Recensione Tango Fiesta

Dalle stesse menti disturbate (e, contemporaneamente, geniali) che hanno realizzato il Free-To-Play Legend Of Tango, arriva un nuovo twin-stick shooter dal gusto squisitamente demenziale.

Tango Fiesta è un altro di quei titoli a generazione procedurale che hanno spopolato di recente su Steam. Abbiamo già avuto occasione di parlare di uno di essi, ma, a differenza di Spectra, il titolo di Spilt Milk Studios si impegna davvero con tutto se stesso per agevolare l’incorrere di possenti imprecazioni. Soprattutto se decidete di affrontare la campagna di gioco da soli.

Tango Fiesta è attualmente disponibile su Steam per €11,99.

 

Versione testata: PC

 

Eh, i bei tempi andati…
 

L’atmosfera di Tango Fiesta è carica di nostalgici riferimenti agli anni ’80
L’intera atmosfera di Tango Fiesta potrebbe generare una piacevole ondata di nostalgia a più d’un veterano dei videogiochi e del cinema: il titolo dei Spilt Milk Studios, infatti, è carico di riferimenti agli anni ’80 fino all’orlo, più un protagonista a dir poco stereotipato (il classico MrMuscolo che vuole soltanto spaccare tutto) e che vi ricorderà parecchio l’attitudine di Johnny Bravo. Anche lo stile grafico ricorda il più classico dei cartoni animati di quell’epoca, con la sola differenza di qualche effetto renderizzato e qualche pozza di sangue in più.

La grafica coloratissima, com’è evidente già dai primi minuti di gioco, si scontra violentemente contro l’idea stessa del titolo, carico di esplosioni, sangue, armi, sangue, nemici da crivellare e ancora tanto, tanto sangue. Con una splendida visuale dall’alto (il cui unico difetto è l’impedirvi di vedere dove state andando), il gioco scorre fluidissimo anche nelle situazioni più concitate, scendendo raramente sotto i 60fps proprio grazie alla sua particolare leggerezza.

Tango FiestaUna menzione speciale, invece, la merita senza dubbio la trama. Con personaggi e dialoghi al limite del demenziale e continui rimandi ai più classici film degli anni ’80, Tango Fiesta cerca di raccontare una storia dagli occhi di un anziano John Strong, tornato al presente dopo un lungo, accidentale viaggio nel futuro. Per quanto la trama stessa non brilli per originalità (e per quanto i dialoghi, oltre ad essere fin troppo lunghi, diventino noiosi dopo tre o quattro schermate di testo), infatti, i personaggi caricaturali e le varie situazioni poste dal gioco potrebbero strapparvi più di un sorriso nel corso della campagna; basti citare il fantasma con complessi di inferiorità o il comandante dalla dubbia sessualità, per farsi un’idea di ciò che il gioco ha da offrire in questi termini.

Tenetevi stretti gli amici!
 

Tango FiestaSul fronte del gameplay, Tango Fiesta si configura come un frenetico twin-stick shooter a generazione procedurale. Gli obiettivi di ogni livello, seppur limitati in termini di varietà (abbattere un elicottero, conquistare una torre di controllo, distruggere una base) vengono spesso combinati tra loro e disposti in parti diverse della mappa, e diverso sarà anche il nostro punto di respawn ad ogni “retry” (e ne farete parecchi, di retry, garantito). Ciò, insieme a un numero praticamente infinito di nemici da abbattere, contribuirà ad aumentare la difficoltà di ciascuno dei 20 livelli messi a disposizione dal gioco, che ci richiederanno di adattarci continuamente alle diverse situazioni e ai diversi percorsi da affrontare.

Fortunatamente, Tango Fiesta si adatta alla perfezione sia ai comandi da tastiera che ai comandi da gamepad, e risulta giocabile anche senza modificare la configurazione dei tasti. Non c’è dubbio, tuttavia, che, a causa della sua stessa natura di twin-stick shooter, il gioco sia molto più godibile con un controller tra le mani rispetto alla classica configurazione con mouse e tastiera.

