Recensione PlayStation All-Stars Battle Royale

Quando Playstation All-Stars Battle Royale (da ora Battle Royale) fu annunciato in quel del 26 Aprile su GTTV, in molti gridarono al plagio: le poche immagini e i pochi video mostrati facevano pensare ad una copia spudorata di Super Smash Bros., la serie picchiaduro caotica campionessa di vendite di casa Nintendo.
Giunti all’E3 2012, con un roster che continuava a crescere, la situazione non stava certamente migliorando: la gente doveva toccare con mano le differenze abissali tra i due titoli.
Ora che Battle Royale è finalmente disponibile per tutti è giunto finalmente il momento di mostrare ciò che distingue  il picchiaduro coi campioni Sony di SuperBot Entertainment, dalla rissa reale degli eroi Nintendo del team capitanato da Masahiro Sakurai.

Il migliore tra i migliori

Il concept di Battle Royale è pressapoco lo stesso di Super Smash Bros., prendiamo tutti i personaggi più famosi di casa Sony, li mettiamo in un’arena ispirata sempre ad una proprietà intellettuale esclusiva e li facciamo combattere per decidere chi sia il migliore.
Così Kratos (God of War) decide di prendersi una pausa tra un massacro e l’altro e affronta Sweet Tooth (Twisted Metal) che voleva solamente gustarsi un gelato in santa pace; Nathan Drake(Uncharted) ha trovato le pagine del thievus Raccoonus, ma il suo reale proprietario, Sly il ladro (Sly Cooper) , è del tutto intenzionato a riprendersele.
Non mancano anche personaggi ospiti provenienti da giochi multipiattaforma (ma che comunque hanno fatto la storia su Playstation), come Dante(Devil May Cry), preso di peso dal nuovo capitolo della serie, e quindi con il suo nuovo look; oppure Heihachi(Tekken), ringiovanito per una forza misteriosa (Noi sappiamo che è dovuto alla dipartita del suo storico doppiatore n.d.r.) e pronto a far assaggiare il suo nuovo potere ai poveri sventurati che gli capiteranno davanti.
E ovviamente non mancano anche leggende dell’universo Sony, come Spike(Ape Escape) che cercherà di impedire il nuovo piano di Specter; Sir Daniel Fortesque (Medievil) che verrà risvegliato per salvare il suo regno per l’ennesima volta; fino ad arrivare a quelle dell’attuale generazione come Sack Boy (LittleBigPlanet) e Cole McGrath(Infamous) in ben due versioni.
Venti personaggi per tutti i gusti insomma, un rooster che verrà arricchito grazie ai DLC ( Previsto il primo pack per gennaio 2013 con Kat di Gravity Rush e Emmet Graves di Starhawk) e che quindi continuerà a crescere nei prossimi mesi.

Come ti uccido oggi?

Anche in Battle Royale potranno scontrarsi fino ad un massimo di quattro giocatori, ma a differenza della serie Nintendo, nel titolo Sony dovremmo riempire una barra per compiere uno dei tre attacchi speciali che, se messi a segno, causeranno il K.O. instantaneo.
Per riempire la barra speciale, il giocatore dovrà fare una sola cosa: picchiare gli avversari il più possibile; ogni personaggio possiede tre tecniche finali, numerate per livelli, e il più delle voltela terza, risulta devastante per tutti gli altri giocatori. (Ci sono eccezioni come Fat Princess, dove la tecnica di livello 3 è decisamente più debole delle altre due)
La differenza sta purtroppo nel bilanciamento della forza dei personaggi , e nella velocità di caricamento della barra degli speciali: ad esempio Kratos riesce a caricare con degli attacchi normali molto più velocemente di Spike, il che lo rende  anche uno dei personaggi più usati nel comparto multiplayer.
SuperBotentertainment ha però già cominciato un programma di riequilibrio, anche se per ora l’unica vittima è stato SackBoy, al quale ora servono più mosse per poter riempire la sua barra.
L’altro problema di bilanciamento risiede per l’appunto nelle mosse speciali (quelle ahimè non sono modificabili con nessuna patch) lo special di livello uno di Ratchet ad esempio fa molti più danni di quello di Livello 3 di Fat Princess; oppure lo special di Livello 3 di PaRappa fa partire una sequenza filmata, senza dare possibilità di schivata, a differenza di altri personaggi come il Big Daddy, che con un po’ di pratica può essere evitato.
Quindi, sebbene il gameplay delle uccisioni tramite mosse speciali sia esclusivo di Battle Royale, il tutto rende il gioco molto poco equilibrato, soprattutto nel già citato comparto online dove si trovano personaggi usati dalla maggiorparte delle persone solo per quanto sono forti.

