Ah, il denaro. Importante nella vita come nei videogiochi.

Senza soldi è dura andare avanti, ma provate ad immaginare cosa succederebbe se qualsiasi azione della vostra vita,anche la più banale, fosse condizionata dal denaro: Penny-Punching Princess è proprio questo.

Nel corso degli anni, Nippon Ichi Software ci ha abituato ai giochi più strampalati e Penny-Punching Princess forse è uno di quelli più assurdi mai realizzati dalla compagnia, in senso più che positivo. Uscito in Giappone solo su PS Vita, in Occidente il titolo debutta sia sulla console portatile di Sony che Nintendo Switch portando con sé tutta la pazzia che solo NIS sa dare.

Versione testata: PS Vita. 

La vendetta è un piatto che va servito con i soldi
La premessa narrativa sulla quale ruota Penny-Punching Princess è molto semplice. La nostra protagonista intraprenderà una vendetta contro i Dragoloan, una famiglia che ha ingannato il padre della principessa, provandolo di tutti i suoi averi e condannandolo all’inferno, e cosa usa la principessa per combattere il nemico? Ovviamente il denaro, insieme ad una speciale calcolatrice magica. La trama di per sé non si prende sul serio, né vuole esserlo, ma risulta solo un mero pretesto per dare un ambientazione al titolo, nient’altro.

Penny-Punching Princess si focalizza principalmente sul gameplay, relegando la storia a qualcosa di secondario, quasi superfluo.

Il gioco si presenta come un beat’em up con uno stile grafico molto retrò. Il giocatore potrà utilizzare vari attacchi, da quelli deboli a quelli pesanti fino ad una serie di abilità, ma sono i soldi e l’uso della calcolatrice che fanno la differenza, con questa opzione che andrà usata in maniera strategica per vincere le battaglie più ostiche. Per fare un esempio: durante uno scontro stordiamo un nemico, questo rilascia dei soldi che potremo subito utilizzare per corromperlo e farlo uscire dal combattimento prima ancora di averlo sconfitto. Inoltre tutti i nemici corrotti si uniranno al nuovo regno che la principessa sta costruendo, andando quindi ad aumentare la popolazione. Questa meccanica legata al denaro può sembrare complessa ma la verità è che si rivela molto semplice da usare e le battaglia risultano molto divertenti…almeno finché non incontreremo folti gruppi di avversari. Uno dei più grandi difetti del gioco è senza dubbio la sua difficoltà calibrata malamente: passeremo infatti da battaglie che finiscono in n attimo, che sia usando soldi o sconfiggendo il mostro di turno, a scontri dove sarà inevitabilmente game over causa dungeon pieni zeppi di nemici e trappole che rendono impossibile qualsiasi azione. Qui entra in gioco l’aspetto strategico del gioco, dove saremo chiamati ad utilizzare i nostri soldi guadagnati duramente per corrompere i nemici più forti e costringerli ad attaccare i loro alleati, il risultato finale sarà un vero spasso e con un po’ di fortuna usciremo dal dungeon senza aver subito danni, ma con molti soldi in meno.

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Tutto questo serve a far capire ancora una volta che nel gioco i soldi sono tutto e senza di essi siamo spacciati.

Il gioco offre anche qualche opzione da RPG, come la personalizzazione della principessa tramite armature e oggetti, da creare usando soldi e i nemici da noi corrotti, ciascuna con statistiche diverse e abilità diverse, quindi sarà necessario provare varie combinazione per superare certi nemici che incontreremo nei vari livelli del gioco. Non è bene sbarazzarsi di tutti i mostri presi solo per creare armature, infatti più ne avremo a disposizione più saranno i bonus ottenuti che ci daranno vantaggi in battaglia. Esiste anche la possibilità di creare delle statue speciale, le Zenigami, che permettono di potenziare le abilità in nostro possesso. Detto questo, il titolo non si rivela molto longevo, inoltre la struttura dungeon>ondate di nemici>dungeon è estremamente ripetitiva e stufa in fretta, sebbene sia adatta ad un pubblico casual.

Vecchio conio
A livello tecnico Penny-Punching Princess è un gioco mediocre per delle console come PS Vita e Switch, ma solo in parte. Lo stile grafico “pixelloso” va benissimo per quello che è un titolo a budget ridotto e si sposa alla perfezione con le console portatili per il quale è stato sviluppato. Ci sono comunque alcune magagne come fastidiosi cali di framerate, specialmente nelle sezioni più affollate, non è neanche presente un doppiaggio vero e proprio, se non in piccoli frangenti, in quanto la lingua parlate è una inventata, un po’ come si vede in giochi come Monster Hunter e Okami. Nota negativa anche la colonna sonora, assolutamente anonima e poco ispirata, buona  la traduzione. Insomma, poco anche per un produzione di questo livello.

Verdetto
6.5 / 10
Paperon de' Paperoni approva
Commento
Ormai NIS e NIS America ci hanno abituati a produzioni a basso costo che fanno delle idee e della loro particolare nature i principali punti forza. Penny-Punching Princess prosegue su questa linea, con un comparto tecnico molto datato per le console sul quale è stato sviluppato. A volte la difficoltà può essere frustrante in qualche situazione, ma questo non intacca l'esperienza di gioco. La scelta di portarlo anche su Switch insieme a PS Vita è azzeccata perché il titolo è l'ideale per chi gioca poco o comunque in viaggio ma quello che più conta è che Penny-Punching Princess è un gioco che fa il suo dovere: intrattenere, e lo fa molto bene.
Pro e Contro
Idea di base interessante
Tanto sano divertimento
Perfetto per le console portatili

x Trama superflua ai fini del gioco
x Difficoltà mal bilanciata
x Tecnicamente datato

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