscenza della lingua anglosassone.

 

 

Verdetto
8 / 10
Dammi un Machete che ti taglio la gola
Commento
Give no Shelter riesce a correggere i difetti del primo episodio della miniserie dedicata a Michonne. Sebbene la breve durata, Telltale incolla nuovamente (e finalmente) alla sedia il fan di The walking Dead, e gli regala un'ora a ritmo serrato, tra azioni in slow-mo e flashback sulla protagonista. Non resta che aspettare il finale di questa miniserie sperando che il team non inciampi negli errori passati.
Pro e Contro
Scene d'azione ben integrate
Michonne caratterizzata sempre meglio

x Durata limitata
x Assenza di qualsiasi tipo di sfida

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