Recensione N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure

Lo sviluppo dei videogames in Italia è da sempre considerato un tasto dolente. Certo, esistono sviluppatori (per lo più indipendenti) che riescono a realizzare prodotti interessanti e innovativi, ma a livello globale il nostro Paese non è ancora visto con il dovuto interesse da parte dei “Big” del settore. Tra i principali esponenti di coloro che cercano di portare prestigio all’industria videoludica italiana ci sono i ragazzi di Storm in a Teacup che, con il loro N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure, sono approdati prima su Xbox One, poi su PC e, recentemente, su PlayStation 4. Ma in cosa consiste la loro opera? Può davvero ergersi a baluardo di un’intera industria per il mercato italiano? Prima di scoprirlo nella nostra nuova recensione, vi ricordiamo che il titolo è disponibile in versione digitale per Xbox One e PC, mentre per l’ammiraglia Sony potrete scegliere se recuperarlo tramite PSN, per un prezzo di circa 20 euro, oppure se optare per la versione fisica a 5 euro in più.

Versione testata: PlayStation 4

Una storia, più binari
La doppia narrazione di N.E.R.O. è qualcosa di sinceramente poetico e gestito alla perfezione
N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure (da qui in poi chiamato solo “N.E.R.O.”) può essere accomunato con quel genere definito da molti come “walking simulator”. Durante la nostra avventura andremo ad interpretare un misterioso personaggio incappucciato che, approdato in un luogo fiabesco, cercherà di scoprirne i segreti più nascosti. Bastano pochi minuti, però, per scoprire come i ragazzi di Storm in a Teacup non si siano limitati a realizzare una storia “normale”, ma abbiano preferito creare una doppia narrazione capace di raccontare più storie nello stesso momento. La caratteristica narrativa principale di N.E.R.O., infatti, è legata alla presenza di frasi fluorescenti scritte nell’aria. Queste frasi, che hanno una funzione identica a quella delle didascalie di un fumetto, ci raccontano due storie differenti: la prima è legata al luogo fiabesco che ci circonda, mentre la seconda (che diventa via via sempre più importante con il progredire dell’avventura) ci proietta dentro una vicenda dolorosa e dalle tematiche non convenzionali. Senza rovinarvi nulla, possiamo dire di essere rimasti sinceramente toccati dai temi trattati e dall’eleganza con la quale questi argomenti riescono ad emergere e, allo stesso tempo, fondersi con l’ambiente di gioco. La soluzione di alcuni enigmi secondari, inoltre, ci permetterà di scoprire ulteriori dettagli sulle storie sopracitate, spingendo il giocatore ad esplorare a fondo l’ambiente di gioco per scoprire tutte le sfumature di quella che è, senza dubbio, una trama che tutti gli amanti dei titoli prettamente narrativi non potranno che apprezzare.

L’apprendista stregone
 Tutto il gameplay di N.E.R.O. si basi sull’esplorazione, sulla trama e sulle emozioni
Il gameplay di N.E.R.O., in verità, è molto semplice. Nel corso della nostra avventura dovremo risolvere una serie di enigmi grazie alla capacità del nostro personaggio di lanciare sfere di luce; abilità che gli permette di attivare interruttori sparsi nella mappa di gioco. Gli enigmi che ci troveremo ad affrontare non sono mai davvero impegnativi, impedendo al giocatore di bloccarsi per lungo tempo in un punto e permettendogli di assimilare gli eventi della storia con il giusto ritmo. In un secondo momento il nostro protagonista sarà accompagnato da un’altra figura incappucciata alla quale potremo dare degli ordini e che permetterà di affrontare nuovi enigmi basati per lo più sulla pressione di più piattaforme nello stesso momento. Come anticipato nello scorso paragrafo, durante il nostro viaggio dovremmo esplorare a fondo l’ambiente per trovare non solo i collezionabili, ma anche degli enigmi nascosti che, se risolti, permetteranno di accedere a informazioni narrativamente molto importanti. Questa scelta rende ancora più evidente come tutto il gameplay di N.E.R.O. si basi sull’esplorazione, sulla trama e sulle emozioni provate dal giocatore nel vagare all’interno di quel mondo magico messo a disposizione dai ragazzi di Storm in a Teacup.

Un mondo di luci e ombre
Da un punto di vista tecnico, N.E.R.O. offre un’atmosfera di gioco davvero unica e dal forte impatto sul giocatore. Questo accade, inoltre, nonostante una modellazione poligonale non esaltante, ma che, mescolata ad una favolosa palette cromatica che vira sul blu e sul viola, non risulta mai davvero “fastidiosa”. Ottimo, invece, il comparto sonoro che presenta musiche che si fondono perfettamente con l’ambiente circostante e più che discreto il doppiaggio inglese (non preoccupatevi, ci sono i sottotitoli in italiano). Per quanto riguarda la presenza di bug o imperfezioni di alcun tipo possiamo dire di essere usciti dalla nostra prova estremamente soddisfatti, in quanto, a parte qualche sporadico calo di frame, non abbiamo riscontrato nessun problema.

Verdetto
8.5 / 10
Mi tocco con N.E.R.O. e non gioco più per un anno intero
Commento
N.E.R.O.: Nothing Ever Remains Obscure è un titolo che mi rende fiero di essere italiano. Sia chiaro: non si tratta di un buon prodotto perché è stato sviluppato in Italia, ma si tratta di un buon prodotto perché, giocandoci, si respira un'atmosfera unica e si affronta un'avventura che, una volta spenta la console, saprà lasciarvi qualcosa dentro. La trama è allo stesso tempo semplice e complessa, gli enigmi, pur non rappresentando mai una vera sfida, scorrono fluidi sino alla fine e esplorare il mondo di gioco trasmette quel tipo di emozione che solamente i grandi titoli sanno fare. Il nostro consiglio, nel caso foste anche voi amanti dei titoli con una forte componente narrativa, è quello di recuperare al più presto il lavoro dei ragazzi di Storm in a Teacup, per immergervi in un'avventura che, ne siamo certi, saprà rapirvi ed affascinarvi.
Pro e Contro
Trama gestita ottimamente
Atmosfera unica
Ritmo perfetto per la tipologia di gioco
Vi lascerà qualcosa una volta terminato

x Enigmi mai davvero impegnativi
x Qualche leggero problema tecnico

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