Un po’ No Man’s Sky, un po’ di Skylanders, tanto quanto basta di StarFox: StarLink- Battle of Atlas è il risultato di quest’unione.

I Toys to Life sono titoli che interagiscono con la realtà. Permettono attraverso un portale o un controller speciale, di utilizzare  appositi modellini per aggiungere contenuti ad un titolo. Sono produzioni pensate per lo più per i più piccoli, ma che riescono a conquistare anche i più grandicelli nel caso di IP famose.  Ma sono anche produzioni per lo più costose che  bloccano contenuti dietro l’acquisto di un determinato set o personaggio. E prima o poi,tirando troppo la corda, rischiano sempre di chiudere.

Starlink: Battle of Atlas è l’eccezione.

Non posso prevedere l’effettivo successo delle astronavi aggiuntive, ma il gioco riesce a offrire lo stesso buon contenuto anche solo utilizzando il set base. Certo, con qualche arma extra  gli enigmi diventano più semplici e veloci, ma  il titolo di Ubisoft Toronto è completabile in praticamente ogni suo aspetto anche senza andare oltre lo Starter Pack.
Inoltre, per chi non vuole riempirsi di modellini, esiste una versione digitale da 99 €,  contenente  tutto il necessario per godere a pieno di Starlink (astronavi, armi e piloti). Quella versione digitale che per gli altri Toys to Life è sempre mancata.

Starlink non pone contenuti importanti dietro l'acquisto di modellini extra. La formula più giusta e corretta per un Toys to Life.

Versione Testata: Nintendo Switch
In più, come ulteriore extra, ad accompagnare i protagonisti della Equinox nella versione  Switch c’è la StarFox al gran completo. Fox Mc Cloud  è infatti ad appannaggio esclusivo degli utenti Nintendo, aggiungendo anche una storia secondaria alle avventure contro la legione.

 

Il primo punto di forza di Starlink, è sicuramente l’immaginario universo in cui si svolgono le vicende. Ubisoft Tornto è riuscita a creare, con soli sette pianeti,  degli ecosistemi credibili. Legati da leggende e miti,scopribili nel corso dell’avventura  risolvendo enigmi ambientali o liberando avamposti.

 

L’universo di Starlink prende vita tra pianeti pacifici e altri più ostili, con creature enormi  o distese di lava. L’esplorazione e la raccolta dei campioni, danno linfa alla parte gestionale del titolo. Tra quest di ricerca, laboratori da edificare e potenziare per aumentare le difese contro la legione,  e emblemi segreti da recuperare, ogni astro è in grado di fornire  più esperienze. Purtroppo, come spesso accade, anche Starlink non è immune alla ripetitività di fondo di queste missioni secondarie. Alcune di queste richiederanno di affrontare fasi platform con la nave stessa, probabilmente il  punto più debole della produzione, a causa di collisioni non troppo precise. 

Fortunatamente la ripetitività delle secondarie viene mitigata dai combattimenti. Ed è proprio sotto questo aspetto che Starlink inizia a dire la sua. Fulcro del gioco sono infatti le  navicelle spaziali, personalizzabili nella forma e nell’armamento. Se quest’ultimo si limita a seguire una divisione per tipi tra debolezze e resistenze, le navi permettono di sbizzarrirsi con la fantasia.

A patto di averne più di una.

 

È possibile infatti mischiare più astronavi tra loro aumentandone peso, velocità ed altri valori. Questo ovviamente è un’extra non necessario al completamento del titolo, per cui basta anche solo un fedele Arwing ben equipaggiato.

Ed è così  che arriviamo a parlare del fattore prezzo.

Da sempre il quesito principale che affligge i Toys to Life.
Si ma quanto mi costa completare l’avventura?
Al momento, se  preferite l’edizione fisica e volete almeno un astronave, 49,99 € su Amazon. Nello starter set c’è tutto quello che vi serve: una nave,  due armi (ghiaccio e fuoco) e due piloti (nella versione Nintendo Switch). Per andare tranquilli e velocizzare certi segmenti, potreste acquistare anche due armi extra (andando a coprire altre due debolezze). Negli enigmi dove sono richieste, Ubisoft Toronto ha saggiamente deciso di  posizionare delle taniche speciali dell’elemento necessario.

Questo è un ottimo approccio per non costringere il consumatore a spendere una fortuna e divertirsi comunque. Comprare più navi vi garantisce vite extra in caso di morti ma, anche in questo caso,  il titolo è completabile anche con un solo scafo. In caso però siate maniaci del collezionismo,  ci teniamo a complimentarci con la fattura delle  astronavi, veramente ben realizzate e ricche di dettagli. Meno d’impatto i piloti, anche per le dimensioni ridotte.  Le statuine dei protagonisti sono proprio a piacere del giocatore, tant’è che, pur avendo a disposizione praticamente tutto il cast, abbiamo utilizzato praticamente solo Fox per tutte e venti le ore di gioco. 

Ogni protagonista di Starlink ha la sua abilità innata, da utilizzare nei momenti di difficoltà, e salirà di livello a seconda di quanto userete la nave o le armi in dotazione. I piloti sono l’aspetto monetario a cui potreste rinunciare più facilmente proprio per questo aspetto ruolistico (e perché l’abilità di Fox basta e avanza per completare  tutti i contenuti).

 

Come dicevo in apertura però, a differenza degli altri Toys to Life, Starlink è disponibile anche in digitale. Sia in pacchetti singoli (così da permettervi di comprare solo l’elemento che più vi aggrada) sia in una versione premium con sei navicelle, quasi tutti i piloti, e un arsenale da fare invidia alla Korea del Nord. A fronte del prezzo della singola navetta, quest’edizione da 99 euro è quella più caldamente consigliata per l’acquisto del titolo.

Nonostante spesso abusi dell’effetto pop up durante il volo tra i pianeti, Starlink si muove abbastanza bene sull’ibrida di Nintendo. Ogni pianeta riesce a  trasmettere un feeling particolare e richiama giustamente StarFox in più di un occasione. Il cast principale è ben introdotto, facendo ben sperare in un sequel (anche per il finale), ma la flebile  speranza che Ubisoft Toronto possa  prima o poi lavorare ad uno StarFox tutto suo  non può che farsi spazio nei miei pensieri. Di ottima fattura il doppiaggio, con voci  conosciute  come Renato Novara, Maurizio Merluzzo e l’immancabile  Claudio Moneta. Da buona tradizione Ubisoft , Starlink è completamente in italiano, adatto così (anche per la sua natura di Toys to Life) ad un pubblico di tutte le età.

Verdetto
8 / 10
Questa volta il portafoglio può respirare
Commento
Starlink: Battle for Atlas è probabilmente il Toys to Life più onesto mai uscito sul mercato. Ubisoft ha azzeccato la formula giusta per non strizzare i portafogli dei giocatori. Tra forti richiami a StarFox di cui sembra davvero il figlio illegittimo, anche per la stessa presenza della cricca della volpe, Ubisoft Toronto ha confezionato un buon shoot 'em up, mischiando fasi di combattimento a quelle ben più calme gestionali. Un ottimo primo capitolo, con qualche errorino ingenuo, ma adatto al grande pubblico.
Pro e Contro
Ottima formula Toys To Life
Immaginario interessante
Fox e soci sono coerenti col racconto
Tante attività...

x ...alcune ripetitive
x Fasi platform con le navi dimenticabili
x Qualche difetto grafico su Nintendo Switch

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