Il porcospino blu con il titolo di “mascotte SEGA” avrà anche estimatori e detrattori in ogni parte del globo, ma ignorare del tutto la storia del piccolo Sonic sarebbe una totale mancanza di rispetto verso il personaggio stesso. È innegabile il lavoro che SEGA ha tentato di svolgere nel corso degli anni per riportare il suo amato personaggio sotto le luci della ribalta, con titoli più o meno di successo sparsi tra le varie generazioni di piattaforme. Con
Sonic Lost World (
e, nel dettaglio, con la versione Wii U), i genitori di Sonic hanno tentato fin da subito di adottare un approccio diverso per riscrivere alcuni degli standard tipici della serie, presentandosi sulle nuove console con una rinnovata freschezza e uno stile che sembra aver imparato dagli errori passati.
Dopo un porting
non troppo soddisfacente su Nintendo 3DS, SEGA prova a rilanciare la figura della sua mascotte anche su PC, scagliando il novello
Sonic Lost World a tutta velocità su
Steam lo scorso 2 Novembre per €29.99. E Sonic, com’è ben abituato a fare, rimbalza dritto negli schermi dei suoi più grandi fan, lasciando dietro di sé una scia di soddisfatti e scontenti.
Versione testata: PC
Il Mondo Perduto
L’Esamondo Perduto
Il Dr. Eggman è probabilmente uno dei villain più tenaci (
AKA: testardi) della storia dei videogiochi, e fa ovviamente il suo ritorno anche in questo nuovo capitolo dedicato al porcospino blu. Lanciati in un inseguimento aereo nel tentativo di liberare alcune “bestiole” catturate da Eggman, Sonic e Tails si ritrovano insieme nello stesso biplano, ma sono presto costretti a deviare la propria rotta su uno strano mondo fluttuante: “l’Esamondo Perduto”. Ed è proprio qui, in questo nuovo continente sperduto tra le nuvole, che Eggman sembra avere la sua attuale base operativa, presso la quale è in costruzione un gigantesco “Extractor” in grado di “rubare” l’energia al pianeta di Sonic. Il tutto per rendere più forte l’esercito di robot dello scienziato stesso, ovviamente.
Sonic, tuttavia, dovrà affrontare una nuova minaccia nel corso dell’avventura: i Sei Nefasti, conosciuti anche come “i terribili Zeti”.
Ed è principalmente nella caratterizzazione degli stessi Zeti che il nuovo
Sonic Lost World mostra qualche caduta di stile. Nonostante il complessivo comparto artistico rispecchi i canoni della serie, infatti, i Sei Nefasti risultano tanto più fastidiosi quanto appaiono stereotipati: un mostro obeso che vuole soltanto mangiare, una donna estremamente attenta alla cura del proprio corpo e una sorta di “mostro-punk” con una leggera forma di depressione dovrebbero bastare, in questo senso, a rendere l’idea di un gruppo di personaggi volutamente ridicolo, che tuttavia fallisce nel tentativo di far ridere il giocatore “un po’ meno bambino” semplicemente perché gli Zeti non possono di certo essere presi sul serio.
Un Esamondo vario e colorato
L’Esamondo su PC ha colori più vivi rispetto alla controparte console
Al di là di una trama non esageratamente elaborata (
com’è tipico, in ogni caso, anche dei titoli passati della serie), va detto che i viaggi di Sonic tra i vari livelli dell’Esamondo saranno estremamente variegati e pieni di sfumature visive diverse. La diversa scelta di opzioni grafiche rispetto alla controparte console (
non moltissima, ma sufficiente) permette di godere degli scenari dell’Esamondo con una quantità di colori e una definizione delle texture molto più viva anche rispetto alla versione Wii U, nonostante un’evidente assenza di antialiasing e il prepotente imporsi di un’interfaccia utente a bassa risoluzione. Se si è disposti a chiudere un’occhio su queste piccole mancanze, tuttavia, il comparto tecnico di
Sonic Lost World risulta complessivamente più che adeguato a un porting PC, con tanto di supporto al tetto massimo di 60fps per garantire un’esperienza il meno altalenante possibile.
