Il 2016 verrà sicuramente ricordato come un grande anno negli uffici di Stoic Studio: oltre ad aver finalmente rilasciato, in più lingue, la versione console di
The Banner Saga a Gennaio, il team ha pubblicato anche il secondo capitolo della serie, dapprima su
PC (
lo scorso 19 Aprile) e poi anche su
PlayStation 4 e
Xbox One (
sulla console Microsoft è presente tra i titoli Gold di questo mese) il 5 Luglio.
The Banner Saga 2 è disponibile singolarmente ad un prezzo di partenza di 19,99 €, oppure in combo con il primo capitolo a 39,99€.
Versione Testata: PlayStation 4
Come già detto ad Aprile, sarebbe impossibile parlare della trama di The Banner Saga 2 senza rivelare la scelta finale del primo capitolo, soprattutto data la possibilità di importare i salvataggi e mantenere i progressi delle proprie truppe. Se, quindi, siete intenzionati ad avvicinarvi alla Saga del Vessillo di Stoic Studio, non proseguite oltre con la vostra lettura.
Le battute finali di
The Banner Saga chiudevano il sipario su uno dei due protagonisti umani, dedicandogli una morte eroica (
e conseguente funerale vichingo) per poter uccidere l’immortale Sutr.
The Banner Saga 2 riparte qualche giorno dopo la battaglia, con la carovana guidata da Rook (
o da Alette) in fuga dai Dredge e in marcia verso la capitale del regno. Il titolo di Stoic Studio gode della continuità nella narrazione degli eventi anche grazie all’importazione del proprio file di salvataggio, che permette di utilizzare le proprie truppe e l’equipaggiamento raccolto nella prima parte dell’avventura.
The Banner Saga 2 prosegue dunque le vicende di umani , Varl e Dredge, aggiungendo al pentolone anche gli horseborn (
Centauri guerrieri) e continuando a porre il riflettore sulla marcia della carovana verso il rispettivo traguardo.
Evoluzione della narrazione e dei personaggi
Stoic Studio dirama le trame e le storie personali in due filoni principali (
più un terzo a fare da epilogo) e accompagna il giocatore in un crescendo d’eventi dal ritmo più serrato rispetto al primo capitolo. Non solo il racconto diventa più complesso, ma viene dato un peso importante alla scelta compiuta sul finale di
The Banner Saga: nei panni di
Alette, dopo aver perso il padre, ci troveremo ad affrontare le varie situazioni ponderando meglio il da farsi, ed evitando anche qualche battaglia che, se a salvarsi fosse stato
Rook, non avremmo potuto evitare a causa dell’irruenza e della volontà, per il cacciatore protagonista, di pagare per gli errori commessi (
e per non essere morto al posto della figlia). Prenderemo poi possesso di
Bolverk, l’enorme Varl a capo dei
Ravens a malapena presentato al termine del primo capitolo (
e qui a tutti gli effetti secondo protagonista), che marcerà in parallelo verso la torre dei Valka con un carico prezioso che cambierà per sempre la sua vita. Non solo un’evoluzione nella gestione della trama, quindi, ma anche dei personaggi, sempre più caratterizzati e pronti a lasciare il giocatore a se stesso quando, magari per una cattiva scelta, cadranno in battaglia per sempre. La decina d’ore necessaria per portare a termine
The Banner Saga 2 lascia la storia appesa ad un filo, con un cliff-hanger d’impatto e stilisticamente riuscito che, come una seconda stagione di una serie tv, obbligherà il giocatore ad attendere con trepidazione il capitolo finale (
non ancora annunciato ufficialmente).
