Recensione Nom Nom Galaxy

Pixeljunk ci riprova, dopo il grande successo di Pixeljunk EdenPixeljunk Shooter, con un nuovo titolo che tenta di essere unico e originale ma dimentica di fare uno sforzo un po’ più consistente.

In un universo in cui l’unica fonte di cibo veramente sostanziosa si è ormai ridotta alle zuppe in scatola, lo spirito capitalista che c’è in noi dovrà spostarsi da un pianeta all’altro per scontrarsi con un gran numero di corporazioni diverse, nel tentativo di produrre la zuppa migliore e nel minor tempo possibile. Sono queste, in maniera spicciola, le originali premesse di Nom Nom Galaxy, un titolo gestionale open-world – disponibile per PlayStation 4 a 13,99 €PC a 9,99 € – dal gusto indubbiamente particolare, che fallisce, tuttavia, nel tentativo di essere sempre vario e divertente, cadendo nel vortice della monotonia dopo poco meno di una mezza dozzina di ore di gioco.

Versione testata: PC

 

Una Galassia gustosa e coloratissima.
 

L’aspetto visivo di Nom Nom Galaxy è ineccepibile
 Nom Nom Galaxy è l’ultima fatica dei responsabili di Pixeljunk Eden e Pixeljunk Shooter, e il tocco artistico della compagnia si vede già dai primi istanti di gioco. Il giocatore è accolto fin da subito da un ambiente in 2D simil-Terraria con colori vivissimi e accesi, a metà tra lo stile puramente “fumettoso” e qualcosa di un po’ più elaborato nei toni tipici dei concept art realizzati al computer. L’aspetto visivo di Nom Nom Galaxy, non c’è dubbio, è ineccepibile: proprio come per i due predecessori, gli sviluppatori di Pixeljunk si sono adoperati per creare uno stile del tutto particolare, che mischiasse elementi renderizzati ad elementi costruiti interamente a mano, quasi fossero usciti da un foglio di carta vero e proprio. Sebbene il level design dei pianeti cambi soltanto in termini di disposizione dei vari tipi di terreno, è nei fondali in background che il giocatore può ammirare l’arte dei Pixeljunk in tutto il suo unico splendore: una serie innumerevole di sfondi dal tocco artistico che contribuisce a rendere ogni livello un po’ più vario da vedere, grazie anche alla scelta di un colore principale sempre diverso per ogni pianeta/livello, anche se mai troppo lontano dalle tonalità gialle/arancioni.

 

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Le avventure del nostro operaio di “Soup Co.” saranno accompagnate da una colonna sonora in stile 8-bit, sempre varia e mai eccessivamente disturbante per le lunghe sessioni di gameplay cui saremo esposti. Essa, però, sarà sempre particolarmente anonima e dalla scarsa personalità, e sarà piuttosto difficile che uno dei brani di Nom Nom Galaxy decida di entrare nella nostra testa e non uscirne per giorni e giorni interi (eccezion fatta per il motivetto in stile messicano del “Fever Time”, di cui parleremo in seguito).

Nonostante il primo impatto con il gestionale risulti tutto sommato piacevole, è anche nel comparto tecnico che Nom Nom Galaxy inizia ad accusare i primi colpi bassi: forse per colpa di una scarsa ottimizzazione, le musiche di gioco sembrano particolarmente propense a dei glitch audio a dir poco fastidiosi, che possono arrivare persino a spezzare il sonoro del gioco a intervalli regolari durante una normale partita. Nei momenti più concitati, poi (specialmente durante gli assalti dei nemici alla nostra fabbrica), il framerate tende ad appesantirsi parecchio, portando a visibili rallentamenti nel motore di gioco e, di tanto in tanto, anche a degli inspiegabili crash del motore stesso.

Il gioco, in ogni caso, prosegue senza troppi problemi per le prime due-tre orette, con una lentezza che fa concorrenza alla più classica partita a Solitario, destreggiandosi abilmente tra un’animazione meccanica e l’altra. Ma, in quel caso, si può anche chiudere un occhio: il nostro protagonista somiglia molto più a un robot-operaio senziente che a un essere umano vero e proprio.

 

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Zuppa veloce o Zuppa buona?
 

