Dopo aver infiammato i polpastrelli (
e gli animi) di un gran numero di fan in giro per il mondo con il riuscitissimo
The Binding Of Isaac: Rebirth,
Nicalis e
Edmund McMillen (
quest’ultimo responsabile, tra le altre cose, dell’originale The Binding Of Isaac e di Super Meat Boy) sembravano avere ancora qualcosa da dire sul piccolo e sfortunato bambino dalle lacrime letali, impegnato in una crociata contro tutte le sue peggiori paure (
mamma religiosa e psicopatica inclusa). E, dopo aver fatto “rinascere” il piccolo Isaac, gli sviluppatori hanno attinto nuovamente dagli immaginari del parto per proporre il loro primo DLC dedicato al macabro viaggio del pargolo:
The Binding Of Isaac: Afterbirth (
dove “Afterbirth” sta per “placenta”).
La placenta, in fondo, è ciò che viene espulso dal corpo femminile di un gran numero di mammiferi dopo il parto, e sta a simboleggiare un qualcosa di “successivo” all’atto della nascita che, in qualche modo, serve a completare e chiudere il cerchio del parto stesso. Lo scopo di Nicalis e McMillen, in questo caso, era certamente di poco diverso, e il DLC di
Rebirth è stato senza dubbio pensato per “completare” un’opera che già di per sé aveva davvero pochi difetti degni di nota.
Il viaggio di Isaac è pronto a continuare, dunque, grazie anche all’arrivo di
Afterbirth su console poche settimane fa. Ma non è detto che sia diventato più semplice.
Versione testata: PlayStation 4 (USA)
Non si piange mai abbastanza
Afterbirth tenta di eliminare la noia in chi ha già spolpato Rebirth fino all’osso
Uno dei pochi “problemi” di
The Binding Of Isaac: Rebirth era la possibilità che, dopo un certo numero di partite, la quantità statica di stanze, oggetti e mostri potesse iniziare ad annoiare il giocatore, non invogliandolo necessariamente a voler raggiungere il 100% con tutti i finali e gli oggetti da sbloccare all’interno del gioco.
Afterbirth dà una forte spinta alla ruota, permettendole di girare di nuovo e di introdurre nuovi elementi ad alimentare la già vastissima varietà del gioco base.
Con una nuova modalità di gioco (
di cui parleremo più avanti), un gran numero di nuovi mostri base e oggetti da raccogliere, 10 boss inediti, nuovi tipi di stanze e una nuova area di gioco (“
Blue Womb“), il DLC di
The Binding Of Isaac sembra voler giustificare l’acquisto già soltanto con l’incredibile quantità di nuovi contenuti che va ad aggiungere al gioco base. Ciò che salta maggiormente all’occhio, però, (
ancor prima dei nuovi mostri base e dei boss inediti) sono senza dubbio le stanze rinnovate: tra stanze piccole e rettangolari, corridoi, stanze a L e stanze gigantesche, i livelli di
The Binding Of Isaac: Afterbirth sono ora più vari che mai anche soltanto nella struttura, che alterna spesso spazi rettangolari “tradizionali” ad aree di combattimento nuove e decisamente più ampie rispetto al passato.
Un DLC che si adatta perfettamente al gioco base
Com’è ovvio, all’interno delle stanze nuove sarà possibile trovare nemici sia vecchi che appartenenti al DLC, inglobati così perfettamente nella formula di gioco tradizionale che è quasi impossibile distinguere quando termina
Rebirth e quando inizia
Afterbirth: tutti i contenuti del pacchetto aggiuntivo saranno aggiunti al gioco base in maniera del tutto naturale, “limitandosi” ad aumentare ulteriormente il già altissimo numero di variabili presente in
The Binding Of Isaac.
Avari & Prodighi
La modalità Normale / Difficile di
The Binding Of Isaac potrebbe facilmente giungere a noia dopo un po’, specie se si è ormai diventati abbastanza pratici da saper vincere almeno una
run su due. Un tasso di successo del 50% sarebbe già più che sufficiente per abbandonare un titolo come il piccolo gioiello di casa Nicalis, ma
The Binding Of Isaac: Afterbirth tenta di ovviare al problema introducendo una modalità di gioco nuova e completamente inedita, con tanto di boss finale e
ending studiato a tavolino: “
Greed Mode“.
