Recensione Tengami

Tengami è il primo titolo del team indie inglese Nyamyam, costituito da Ryo AgarieJennifer Schneidereit e Phil Tossel, tre ex sviluppatori Rare. Originariamente rilasciato lo scorso Febbraio su iOS, il titolo vede ora nuova luce con una ripubblicazione su Wii U (uscita lo scorso 13 Novembre) e su PC (in arrivo il prossimo 28 Novembre).

Versione Testata: Wii U

Paper Nihon
Tengami si propone prima di tutto che esperienza visuale: ci troviamo di fronte ad un puzzle adventure game ambientato nel Giappone medievale, realizzato con un particolare stile grafico. Il mondo di gioco di Tengami è infatti quello di un libro pop-up in cui edifici, alberi, montagne, ponti, non sono altro che particolari origami che sporgono dalla superficie del libro. La grafica ricorda quindi il particolare mix 2D e 3D dei titoli della serie Paper Mario, anche se lo stile finemente acquerellato ed ispirato all’antico Giappone contribuisce a dotare Tengami di una sua forte e particolare personalità. Nel gioco non c’è una vera e propria storia: ci ritroveremo nei panni di un samurai, che dovrà intraprendere un viaggio per riportare i fiori caduti ad uno spoglio albero di sakura, il tipico ciliegio giapponese, riportandolo all’antico splendore e quindi, metaforicamente, alla vita. Le varie sezioni del gioco sono inframezzate da brevi componimenti in stile haiku, che dettano il tono dell’avventura, anche se il tipo di esperienza che Tengami può offrire al giocatore è decisamente più visuale che narrativa.

Bello, bello, ma la sostanza?
Il gameplay di Tengami è implementato completamente attraverso il touchscreen del GamePad ed il titolo si rivela perfetto per essere usufruito in off-TV mode, magari con l’ausilio di un buon paio di cuffie. Semplicemente toccando una zona sullo schermo del GamePad faremo sì che il nostro samurai si sposti nella direzione indicata; quando si tratterà di dover cambiare location basterà uno swipe per “girare pagina”. Nel gioco incontreremo alcuni enigmi, basati sempre sull’interazione touch, e di ideazione piuttosto ingegnosa. Sebbene la difficoltà non sia elevata, i vari puzzle sono costruiti in maniera da stimolare il lateral thinking, e da sfruttare la natura di “libro pop-up” del mondo di gioco, risultando gradevoli e piuttosto stimolanti. Nascosti nel mondo di gioco vi sono anche dieci oggetti collezionabili, il cui ritrovamento ricompenserà il giocatore con dei timbri da utilizzare su Miiverse. Nonostante questo piccolo extra che aggiunge materiale al gioco (non molto in verità: la maggior parte dei timbri è di facile individuazione), Tengami ha il grosso difetto di essere un titolo estremamente corto. È possibile completare l’avventura in mezzo pomeriggio, addirittura 1 ora e mezzo, due ore, se si è particolarmente ispirati e concentrati. Duole inoltre constatare come il titolo risulterebbe ancora più breve, se gran parte del suo playtime non fosse assorbita dagli spostamenti del samurai da una parte all’altra della mappa, di una lentezza spesso estenuante. Alla fine dei conti c’è poco da dire, di gioco giocato c’è veramente poco in Tengami: nonostante l’alta qualità degli enigmi, i puzzle presenti nel gioco si contano sulle dita delle mani, costituendo ben poca “sostanza” per il giocatore.

Largo al maestro
In ogni caso Tengami riesce a stupire il giocatore per lo straordinario stile artistico, e per il modo in cui aspetto visuale e gameplay si fondono a creare un unicum difficilmente distinguibile ed analizzabile a parte. Gli elementi costruiti in stile pop-up sono infatti al tempo stesso parte fondamentale e definente lo stile artistico, ma anche componente necessaria alla costruzione dei particolari enigmi del gioco. Nonostante le sue innegabili lacune contenutistiche, Tengami si rivela spesso un titolo interessante da studiare a livello di design, per l’integrazione di due componenti che in molti altri videogiochi sono invece nettamente distinte. Il tutto è accompagnato da una incredibile colonna sonora atmosferica, realizzata da David Wise, anche lui ex Rare, recentemente tornato in auge per l’ottimo lavoro su Donkey Kong Country: Tropical Freeze. Ci troviamo di fronte ad uno stile musicale molto differente, decisamente più riflessivo, atmosferico, ma la qualità è sugli stessi eccellenti livelli.

Verdetto
7 / 10
Bellezza effimera
Commento
Tengami è un titolo senza dubbio controverso. Da un lato è una vera e propria master class in game design, e costruisce la sua forza su una atmosfera eccezionale, un comparto audiovisivo solidissimo dal punto di vista artistico ed una implementazione brillante degli enigmi. D'altra parte il titolo soffre eccessivamente dell'assenza di una vera e propria storia, dell'eccessiva lentezza dell'esplorazione, della fondamentale assenza di contenuti. In realtà ci troviamo di fronte ad uno di quei titoli che a volte vengono spregevolmente definiti "walking simulator". Se di norma titoli simili vengono letteralmente salvati da un comparto narrativo interessante e/o particolare, in Tengami troviamo solo l'atmosfera e la solidità del game design a "sorreggere" il gioco, e duole constatare come spesso questo non sia sufficiente. Da far notare anche il prezzo della versione Wi U, 7,99 €, quasi triplo di quello della versione iOS e sicuramente non adeguato all'offerta ludica di Tengami. L'opera prima Nyamyam è in ogni caso un titolo interessante da giocare, ma il consiglio è di preferire la versione iOS (per il prezzo) o di attendere futuri sconti.
Pro e Contro
Ottimo stile artistico
Enigmi stimolanti ed intelligenti
Colonna sonora di David Wise stellare

x Si finisce in meno di due ore
x Esplorazione troppo lenta
x Costa il triplo della versione iOS, perché?

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