 

Neanche un controller riesce a mitigare il terribile bilanciamento di Tango Fiesta
Ben presto, sfortunatamente, ci si rende conto che affrontare il gioco non è così semplice come sembra. Neanche l’ausilio di un controller, infatti, riesce a mitigare il terribile bilanciamento del livello di difficoltà all’interno del titolo. Se i primi livelli si presentano come un’ottima sfida anche in single player, infatti, l’assenza di più livelli di difficoltà tra cui poter scegliere mette ben presto il giocatore di fronte a orde di nemici che riescono a superare persino i numeri dei film di Bud Spencer e Terence Hill. Tali situazioni portano spesso a imprecazioni continue, e al disperato bisogno di cambiare il personaggio o il setup delle armi nel tentativo (vano) di trovare un mix in grado di affrontare qualunque nemico.

Per godersi a pieno l’esperienza offerta da Tango Fiesta, infatti, è senza dubbio necessario giocare almeno con un’altra persona: il titolo si concentra sulla modalità multiplayer cooperativa e su un approccio di squadra, e anche il solo l’ingresso di un amico in gioco (che possa farvi tornare in vita quando necessario) può essere più che sufficiente a superare quel livello che tanto vi sta facendo vivere l’Inferno in terra. Se decidete di affrontare Tango Fiesta da soli, invece, è molto probabile che decidiate di arrendervi intorno agli ultimi quattro livelli del gioco, quando le cose diventeranno a dir poco impossibili.

Quasi clamorosa, poi, l’assenza di un multiplayer online “globale”: l’unico modo per giocare online in cooperativa, infatti, è sperare che qualcuno dei propri amici abbia acquistato Tango Fiesta e abbia bisogno di aiuto per battere uno dei boss di turno. In caso contrario, se non avete modo di affidarvi al multiplayer locale, potreste dover riprovare un livello più e più volte di fila.

 

Tango Fiesta

*Assolo di Chitarra*
 

Tango FiestaNel complesso, Tango Fiesta si presenta come un gioco divertentissimo: i livelli sono
delle vere sfide, i personaggi sono esilaranti, e le venti armi circa (da acquistare nel Gun Shop) permettono al giocatore di affrontare un livello in molti modi diversi. La colonna sonora del menù principale potrà diventare fastidiosissima dopo pochi minuti, ma la traccia scelta per accompagnare i singoli livelli risulta molto orecchiabile, utilizzando un misto di tastiere e percussioni tipicamente anni ’80 per contribuire all’atmosfera. E, se ci si concede un po’ di tempo per concentrarsi sulla trama (ancora parzialmente incompleta), si potrebbe trovare piacevole anche quell’aspetto; posto che siate disposti a sopportare i giganteschi muri di testo che vi si pongono davanti agli occhi.

Il numero di obiettivi estremamente limitato potrebbe anche valere come un’accusa di monotonia, per Tango Fiesta, ma il titolo (anche grazie al suo elevato tasso di sfida in single player) fa tutto il possibile per distrarre il giocatore e tenerlo sempre impegnato, inviandogli orde e orde di nemici che cercheranno di ostacolarlo nella conquista di una torre di controllo o nella distruzione di una base. E gli sviluppatori, di recente, hanno anche annunciato che il prossimo “major” update per Tango Fiesta potrebbe portare nuove possibilità ai giocatori (come nuovi personaggi, nuove armi e nuovi obiettivi all’interno dei livelli), eliminando possibilmente il “problema” della monotonia.

 

In conclusione: se siete interessati a Tango Fiesta, è meglio che abbiate almeno un paio di amici con cui affrontare la campagna. In alternativa, preparatevi a tanta, tanta frustrazione sui livelli più avanzati.

 

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Verdetto
7.5 / 10
MA PORC... MA VAFF... MA BASTA!
Commento
Un primo impatto con Tango Fiesta potrebbe far pensare a un titolo approssimativo, realizzato e sviluppato semplicemente per garantire qualche ora di divertimento e nulla più. Un'analisi più approfondita del titolo di Spilt Milk Studios, tuttavia, mette ben presto il giocatore di fronte alla complessità di Tango Fiesta, principalmente nascosta sotto la superficie e in grado di garantire ore e ore di divertimento con gli amici (ma anche parecchie ore di frustrazione in single player).
Pro e Contro
Livelli frenetici a generazione procedurale
Divertente in cooperativa
Nostalgica atmosfera anni '80
Alto tasso di sfida...

x ... Che risulta molto frustrante nelle ultime fasi del gioco
x Leggera monotonia di fondo
x Trama incompleta

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