MediEvil Remake è qui. Sull’onda di Spyro e Crash Bandicoot, ecco l’atteso ritorno di Sir Daniel Fortesque.

Ci tenevo molto, alla recensione di questo remake di MediEvil. Perchè è uno dei giochi della mia infanzia, e finalmente è qui. Finalmente Sir Daniel è tornato. Uno dei remake più richiesti assieme alle trilogie di Crash e di Spyro è finalmente realtà. C’è da dire che si poteva e doveva fare di più. Una spesa di 30 euro andava giustificata con un miglioramento più consistente del gioco originale. Non che il titolo sia malvagio, ma i margini di miglioramento rimangono vistosi.

Appena scaricato e avviato il gioco, le animazioni iniziali riportano subito al 1998, con la nostalgia che prende progressivamente il sopravvento. Muovere Sir Daniel si rivela ancora un’emozione impagabile, con gli attuali trentenni che possono sentirsi nuovamente bambini, affrontando zombie e demonietti come quando avevano una decina d’anni. Iniziando una nuova partita si finisce presto con l’ammirare il restauro grafico subito dal gioco. Other Ocean è intervenuta non poco sull’aspetto grafico del titolo, donandogli quella profondità e quella definizione che chiaramente mancavano all’originale. Tuttavia l’aumento della luminosità e la maggior definizione delle immagini tolgono al gioco quell’aura di mistero che caratterizzava il primo MediEvil, risalente agli anni ’90.

Il ritorno di MediEvil è come l'avventura di Sir Daniel, sospeso tra gloria e oblio.

Gameplay old gen

Come l'originale. Forse troppo.

Uno degli aspetti migliorabili su più fronti è certamente il gameplay, dal momento che le meccaniche sono rimaste identiche all’originale, con tanto di difetti. Nei movimenti più rapidi, la telecamera fa fatica a seguire Sir Daniel, con il rischio a volte di rimanere incastrati in qualche anfratto. I nemici non sono dotati di una particolare intelligenza: fatta eccezione per particolari boss o alcuni nemici come gli spaventapasseri, gli altri tendono a risultare fin troppo facili da abbattere.

Come accennato prima la telecamera rischia in molti casi di fare da discriminante tra la vita e la morte. Infatti non è difficile finire fuori schermata o essere colpiti da nemici non inquadrati, che in alcuni casi possono essere letali. Un’altra piccola pecca è data dal fatto di poter equipaggiare due sole armi. Ciò comporta che in particolari situazioni, dove sono ne sono richieste tre tipologie (come spada, martello e frecce), bisognerà fare ricorso all’inventario rendendo la meccanica di gioco poco fluida.

Un lavoro mezzo riciclato

Il comparto audio invece è stato rivisto in maniera atipica, con poche parti che risultano essere state riviste completamente. Da un lato la “voce” di Sir Daniel, l’aggiunta di una voce narrante ( la doppiatrice di Gaia nella serie God of War) e i brani composti dall’Orchestra Sinfonica di Praga sono davvero un piacere per l’udito. Ma dall’altro il doppiaggio dei personaggi restanti è stato completamente riciclato dal capitolo originale, con tutti i limiti dell’epoca. Se poi consideriamo che in quegli anni la cultura del doppiaggio nei videogiochi era tutt’al più amatoriale, potete immaginare la distonia che si percepisce giocando.

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Il lavoro sul comparto grafico è invece ineceppibile, un restauro su tutti i fronti che fa acquisire al gioco una profondità mai avuta prima. I colori sono vividi e le ambientazioni cartoon risultano perfette, pur essendo una lama a doppio taglio. Tutte queste migliorie finiscono col far perdere al gioco “l’aria da film di Tim Burton”, caratterizzata dall’oscurità e dai colori smorti.

Durante la recensione di MediEvil Remake ho provato emozioni contrastanti. La logica spinge verso il 6.5, ma la nostalgia (che spinge per il massimo voto) farà dimenticare ai giocatori ogni difetto pur di tornare a Gallowmere.

Verdetto
7.5 / 10
Il ritorno di MediEvil è come l'avventura di Sir Daniel, sospeso tra gloria e oblio
Commento
MediEvil Remake è un gioco "incompleto". Gli sviluppatori non hanno migliorato i difetti del 1998, ma li hanno riportati fedelmente in questo rifacimento. Al netto dei difetti MediEvil guadagna una grafica mai avuta, una luminosità e profondità spettacolari. Sir Daniel è invecchiato tutto sommato bene, e il gioco ripoterà i veterani indietro nel tempo. Il comparto sonoro risulta essere zoppo, con un nuovo doppiaggio di livello che si affianca a quello raffazzonato degli anni '90. L'Orchestra Sinfonica di Praga, tuttavia, fa la sua porca figura.
Pro e Contro
Remake grafico spettacolare
Sir Daniel Fortesque
L'Orchestra Sinfonica di Praga è invecchiata bene...

x ... ma i doppiaggi no.
x Maledetta telecamera
x È solo uno dei tre giochi su Sir Daniel

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