Abbiamo già accennato alla possibilità di importare il salvataggio di
The Banner Saga e riprendere in mano le proprie truppe dalla battaglia con Sutr, proseguendo non solo nel potenziamento e nella raccolta degli equipaggiamenti ma portando anche tutti i membri della carovana nel nuovo episodio. Nel malaugurato caso aveste giocato il primo capitolo su un’altra console (
o non l’abbiate fatto), Stoic Studio ha inserito un video riepilogativo delle vicende, al termine del quale il gioco permetterà di scegliere l’eroe umano tra Rook e Alette. In questo caso tutte le truppe saranno di livello 3, esclusi i principali protagonisti, equipaggiati con gli oggetti ottenibili nel corso degli eventi del primo
The Banner Saga; inoltre militeranno tra le file della carovana anche personaggi che potevano morire, permettendo di dare uno sguardo al cast completo dell’opera norrena. Com’è ovvio,
è caldamente consigliato giocare i due titoli in ordine, così da poter godere della continuità d’esperienza di cui parlavamo qualche riga più in alto.
Fa’ la scelta giusta
Non sono solo trama e fasi di dialogo ad essersi evolute in
The Banner Saga 2: Stoic Studio ha modificato anche alcune caratteristiche delle battaglie a turni, che risultano ora meno tediose e più divertenti grazie a nuove classi (
come i già citati Horseborn o il Berserk) che garantiscono una discreta varietà quando posizionati sulla scacchiera delle battaglie. Durante le schermaglie resta il problema che attanagliava anche la versione console di
The Banner Saga:
i controlli tramite joypad sono infinitamente meno immediati rispetto al singolo click del mouse, lasciando il giocatore stranito e disorientato se affronta uno strategico per la prima volta. Fortunatamente, sebbene non siano il punto forte del gioco, i comandi architettati dagli sviluppatori riescono comunque a non rovinare l’esperienza, equilibrati da tutti i fattori positivi dell’opera Stoic Studio.
Come già accennato, le unità potranno raggiungere il grado 10 (
sempre accumulando un numero definito di uccisioni) e potranno imparare nuove abilità attive e passive, così da rendere più vario e divertente lo scontro su schermo. Un’aggiunta non da poco è sicuramente la nuova modalità allenamento, che, tramite una serie di cinque prove per protagonista (
dieci totali), insegnerà al giocatore strategie d’attacco e di difesa utili soprattutto ai livelli di difficoltà più alti. Stoic Studio ha rivisto anche la gestione della carovana, dando un’utilità ai Clansmen (che nel primo capitolo facevano solo numero) e permettendogli di recuperare provviste o di diventare Fighters, aumentando l’umore durante i combattimenti. L’umore definirà anche questa volta le sorti del gruppo, lasciando al giocatore l’ardito compito di mantenere un alto morale nelle proprie carovane, tra scelte relative alla storia e gestione delle provviste.
Epopea animata
Tecnicamente e artisticamente,
The Banner Saga 2 è ineccepibile: tutti i punti di forza del primo capitolo, dagli artwork semi-realistici dei personaggi alla marcia della carovana, si dimostrano nettamente migliorati e in grado di
lasciare a bocca aperta anche i più scettici. Paesaggi dipinti e location ispirate, uniti ad un
character-design che mischia mitologia norrena a
Game of Thrones, riescono a stregare e ad estraniare il giocatore. A dar manforte al comparto visivo, una serie di scene animate a due dimensioni da far invidia alle produzioni Dreamworks dei primi tempi. Da non sottovalutare infine la colonna sonora, ricca di tracce cantate e di sonate folkloristiche, ed il doppiaggio inglese, nettamente migliorato rispetto a due anni fa. Purtroppo la versione console
non presenta alcun extra rispetto a quella Steam disponibile da Aprile, tanto meno la traduzione italiana (
presente invece nel primo capitolo per console).
Verdetto
9 / 10
Porco Sutr!
Commento
Pro e Contro
✓ Eventi ben narrati
✓ Comparto artistico eccezionale
✓ Permette di utilizzare i dati del primo capitolo
x Controlli non intuitivi rispetto alla versione PC
x Nessun extra rispetto alla versione PC
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