Recensione Super Seducer

Super Seducer ti insegna quando è giusto mostrare il pisello alle ragazze che vorresti rimorchiare.
(La risposta è mai, o almeno, non prima di avere il loro consenso).

 

Da un paio di settimane nel magico mondo di Internet è partita una nuova caccia alle streghe, quella contro Super Seducer. Una faida che ha investito lo sviluppatore e principale protagonista dell’avventura, Richard La Ruina, accusandolo di sessismo e misoginia. Accuse che molto probabilmente hanno portato Sony a impedire la pubblicazione del gioco su PlayStation 4, confinando il titolo su Steam.

 

Ma che cos’è Super Seducer? 

 

Nel caso viviate in una grotta e non abbiate letto nulla al riguardo, Richard La Ruina è un PUA (Pick Up Artist) un esperto del rimorchio come gli piace definirsi. Per lavoro, tiene dei corsi di seduzione, che servono ad aiutare gli imbranati a farsi avanti con le donne. Cosa è meglio dire e cosa assolutamente non bisogna fare  di fronte al gentil sesso, ed in più larga scala, con un altro essere umano.
Richard ha quindi deciso di mettere tutto il suo sapere alla portata degli utenti PC (e inizialmente PS4), con un gioco in FMV a scelte multiple. Titolo in cui lui stesso era il protagonista imbranato pronto a diventare, seguendo i suoi stessi consigli, un Super Seduttore.

Un’idea che, se fosse uscita dieci anni fa, sicuramente non avrebbe destato tutto questo scalpore, soprattutto per la leggerezza ed ingenuità con cui è proposta.

Il problema principale è che Super Seducer è uscito il 6 Marzo 2018, in pieno periodo #Metoo e  in un luogo dove ormai non si può più fare ironia su certi argomenti senza rischiare un linciaggio mediatico.

 

Ed è esattamente quello che è successo.

Ma Super Seducer è davvero sessista?
 

La risposta più semplice sarebbe sì, Super Seducer è pensato prettamente per un pubblico maschile.
Basti pensare alle schermate di successo, che vedono sullo sfondo due modelle sempre più svestite a seconda di come ci siamo comportati.
Non solo, alcune scelte seguono degli stereotipi di, guarda caso, dieci anni fa, e potrebbero dar fastidio a chi si prende troppo sul serio. Non solo contro le donne, ma anche contro il panorama Geek, che è visto dallo stesso Richard come qualcosa di sfigato e di inappropriato alla situazione.

Il punto a favore del lavoro di Richard però, è che Super Seducer non è mai serio quando mostra determinati atteggiamenti scorretti
Ogni toccata molesta, frase indecente, esposizione di genitali è seguita da una schermata negativa, in cui ci viene esplicitamente detto (come se ce ne fosse il bisogno) che va bene farlo nel gioco dove non ci sono conseguenze, ma nella vita vera è completamente sbagliato.

Ovviamente, se avete ricevuto un minimo di educazione, non  serviranno certo le parole di Richard per farvi capire che non è corretto afferrare il sedere altrui in discoteca.  

Super Seducer è spesso luogo di insegnamenti morali banali, che dovrebbero essere alla base di un rapporto sociale.

Ma allo stesso tempo si sente e si legge fin troppo spesso di questi comportamenti molesti, dando il via all’escalation di critiche al gioco.
Lamentele che, una volta avviato il gioco e vista la scarsa capacità attoriale dei protagonisti, portano solo ad una fragorosa risata, per quanto la scena sia imbarazzante. Alcune scelte proposte da Richard sono incredibilmente stupide, al limite della realtà e della coscienza umana, e palesemente girate apposta per intrattenere il giocatore. 

Super Seducer è troppo stupido per essere definito sessista.

L’atteggiamento sbagliato verso il gioco sta forse proprio nel cercare qualcuno da linciare per quanto avviene a schermo. Una volta avviato uno dei dieci episodi, sarete spinti dalla curiosità di scoprire come potrebbe reagire l’interlocutrice ad una twerkata molesta, o ad una toccata di seno.
Questo ben prima di cercare di ottenere una conquista perfetta, seguendo le scelte da seduttore messe di fronte dal menù.