È innegabile come la fluidità di fondo del porting (
nota di merito per SEGA, che svolge spesso un ottimo lavoro di ottimizzazione dei propri titoli su PC) porti parecchia acqua al mulino del nuovo
Sonic, soprattutto se si considera quanto sia importante la “velocità” in un qualunque titolo basato sul porcospino blu; tuttavia, non è possibile ignorare come la versione PC non abbia aggiunto sostanzialmente nulla di veramente nuovo a livello tecnico, mantenendo lo stile “colorato-ma-molto-minimale” già criticato nella versione Wii U.
“Me lo ricordavo più veloce…”
SEGA ha sacrificato un po’ della velocità di Sonic per concentrarsi maggiormente sul comparto gameplay, traendo alcune idee dai titoli precedenti (
come Sonic Colours) e introducendone di nuove per rendere il tutto incredibilmente più dinamico (
la corsa sui muri e, in generale, una migliore gestione degli attacchi di Sonic aiutano parecchio in tal senso). Il risultato è un porcospino blu sicuramente un po’ meno scattante che in passato ma, allo stesso tempo, molto più attivo e disposto a svolgere un numero maggiore di azioni. Ciò, tuttavia, si ripercuote occasionalmente sulla precisione dei controlli.
Il marchio di fabbrica di Sonic resta comunque la velocità
Il marchio di fabbrica della serie, infatti, resta comunque la “velocità”, ed è indubbio che in alcune sezioni i riflessi del giocatore siano ancora determinanti per far avanzare Sonic completamente illeso. In alcuni casi, tuttavia, può capitare che il sistema di agganciamento fallisca, o che un salto non abbia ricevuto abbastanza rincorsa, o che non ci sia proprio alcun modo di recuperare un movimento troppo azzardato perché i controlli si rifiutano semplicemente di essere reattivi e/o precisi. Come conseguenza, giocare
integralmente Sonic Lost World con mouse e tastiera è del tutto impossibile, e a poco vale anche la raccomandazione a inizio partita di “utilizzare un gamepad”: il più delle volte, Sonic si muoverà in un certo modo semplicemente perché i controlli non sono precisi abbastanza, almeno in questa specifica versione del titolo.
*Ragequit*
Se la durata effettiva del gioco si aggira intorno alle 4 ore (
senza contare l’eventuale “backtracking” per salvare animaletti o trovare gli anelli rossi) e i due tipi diversi di modalità (
“Gioco Normale” e “Attacco a Tempo”) garantiscono una certa rigiocabilità dei vari livelli dell’Esamondo, è altrettanto probabile che i giocatori più “irascibili” non abbiano una gran voglia di rivedere alcuni tra i livelli finali del gioco, una volta terminata l’avventura: dopo un inizio lento e uno svolgimento mediamente impegnativo, infatti, la difficoltà di
Sonic Lost World decolla incredibilmente intorno ai livelli finali del gioco, in particolare nelle ultime due sezioni dell’Esamondo; il risultato è una grandissima mole di imprecazioni e un possibile aumento dei “
ragequit” (la chiusura del titolo causata da una forte rabbia), specie dopo essersi resi conto che si sono perse circa 15-20 sudatissime vite a causa di una boss-fight semplicemente mal sviluppata.
Nel complesso, Sonic Lost World PC soffre di alcuni problemi minori
Nel complesso, il porting PC di
Sonic Lost World soffre di alcuni problemi minori, tra cui una ridotta cura per le risoluzioni più alte, uno schema di controlli leggermente più impreciso e un’interfaccia utente che si rivela a dir poco imbarazzante senza mouse e tastiera, poiché non perfettamente adattata all’uso del GamePad. La fluidità, la rigiocabilità, il tasso di sfida e i 60fps (
già presenti su Wii U) contribuiscono sicuramente a portare un gran numero di punti a favore del nuovo titolo della mascotte SEGA; per questo motivo, nonostante qualche piccola imperfezione dovuta al porting (
a primo, secondo e anche terzo impatto, Sonic Lost World ha sempre l’apparenza complessiva di un titolo nato su console) e qualche problema per i controlli, il nuovo
Sonic Lost World si rivela un capitolo della serie più che godibile sullo schermo di un PC, anche grazie all’ausilio di una colonna sonora sempre adeguata e mai monotona in nessuna occasione.
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Verdetto
7 / 10
Goin' faster than a rollercoaster...
Commento
Pro e Contro
✓ Grafica coloratissima
✓ Piacevole fluidità
✓ Giocabilità efficace
x Controlli non sempre precisi
x Difficoltà altalenante
x Le sezioni sul ghiaccio. Non serve dire altro.
#LiveTheRebellion