Recensione Shantae: Risky’s Revenge – Director’s Cut

Correva l’anno 2002, in collaborazione con Capcom approdava su Game Boy Color Shantae, erede spirituale di Monster World e uno dei primi lavori di WayForward, mettendo i giocatori nei panni della giovane mezzo genio in un mix tra platform e gioco d’azione (o comunemente definiti metroidvania). Sebbene osannato dalla critica del tempo Shantae non ottenne il successo economico sperato, lasciando i successivi capitoli nelle sole mani di WayForward, che nel corso degli ultimi anni hanno regalato alla genietta altre due avventure (con una quarta in sviluppo). Il secondo episodio, Risky’s Revenge era inizialmente un’esclusiva DSiware, pubblicato ben otto anni dopo il primo capitolo, Shantae ritornava in azione per fermare la vendetta della propria rivale, introducendo nuove meccaniche e personaggi. Nel 2015 WayForward ha riproposto Risky’s Revenge in versione Director’s Cut, dapprima su PC tramite Steam e in seguito anche su PlayStation 4 aggiungendo al gioco base tutte le modifiche del port Ios, infine  lo scorso 24 Marzo, Shantae: Risky’s Revenge Director’s Cut (da ora solo Risky’s Revenge)  è stato rilasciato anche su Wii U (facendo compagnia a The Pirate Curse, il terzo capitolo della serie classe 2014) ad un prezzo di 9,99€.

Versione testata: Wii U

La lampada di Aladina
La calma che avvolge le giornate tra i vicoli di Scuttle Town viene interrotta dall’arrivo della Tinozza gigante di Risky Boots, intenzionata a vendicarsi della sconfitta subita per mano della mezzo genio Shantae. La sensuale protagonista riesce a  respingere l’attacco, non prima di scoprire il nuovo piano della piratessa: raccogliere tre sigilli magici e risvegliare il potere sopito in una lampada leggendaria.
Shantae partirà quindi per esplorare Sequin Land in lungo e largo, per  mettere le mani  prima della rivale sui preziosi sigilli e sventarne nuovamente i malvagi piani.

Per portare a termine le vicende di Risky’s Revenge ci vorranno circa una decina d’ore (molte meno secondo il contatore interno) tra boss da sconfiggere, enigmi da svelare e collezionabili da raccogliere per potenziare la ragazza dai capelli viola. La trama di questo secondo capitolo è apprezzabile anche da coloro che non hanno giocato il precedente, rappresentando un ottimo punto d’ingresso nella serie di WayForward. Il fiore all’occhiello della produzione però, è Shantae stessa: il team è riuscito a caratterizzarla tramite battute irriverenti e animazioni convincenti rendendola adorabile in praticamente ogni frangente dell’avventura.

Libera l’animale che è in te
Come detto in apertura, Risky’s Revenge è un metroidvania: il giocatore dovrà sbloccare le tre trasformazioni della mezza genio per  poter accedere a nuove zone prima irraggiungibili. La ragazza ha molti assi nella manica, utili a sconfiggere gli scagnozzi di Risky o i possessori dei sigilli magici, tra cui in primis la sua violacea chioma, utilizzabile come una frusta non solo per attaccare gli avversari, ma anche per distruggere i vasi contenenti gli oggetti curativi e le rupie. Durante il recupero dei tre sigilli Shantae risveglierà altrettante trasformazioni: la scimmia, che le permetterà di arrampicarsi sui muri; l’elefante, in grado di distruggere blocchi fragili e spianare nuove vie, ed infine la sirena che, come intuibile, le permetterà di esplorare le profondità marine. Ognuna di queste trasformazioni ha un relativo power up, che aggiunge una nuova abilità e aumenta ulteriormente  le possibilità della mezza genio.

Chiudono l’arsenale tre strumenti magici, acquistabili nel negozio di Scuttle Town in altrettante varianti: la sfera infuocata capace di infliggere un danno da bruciatura ai nemici (e consigliata contro mummie e affini); i globi appuntiti, strumento di difesa in grado di danneggiare i nemici troppo vicini alla genietta e la nube tempestosa, spostabile prima dell’attacco grazie ad un colpo di chioma. Gli oggetti useranno l’energia magica di Shantae, che potrà essere ripristinata tramite pozioni o, se acquistato il dovuto potenziamento, col tempo. Oltre alle monete di gioco, per acquistare strumenti potenti e potenziamenti passivi per shantae, bisognerà trovare dei barattoli di marmellata magica sparsi per Sequin Land (i collezionabili di cui abbiamo parlato nello scorso paragrafo) aumentando di netto la longevità del titolo che, nonostante questo, rimane purtroppo decisamente breve.

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Director’s Cut
Finora ci siamo limitati ad analizzare Risky’s Revenge per  i contenuti della trama e del gameplay del tutto simili alla versione DSi del 2011 ma non dobbiamo dimenticare come questa sia la versione Director’s Cut, e quindi non un mero porting dell’uscita portatile. WayForward ha aggiunto un sistema di teletrasporto (visto nella versione  mobile del titolo) che permette a Shantae di spostarsi molto più velocemente nelle terre di Sequin Land, favorendo il back-tracking e la caccia al collezionabile. È stata aggiunta anche una nuova mappa che purtroppo risulta fin troppo confusionaria e inutile ai fini dell’esplorazione del gioco: inoltre il titolo non sfrutta in alcun modo il GamePad, andando semplicemente a streammare quanto succede sul televisore, obbligando il giocatore ad accedere ai menù interrompendo il gioco per consultare l’inventario o per l’appunto la mappa.
È presente infine la Modalità Magica, sbloccabile al termine del gioco e che, oltre a regalare un vestito ancora meno coprente a Shantae, ne aumenta il potere magico raddoppiando il danno subito dagli avversari.

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Il titolo si offre con due bande verticali lungo i lati, rimanendo un mero porting HD del titolo DSi anche dal punto di vista visivo. Seppur datati, gli sprite dei personaggi godono di animazioni pregevoli, da sempre uno dei tocchi che contraddistingue il lavoro di WayForward. Risky’s Revenge è completamente tradotto in italiano anche se non sono presenti tracce audio in modo da lasciare completo spazio alle  musiche arabeggianti del titolo.

Verdetto
8 / 10
Voglio la mia mezza genio personale
Commento
Shantae: Risky's Revenge - Director's Cut è apprezzabile anche se non si è giocato l'originale Shantae per GameBoy Color ( che potete recuperare a 4,99€ tramite Virtual Console di 3DS) ed è un ottimo punto d'ingresso per apprezzare la serie di WayForward grazie ad una difficoltà crescente (tipica del genere) e al character design riuscitissimo dei protagonisti. Ma in tutta la produzione è la genietta a far da padrona: è impossibile non innamorarsi di Shantae e delle sue irriverenti reazioni alle vicende di gioco sebbene il titolo si riesca a concludere nell'arco di qualche pomeriggio. Gli amanti del genere possono gettarsi ad occhio chiusi tra le braccia della ragazza dai capelli viola, sicuri di trovarsi tra le mani un titolo divertente e tutt'ora solidissimo.
Pro e Contro
Character Design riuscito
Colonna sonora piacevole
Ottimo esponente del genere

x Dannatamente corto
x Mappa confusionaria

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