Ai tempi delle grandi guerre, la strategia vincente era schiacciare l’avversario con un enorme macigno.
Dopo averci condotto nella
Mortale Torre dei Mostri,
Ace Team riprende in mano una sua vecchia IP tirandola a lustro per l’attuale generazione. Da domani su PlayStation 4, Xbox One e PC si ricomincia a far rotolare i massi con Rock of Ages II: Bigger & Boulder a 14,99 €. A sei anni di distanza dal predecessore, siamo ancora pronti a passare interi pomeriggi a rotolare macigni contro personaggi storici e divinità varie?
Versione testata: PlayStation 4
Storicamente scorretto
In
Rock of Ages II non andremo più ad impersonare il giovane
Sisifo, riuscito a fuggire miracolosamente dagli inferi grazie all’enorme macigno, bensì un servizievole
Atlante, che, scambiata per sbaglio la terra con il masso dello stesso Sisifo, si ritroverà in fuga da Dio, punitivo ed iracondo come suo solito. Sulla strada della redenzione, Atlante e il macigno se la dovranno vedere con una schiera di personaggi dall’urlo di Munch ad Adamo ed Eva, da una giraffa in fiamme a Van Gogh, bisognerà sconfiggerli tutti per guadagnare il perdono di Dio (
forse). Molto più pazzo e scorretto del primo capitolo, le scenette di ogni epoca riescono a strappare più di un sorriso, diventando
uno dei principali motivi per cui portare a termine la storia.
La modalità storia ci lascia rotolare su una mappa piena di torri, ognuna rappresentante un livello, che potremo affrontare in due diverse modi: Guerra, in cui dovremo sconfiggere il personaggio storico o la divinità di turno, e corsa ad ostacoli, una gara contro un altro macigno che si sbloccherà nell’area dopo aver superato la prima battaglia. Ad ogni vittoria corrisponderà una stella, e con un tot di queste avremo accesso ai giganteschi boss. Durante questi scontri, la meccanica principale di Rock of Ages cambia, passando dalle gare pseudo strategiche a veri e propri duelli con punti deboli da scoprire e colpire col nostro macigno. Purtroppo questi scontri sono pochi e nettamente inferiori alle corse tra le diverse epoche.
Rotolando verso Sud
Rock of Ages II come il suo predecessore, mischia le meccaniche Tower Defense a quelle di una corsa contro il tempo, in cui nei panni del nostro masso dovremo farci strada tra gli ostacoli posizionati dal nemico e buttare giù i portoni del suo castello, schiacciandolo come il lurido verme perdente che è. Ogni partita si divide in due fasi: la preparazione, in cui mentre la nostra roccia viene scolpita, potremo utilizzare le risorse per posizionare ostacoli sul percorso avversario, e la corsa, in cui dovremo districarci nelle immense ed ispirate arene di gioco, tra gincane, tagli e super salti, per raggiungere i più indenni possibile il portone avversario. Un gameplay che può sembrare semplice ma che nasconde tante piccole tecniche nascoste per poter danneggiare il nostro avversario e assicurarci la vittoria anche nelle fasi avanzate.
A fare la differenza nelle arene, oltre alle armi schierate, è sicuramente la tipologia di macigno che porteremo in campo: da quelli più pesanti e con un’alta difesa, a mucche gonfiate capaci di rimbalzare, sfere angeliche dotate di un doppio saldo e calde come la lava in grado di resistere al calore. Ogni stage della storia sbloccherà un nuovo macigno, che potrete utilizzare da lì in poi in tutte le altre modalità.
Come fa supporre il suo sottotitolo,
Rock of Ages II è più grande del predecessore, permettendo fino a quattro giocatori di sfidarsi sia in locale che online, sia in battaglia che in corsa ad ostacoli, purtroppo, dato che il titolo sarà disponibile da domani non abbiamo trovato molti giocatori online, limitando a ben poche le esperienze e facendoci tenere compagnia dalla CPU.
Il suono delle mie palle sulla tua faccia
Per quanto riguarda il comparto tecnico, all’estrema cura nelle cutscene 2d, che come nel 2011 vanno a pescare oggetti e quadri realmente esistenti muovendone bocche ed arti ridicolmente, si contrappone una modellazione tridimensionale rozza e datata, che ben poco si discosta da quella del primo capitolo. Soprattutto nelle arene dei boss, fatta eccezione per l’ultimo, Rock of Ages II sente il peso degli anni gravargli notevolmente sulle spalle. Molto buono invece il comparto sonoro, che riarrangia musica classica da Beethoven a Vivaldi, accompagnando l’implacabile avanzata dei macigni. Il titolo è doppiato in inglese e nei testi completamente tradotto in italiano.
Verdetto
8 / 10
Rotolano le palle, ma ci si diverte
Commento
Pro e Contro
✓ Completamente fuori di testa
✓ Arene ispirate
✓ Prezzo contenuto
x Comparto tecnico antiquato
x Boss battle poco convincenti
#LiveTheRebellion