Capire cosa sistemare e farlo in corso d’opera non è mai un lavoro facile, ma con questo secondo episodio di The Council i ragazzi di Bad Wolf Studio ci sono sicuramente riusciti.

In un settore che presenta nuovi prodotti quasi tutte le settimane, è sempre più difficile riuscire nell’intento di evolvere un linguaggio e di farlo mantenendo una certa continuità con il passato e, allo stesso tempo, volgendo uno sguardo al futuro. Nel panorama di quei titoli narrativi chiamati, in gergo, “walking simulator”, abbiamo notato negli ultimi anni un generale appiattimento del gameplay, con team di sviluppo che hanno fatto della narrazione il solo e unico punto focale della propria produzione. Con l’arrivo sul mercato di The Council, i ragazzi di Bad Wolf Studio hanno fatto vedere a tutti come si possa innovare, senza traviare uno stile di gioco ben preciso e, nonostante qualche incertezza tecnica, possiamo dire di esserne stati estremamente soddisfatti (trovate la nostra recensione qui). A poche settimane di distanza, il team francese ha rilasciato The Council Episode 2: Hide and Seek, contenente la seconda parte delle avventure di Louis de Richet. Le nostre aspettative (ora molto alte) saranno state soddisfatte oppure abbiamo “cantato vittoria” troppo presto?!

Versione testata: PlayStation 4

I ragazzi di Bad Wolf Studio hanno fatto vedere a tutti come si possa innovare, senza traviare uno stile di gioco ben preciso

47 morto che parla
Ancora una volta ogni singolo dialogo risulta interessante e ben scritto
La trama di questo secondo episodio di The Council riprende dopo il colpo di scena dello scorso capitolo, con uno dei personaggi morto in circostanze misteriose. Ovviamente la nostra recensione non contiene alcun tipo di spoiler, ma vi basti sapere che il primo dei tre atti che compongono Hide and Seek si svolge tutto attorno a questo evento, mentre gli altri due riguarderanno la scomparsa della madre di Luis de Richet, motivo scatenante di tutta la storia. Ancora una volta ogni singolo dialogo risulta interessante e ben scritto, con l’aggiunta delle consistenti differenze tra una storyline e l’altra dovute alla grande varietà di scelte narrative che il giocatore potrà prendere nel corso dell’avventura. Abbiamo apprezzato particolarmente tutte le possibili soluzioni del primo atto che, in base a come ci comporteremo con i vari NPC potrà condurci alla soluzione del caso, ma anche ad un nulla di fatto. La longevità generale di Hide and Seek risulta leggermente inferiore rispetto a quella del primo capitolo, ma raggiunge comunque le tre ore necessarie per attestarsi sulla media di questo tipo di produzioni. Insomma: se il primo capitolo sembrava partire nel migliore dei modi, questo secondo episodio ha confermato tutte le nostre ottime impressioni. The Council è una serie che tutti gli amanti delle produzioni story driven dovrebbero recuperare al più presto.

In un sottile equilibrio tra dialoghi ed enigmi
Tutti gli enigmi presenti nel gioco, inoltre, risultano essere ottimamente ragionati
Ancora una volta il gameplay di The Council ibrida alla perfezione meccaniche legate ai dialoghi, con risposte a scelta multipla derivate dai più classici titoli Telltale, e un innovativo sistema di abilità molto vicino a giochi di ruolo quali Dungeons & Dragons. Ogni punto che andremo a spendere all’interno del nostro “albero delle abilità” andrà a delineare un personaggio sempre più specializzato in alcuni ambiti e meno in altri, costringendoci a prendere determinate decisioni durante la storia per trovarci in vantaggio rispetto alla persona con la quale staremo interloquendo. Questo, automaticamente, contribuisce a rendere The Council un prodotto estremamente rigiocabile, in quanto ogni run potrà essere affrontata in modi differenti in base a quale tipo di Luis de Richet vorremo andare a definire. Tutti gli enigmi presenti nel gioco, inoltre, risultano essere ottimamente ragionati e, pur non risultando impossibili, obbligano il giocatore a mettere in moto la materia grigia per passare alla sezione successiva. Lo segnaliamo in questo paragrafo in quanto di fondamentale interesse per i non anglofoni: il gioco è in realizzato in un inglese non sempre elementare, quindi, se non siete avvezzi a questa lingua, ragionate attentamente sull’acquisto di The Council, visto che ci sono intere sezioni basate sulla lettura di testi antichi e sulla necessità di comprenderne i giochi di parole per superare alcuni enigmi. Italiani siete avvisati.

Il miglioramento che non ti aspetti
I ragazzi di Bad Wolf Studio hanno ascoltato le critiche e sistemato molti errori tecnici del primo capitolo
Vi ricordate la recensione del primo episodio di The Council (se non l’avete letta cliccate subito qui), quando parlavamo delle magagne tecniche?! Beh, i ragazzi di Bad Wolf Studio sembrano aver ascoltato tutte le critiche e questo secondo capitolo, al di là di qualche animazione leggermente legnosa, presenta un comparto tecnico del tutto aggiustato. Modelli poligonali più definiti, assenti bug di qualsiasi tipo, nessun calo di frame e generosa riduzione di qualsiasi tipo di scalettatura rendono The Council Episode 2: Hide and Seek un titolo dignitoso e, seppur non esaltante, capace di rivaleggiare con la media di questo tipo di produzioni. Peccato solo che il comparto sonoro, curato e vario nello scorso capitolo, si presenti ora leggermente sottotono, con un doppiaggio discreto, ma con una colonna sonora ripetitiva e priva di vero mordente (per quanto alcuni brani siano gli stessi ascoltati meno di un mese fa). Speriamo che gli sviluppatori riescano a sistemare queste piccole sfumature nei prossimi tre episodi.

Verdetto
8.5 / 10
Non fidatevi di nessuno!
Commento
Con questo secondo capitolo di The Council, i ragazzi di Bad Wolf Studio hanno dimostrato di essere un team capace di ascoltare le critiche e di apportare le modifiche necessarie per realizzare un prodotto di tutto rispetto. Una colonna sonora meno varia del primo capitolo e una longenvità inferiore non gli permettono ancora di raggiungere la totale eccellenza, ma ammettiamo di essere speranzosi per quanto riguarda i prossimi episodi. Dopotutto a livello narrativo e ludico si sta già parlando di un prodotto capace di conquistare chiunque abbia il coraggio di metterci sopra le mani, a patto, però, di avere una discreta conoscenza della lingua inglese.
Pro e Contro
Narrativamente interessante
Gameplay avvincente
Tecnicamente migliorato

x Comparto sonoro leggermente sottotono

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