MLB The Show 24 è come un diamante. Un ottaedro con varie facce che si intersecano nella storia di questo sport.
Nella vita, abbiamo poche certezze. Una di queste, come videogiocatori, è quella della cadenza annuale dei giochi sportivi. Da FIFA a NBA 2K, ogni anno gli sviluppatori rinnovano un contratto ciclico. Sappiamo con esattezza quando escono e ci prepariamo all’avvento del nostro simulatore preferito. E per i dev di Sony San Diego Studio arriva il momento di rilasciare, nel periodo primaverile MLB The Show 2024.
Il simulatore sportivo di baseball approda anche questo anno sulle nostre console. Anche se la disciplina non ha mai avuto una presa così forte nel nostro paese. E anche se questo sport ha raggiunto il Bel Paese nel’Ottocento, dove veniva giocato regolarmente aLivorno. Quindi data la lunga tradizione che esiste, perché non dargli l’opportunità?
L'appuntamento annuale con il baseball
Anno nuovo, vecchie meccaniche
Essendo passato un anno dalla vecchia iterazione, non ci sono grandi novità. Ma tanto per cominciare, una rinfrescata di regolamento a chi non ha ben chiaro cosa sia il baseball: ad ogni inning si prende parte al turno del lanciatore e battitore. Al primo, l’arduo compito di dover eliminare i battitori avversari. Per poterli cacciare dal campo a forma di diamante, devo ottenere tre strike. Quindi si dovrà puntare al guantone del ricevitore, senza che il nostro avversario riesca a battere la palla. Viene da se quale sia l’obbiettivo del secondo: lanciare quanto più lontano la palla e conquistare una delle tre basi, prima che i ricevitori riprendano la palla e la passino ai compagni che la difendono.
Per quanto possa risultare difficile, per apprendere le regole basteranno poche partite all’inizio. Ottimo anche il tutorial che accompagna nelle prime fasi di gioco, che spiegano i vari comandi e vari tipi di tiri e battuta. Altra novità del titolo è quella rappresentata dagli Impact Plays, che altro non sono che dei Quick Time Event durante la partita. Il più delle volte vengono attivati in momenti chiavi, e risulteranno fondamentali per confermare o ribaltare il risultato.
Un espediente che serve senza dubbio anche a enfatizzare la spettacolarità delle varie azioni. Grande enfasi è stata data alla regia, regalando un taglio molto più cinematografico. Scelta più che apprezzata data la staticità del gioco e, a conti fatti, di uno sport soporifero.
Per un vecchio diamante, uno nuovo per scintillare
Anche questo anno grande enfasi è dato al fattore storico e inclusivo del titolo. Non è molto chiaro se tale manovra è atta a voler preservare la storia del gioco. Perché l’idea generale, già avuta nell’iterazione precedente, è di voler prendere un bacino più ampio di utenza. Laddove continua la saga della Negro League, ora è possibile creare nella modalità Road to the Show un personaggio di sesso femminile.
La Seconda Guerra Mondiale dilaga sul territorio europeo. Gli Alleati lottano per liberare il Vecchio Continente dalle forze dell’Asse. Molti giocatori della Major League sono nell’Esercito degli Stati Uniti d’America. In questo contesto molte donne iniziarono a giocare all’interno della lega maggiore. Nacque in questo modo la All-American Girls Professional Baseball League., una serie A femminile che però ebbe vita breve. Nata nel 1943 durò infatti solo fino al 1954. Da quell’anno in poi non è stato preso più in considerazione il voler restaurare, o iniziare, una nuova lega tutta al femminile.
Mi sarei aspettato quindi anche un excursus in merito a questo aspetto non preso in considerazione, dando al titolo un’impronta più storica e facendo conoscere un pezzo della historia del baseball americano. Un vero peccato per un’occasione sprecata, dato che come sempre largo spazio è dato anche alla storia contemporanea. Nella modalità Storylines si ripercorre la storia di un pilastro portante dei New York Yankees, Derek Jeter, il campione che ha portato la sua squadra a vincere per ben cinque volte di fila la World Series.
Insomma storia e società trovano nuovamente espressione nell’annuale appuntamento MLB, profondamente ispirato all’American Way of Life. Peccato per lo scivolone in cui si poteva, e si può, fare di più dando un altro punto di vista ad uno sport così pieno di leggende.
Brilla come un diamante
MLB The Show 2024 punta sicuramente a un’audience molto vasta. Lascia di nuovo il segno come un simulatore sportivo possa approfondire la storia di uno sport, aspetto che invece non viene praticamente mai affrontato. E questo può essere di insegnamento ad altri giochi che fanno parte del suo genere.
Davanti a un gioco che si può configurare in una sorta di archivio storico per gli appassionati, secondo me il comparto grafico e sonoro passa automaticamente in secondo piano.
E se il campo da gioco èun diamante, di certo MLB potrà brillare sempredi più nel futuro.
Voto e Prezzo
9 / 10
39€ /69€
Commento
MLB The Show 2024 si conferma di nuovo un prodotto di alta qualità storica e produttiva, con molte più migliorie rispetto al capitolo precedente
Pro e Contro
✓ Grafica ✓ Sonoro ✓ Valore storico
x Qualche bug x Barriera dello sport sconosciuto
#LiveTheRebellion
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
#LiveTheRebellion