Certo, resta ancora l’aspetto delle donne viste come premio finale, ma ogni figura femminile in Super Seducer risulta sicura di sé e non facilmente conquistabile. Anzi, non basta comportarsi educatamente e senza massaggiarsi i genitali per farle interessare a noi, ma bisognerà capire quando è bene approfondire un discorso o meno. Ancora una volta niente di complicato se siete  anche solo leggermente abituati a rapportarvi con gli altri.

Infine, c’è da evidenziare ancora una volta l’ovvio:

Un ragazzo/a imbranato con l’altro sesso, non diventerà un guru del sesso dopo aver giocato a Super Seducer.

Ma siamo convinti che non sia questo l’obiettivo del lavoro di Richard La Ruina. Alcuni consigli, per quanto lapalissiani, sono utili anche fuori dal campo del rimorchio, e potrebbero aiutare qualche insicuro a farsi un po’ di coraggio con le altre persone. Un’occasione per uscire dal guscio e farsi conoscere, un aiuto a socializzare e a mostrarsi più sicuri di se (senza per forza dover ficcare la lingua in bocca a qualcuno).

Ma il gioco?
Ricordiamoci comunque che siam qui per valutare Super Seducer come gioco, nonostante questa recensione particolare sia più un pippone morale sul non prendersi troppo sul serio. Come già detto più volte,  siamo di fronte ad un’avventura FMV a scelte multiple divisa in dieci diversi episodi con quasi altrettante ragazze.

Un genere figlio di un altro tempo, un po’ come il tema trattato.

Ogni (dis)avventura di Richard richiede un obiettivo preciso: un bacio,  un lieto fine, ottenere un numero o un appuntamento. Per farlo sarete messi di fronte alle scelte più disparate che condurranno lo sventurato protagonista a schiaffi, insulti e anche traguardi sessuali, sempre nel limite del consentito.
La recitazione lascia a desiderare, se non per qualche ragazza poco sopra la media, ci troviamo spesso di fronte alla versione videoludica di The Room. Richard non è un attore, quindi il tutto rende  le situazioni ancora più inverosimili e divertenti.

Un esempio della traduzione italiana di Super Seducer

Avrete sicuramente notato come gli screen inseriti nella recensione siano tutti in inglese, questo perchè la traduzione italiana è semplicemente indecente. Ben più tragicomica di alcune scelte poco felici di Richard, la versione italiana di Super Seducer risulta poco comprensibile, con alcuni errori evidenti  e una moltitudine di refusi. Consigliamo quindi vivamente di approcciarsi al titolo in inglese (magari attivando i sottotitoli se non siete del tutto sicuri) per non rischiare  di aggravare ulteriormente le avventure di Richard.
Super Seducer si completa in circa una decina d’ore e offre finali multipli per gran parte degli episodi, alcune scelte saranno fondamentali. Come spesso accade in questo genere, è possibile saltare una scena già vista per tentare un secondo bivio, aumentando la percentuale di esplorazione. Man mano che otterrete delle conquiste perfette negli episodi, avrete accesso ai fuori-scena del girato e ad alcuni video extra di Richard.

 

 

 

Verdetto
7 / 10
Do you know what i like in women? My dick.
Commento
Super Seducer esce nel periodo sbagliato: tra #metoo e Sexual Harassment, non è proprio il caso di mettere in commercio un gioco dove (sebbene per scherzo) il protagonista maschile si massaggia i genitali davanti ad una ragazza che ha appena conosciuto. Se avrete il buon cuore di non prenderlo sul serio, cosa che il gioco più volte ripete durante queste situazioni, Super Seducer vi regalerà qualche risata e qualche dritta comportamentale. Se invece siete tra coloro che lo hanno reputato sessista fin da subito, difficilmente gli darete una possibilità, e potete portare la vostra attenzione su altri lidi più consoni al vostro gusto.
Pro e Contro
Divertente se sapete non prendervi sul serio
Buona rigiocabilità
Prezzo contenuto

x Traduzione italiana terrificante
x Decisamente non adatto a tutti

#LiveTheRebellion