Ciò che rende originale Nom Nom Galaxy è il suo sistema di gameplay
Al di là dell’aspetto tecnico, ciò che rende originale il gioco è anche il suo particolare sistema di gameplay: trattandosi di un gestionale 2D open-world, Pixeljunk ha posto l’accento principalmente sulla necessità di esplorazione e automatizzazione. Nei panni di un robot-operaio con una sega circolare al posto del braccio (e dotato di polmoni, ma arriveremo anche a quello), scopo del giocatore sarà produrre una fabbrica di zuppa completamente (o quasi) automatizzata, per sottrarre tutte le fette di mercato agli avversari sfruttando gli strumenti messi a nostra disposizione dal “capo” e dall’azienda: “Zuppatrici”, “RazziZuppa” e corridoi a gravità zero saranno soltanto alcuni degli elementi che potremo inserire all’interno della nostra fabbrica, che ruoterà intorno a un ufficio in grado di fornire energia elettrica alla struttura intera. In sostanza: lasciate che qualcuno distrugga l’ufficio, e la partita è finita.

 

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Anche con le infinite possibilità di combinazione dei vari elementi della fabbrica, tuttavia, la scarsa varietà di oggetti a disposizione del giocatore si avverte già dalle prime partite, durante le quali sarà necessario correre qui e là attraverso il livello per raccogliere gli ingredienti necessari alla produzione delle nostre scatole di zuppa. Ben presto, però (tranne in casi molto rari), ci si rende conto che la clientela fa molto più caso al numero che alla qualità delle zuppe, e che sarà sufficiente gestirsi un piccolo orto con le piante giuste per dominare il mercato in pochissimi “round” o “giornate”.

Nom Nom Galaxy è però minato da meccaniche di gioco dilatate e ripetitive
L’automazione della fabbrica sarà possibile grazie a piccoli robottini in grado di spostare ingredienti e barattoli di zuppa attraverso tutta la struttura, ma è proprio quando si prova ad automatizzare la produzione che ci si rende conto della disarmante lentezza di fondo di Nom Nom Galaxy: tutto, dall’esplorazione (minata da un indicatore di ossigeno che ci impedirà di assentarci per periodi troppo lunghi) alla raccolta degli ingredienti, sarà rallentato da meccaniche di gioco così dilatate che, a lungo andare, potrebbero risultare a dir poco monotone e ripetitive. E a poco varrà ogni nuovo “giocattolino” inviatoci dall’azienda come ricompensa alla fine dei livelli: superata l’eccitazione iniziale, il nuovo strumento andrà semplicemente ad aggiungersi agli altri all’interno del catalogo, e il giocatore si ritroverà ad aspettare con ansia il prossimo “Fever Time” (o “Tempo Febbre”, nella scoraggiante traduzione Italiana) per velocizzare un po’ tutto il processo di produzione.

Di tanto in tanto, per fortuna, i nostri avversari invieranno delle ondate di nemici per ostacolare la nostra fabbrica, e noi dovremo prodigarci per salvare il nostro ufficio; anche in quel caso, tuttavia, le difese montate sulla fabbrica si riveleranno poco efficaci, e il giocatore si vedrà costretto a scendere in campo personalmente per eliminare i nemici con le proprie mani (sottraendo, com’è ovvio, prezioso tempo alla produzione di zuppa).

 

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Una Galassia gustosa, ma noiosa.
 

Nom Nom Galaxy si presenta come un buon titolo dal potenziale sprecato.
Nel complesso, Nom Nom Galaxy si presenta come un buon titolo dal potenziale sprecato: la formula di gioco è particolarmente frustrante nei primi livelli, divertente nei successivi tre-quattro e a dir poco noiosa e ripetitiva in tutti quelli che seguiranno. L’aggiunta di qualche nuovo oggetto inviato dall’azienda a fine livello potrebbe sbloccare un po’ le cose, di tanto in tanto, ma Nom Nom Galaxy sprofonderà sempre, inevitabilmente, nel vortice della monotonia, costringendovi ad abbandonarlo dopo poco più di sei ore di gioco, quando ci saranno ancora parecchi livelli da affrontare e altrettanti mercati da dominare.

E, con un comparto grafico così delizioso, c’è da dirlo: è sicuramente un peccato.

 

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Verdetto
7.5 / 10
*Slurp, Slurp*
Commento
Nom Nom Galaxy, un gestionale open-world in cui il giocatore è chiamato a "produrre zuppa" per "dominare i mercati", è l'ultima fatica dei Pixeljunk, responsabili di piccoli capolavori come Pixeljunk Eden e Pixeljunk Shooter. Lo stile grafico caratteristico della compagnia è stato trasportato efficacemente in questo nuovo titolo, ma una serie di meccaniche di gioco troppo lente e ripetitive rendono Nom Nom Galaxy un titolo "buono" che, purtroppo, ha semplicemente sfruttato troppo poco le sue idee.
Pro e Contro
Stile grafico eccezionale
Colonna sonora piacevole
Divertente una volta comprese le meccaniche di gioco...

x ... Ma noioso dopo qualche ora
x Ritmo lento e ripetitivo
x Qualche glitch grafico e sonoro
x Automazione poco efficace

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