La via della forza

In Battle Royale è presente una modalità Arcade a giocatore singolo, che rivive il viaggio di ogni personaggio per diventare più forte; dopo diversi scontri minori, ogni protagonista dovrà affrontare un rivale (ad esempio Toro dovrà sfidare Heihachi) con una divertente sequenza filmata che introdurrà lo scontro per poi dirigersi verso l’ultima arena e sfidare il Boss del gioco, Polygon Man, mascotte Playstation del 1996.
Purtroppo anche questa modalità arcade è stata fatta piuttosto frettolosamente, infatti oltre il prologo, l’epilogo e la scena contro il rivale, non vi sono altri filmati a colmare la curiosità dei giocatori.
Viene dunque in soccorso la modalità online, vero e proprio fulcro del gioco e che ci permetterà di sfidare amici e altri giocatori possessori di PS3 o , grazie al cross-play, di PSVita.
Grazie alla patch già sovra citata, i problemi dell’online sembrano ormai “leggende metropolitane” (Ad esempio ci si ritrovava con un personaggio diverso da quello scelto, e il match-making ci metteva con giocatori super esperti fin da subito) ed ora il tutto sembra abbastanza fluido e competitivo, anche se il problema  maggiore, come già detto, è il grande squilibrio tra i personaggi utilizzati.
SuperBotentertainment organizza inoltre tornei mensili ( Tutti contro tutti e 2 contro 2) che premiano i giocatori più forti con cinture e nuovi titoli per personalizzare la propria targhetta multigiocatore.
Il comparto online è caotico e divertente, con le classiche partite da “una tira l’altra”, anche se minate da una leggera instabilità, che faranno soggiornare per un po’ Battle Royale nelle vostre console, o perché no, ve lo faranno reinserire in futuro.

Lungo è il cammino del collezionista

Battle Royale offre anche una vasta collezione di sbloccabili, ottenibili giocando con ogni personaggio e facendolo salire di grado (999 in tutto, ma per sbloccare tutto ciò che è relativo alla saga basterà portare l’eroe al 300), e sono diverse, dal titolo ottenibile solo partecipando ai tornei, alle icone e sfondi basati sulle saghe dei protagonisti, fino ad arrivare ad un sostenitore in miniatura del comprimario (ad esempio Sully di Uncharted o
la Sorellina di Bioshock).
Tanto lavoro per i completisti, ma anche per quelli che vogliono utilizzare entrate, uscite, musiche, e nuovi costumi dei propri personaggi preferiti.

Un misto di tecniche e musiche

Sul comparto tecnico non c’è molto da dire, in un gioco del genere la parte grafica va in secondo piano, grazie alla caoticità del gameplay, sicuramente nessuno guarderà le luci e le ombre o i poligoni dei personaggi.
Tutt’altro paio di maniche l’audio, a partire dal tema principale “Finale” del dj francese Madeon, che unita all’intro danno vita ad una delle scene più belle per un fan Playstation.
Battle Royale è un mix di tutte le colonne sonore dei suoi protagonisti, ed in ogni arena potremo sentire le musiche del gioco in questione; inoltre è bene sottolineare anche il doppiaggio italiano, dove laddove possibile, sono state mantenute le voci dei capitoli originali, eccezion fatta per Heihachi, rimasto in giapponese, e Dante e  Raiden, rimasti col doppiaggio inglese senza alcun motivo apparente.
Playstation All-stars Battle Royale si distingue da Super Smash Bros per i molti fattori elencati, ma soprattutto perché, a differenza del brand Nintendo, è alla portata di tutti, e non vince sicuramente e senza alcuna opzione quello più bravo e con più esperienza.
Purtroppo sotto questo punto di vista potrebbe essere visto come un Party Game, ma siamo sicuri che Battle Royale raggiungerà il suo scopo, farvi divertire con i personaggi più amati dell’universo Playstation.

Verdetto
7.5 / 10
È come quando compri un Rolex e poi ti accorgi che è cinese
Commento
Sono stato uno dei primi ad essere scettico su questo titolo, il giorno dell’annuncio, ma col tempo mi sono piacevolmente ricreduto, tanto da assuefarmi a PlayStation All-Stars Battle Royale e ad apprezzarlo per i suoi piccoli pregi. Certo ci sono molte migliorie da fare prima di raggiungere i fasti di Super Smash Bros, ma sicuramente le due saghe (se ci sarà un secondo capitolo di Battle Royale) non sono paragonabili. Va detto però che il titolo riesce comunque a divertire, soprattutto in compagnia.
Pro e Contro
L'universo Playstation in un solo disco
Caotico e Divertente

x Personaggi poco equilibrati
x Modalità Arcade troppo breve
x Online instabile

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