Una nuova modalità a ondate
La “
Greed Mode” si presenta come una classica modalità di gioco a ondate, in cui il giocatore sarà portato ad affrontare almeno 10 assalti di nemici prima di poter passare al livello successivo (
11 per sbloccare la sala infernale / angelica). Alla fine di ogni ondata, il giocatore riceverà una serie di penny da poter spendere in negozio appena le porte si sbloccheranno, in modo da migliorare la difesa o l’attacco a seconda delle esigenze; una volta superati i 7 livelli della “
Greed Mode“, però, il giocatore sarà chiamato ad affrontare la battaglia finale con
Ultra Greed, un boss gigantesco che diventa tanto più resistente quanto l’attacco di Isaac risulta letale, e che si è dimostrato di gran lunga il boss più difficile del DLC (
se non del gioco intero). Ed è proprio sconfiggendo
Ultra Greed con
Azazel che il giocatore potrà sbloccare
Lilith, uno dei personaggi inediti introdotti a partire da
Afterbirth.
Per quanto lo scontro con
Ultra Greed sia lontano dall’essere impossibile, la battaglia si è dimostrata a dir poco complessa su più fronti diversi, indubbiamente a causa di un’eccessiva potenza del boss. Se si è disposti a ripetere più e più volte la
Greed Mode per intero, tuttavia, la vittoria contro il boss finale si rivela senza dubbio una delle più soddisfacenti dell’intera esperienza di gioco offerta da
The Binding Of Isaac.
“Eh, ma vaffanc*lo anche!”
Anche se con un paio di difetti…
Per quanto
The Binding Of Isaac: Afterbirth sia senza dubbio un buon DLC, ci sono dei casi in cui definirlo “lontano dalla perfezione” sarebbe un eufemismo. L’introduzione di nuove stanze, boss, oggetti, potenziamenti e mostri si rivela più che efficace nel 90% delle occasioni, ma è indubbio come alcuni
power-up diventino spesso più un ostacolo che altro (
come il fastidiosissimo “The Wiz“) o come alcuni mostri siano decisamente troppo mal bilanciati rispetto ai loro compagni generici. Un pipistrello apparentemente sovrappeso che richiede più di 15 lacrime per essere eliminato, ad esempio, può essere facilmente gestibile, ma inizia a diventare un serio problema quando appare insieme ad altri tre nemici dello stesso tipo; e in casi del genere, sfortunatamente, è davvero difficile dare la colpa al giocatore per un’eventuale sconfitta. Lo stesso dicasi per i boss, alcuni dei quali sono risultati troppo potenti in più di un’occasione.
Dopo ore di gioco, possiamo dire una cosa con certezza: questo boss è un pezzo di mer*a.
The Binding Of Isaac: Afterbirth è un’ottima aggiunta al gioco base
Tolti questi piccoli difetti, però,
The Binding Of Isaac: Afterbirth si presenta come un DLC che tutti i fan del gioco base potrebbero apprezzare e amare, se non altro per la sua capacità di introdurre persino più varietà in un gioco che sembrava aver già dato praticamente tutto il possibile. Le aggiunte sono veramente numerosissime ed estremamente varie tra loro, e vi invitiamo a visitare
la Wiki ufficiale di Afterbirth per una lista completa di tutti i cambiamenti introdotti dal DLC nel gioco base.
Per chiunque fosse già convinto di voler acquistare il pacchetto aggiuntivo, invece,
The Binding Of Isaac: Afterbirth è già disponibile sugli store digitali di
PlayStation 4,
Xbox One e
PC al prezzo di €10,99.
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Verdetto
Si
Non ho mai pianto così tanto in vita mia
Commento
Pro e Contro
✓ Tanti nuovi boss, nemici e oggetti
✓ Modalità "Greed" a ondate
✓ Nuovi personaggi giocabili
x Bilanciamento di alcuni nemici da rivedere
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