Se dei robot giganti hanno invaso la vostra casa, non esitate a chiamare la Mechstermination Force!

Gioco sviluppato della casa indie svedese Hörberg Productions, casa di produzione dei due titoli della serie Gunman Clive, Mechstermination Force si presenta come un Platform Boss Rush veloce, coloratissimo e che vi lascerà senza respiro.

Trailer di annuncio ufficiale del titolo.
Le premesse, come potete vedere anche dal video, sono gigantesche, ma prima di passare alla recensione vanno fatte delle precisazioni:

Detto questo, possiamo cominciare.

La schermata di sfondo è animata e l’effetto è davvero bello.
Momento, Momento, Momento… Un Platform Boss Rush Co-Op nel 2019?
Mettere un meme in una recensione? Fatto!
La scelta di fare un gioco Platform Boss Rush vecchio stampo nel 2019 è alquanto audace, considerando anche la presenza di esponenti moderni di tutto rispetto, come CupHead ad esempio. Ma i ragazzi della Hörberg Productions sono riusciti perfettamente nel loro intento: creare un gioco veloce, divertente, da giocare in compagnia e con un grado di difficoltà appagante e stimolante.

Dopo una brevissima introduzione e la scelta del personaggio, sei lanciato nell’azione: ti ritrovi subito a combattere un enorme robot gigante con pezzi che si scompongono e tu e il/la tuo/a amico/a ( o tu da solo nel caso non si abbia un/un’ amico/a a portata di joy-con) non potrete far altro che imparare il più velocemente possibile i tasti e affrontare la minaccia. In quel momento non pensi, agisci e basta e il gioco con la sua fluidità segue esattamente le tue scelte, come se ti guidasse durante lo scontro.

È una sensazione forte che permane anche dopo lo scontro, quando da una zona centrale, dove è possibile acquistare potenziamenti o parlare con diversi NPC, tutti dalla forte caratterizzazione e che facilmente imparerete a riconoscere, si passerà a diversi campi di battaglia, pronti a lanciarsi in robotici scontri all’ultimo proiettile.

Ed è proprio la componente co-op a rendere questo titolo una piccola perla indie nel panorama videoludico. Dopotutto, il gioco è un semplice Platform con componenti Bullet Hell e Robot Giganti come boss, nulla di epico insomma… Ma proprio conoscendo questo piccolo dettaglio, i developer svedesi hanno ben deciso di permettere a due giocatori di scalare enormi robot, mentre schivano proiettili e si coordinano per coprirsi le spalle a vicenda.

I quattro personaggi selezionabili prima dell’inizio del gioco.
Il grado di difficoltà aumenta proporzionalmente al numero di giocatori, e risolvere i puzzle robotici, perchè alla fine di questo si tratta, in compagnia, risulterà più difficile del previsto, in un perfetto miscuglio tra sfida e cooperazione.

Perché tenere un MegaMech tutto per te, quando ne puoi avere uno ancora più forte ma in due?

È più giusto parlare di level design o di “mech design”?
Ritornando ai puzzle robotici di prima, parliamo della meccanica principale del gioco: sconfiggere i MegaMech.

Per sconfiggere i vari boss avremo a nostra disposizione un’arsenale di armi, diversi contenitori a forma di cuore e la possibilità di arrampicarci o saltare due volte (entrambi questi potenziamenti si sbloccheranno durante l’avventura e saranno contestualizzati). Ma la vera chicca è che ognuno dei MegaMech è unico e studiato per spingerti a usare l’intera arena e le armi a tua disposizione al meglio.

Una delle boss fight più semplici a mio parere, ma altamente scenica.
È possibile usare un cannone al plasma per rompere una parte del mostro; surriscaldare la chela di un granchio robotico con un lanciafiamme, così che lui la abbassi permettendoci di salire sul suo dorso; o ancora arrampicarsi sul soffitto per schivare le fiammate di un MegaMech a forma di ragno.

La varietà non manca, perciò sarà fondamentale mantenere il sangue freddo e agire senza esitazione.

Appunto la varietà non manca, e cercare da solo o in compagnia il modo più efficiente per affrontare un determinato nemico (anche con l’obiettivo di migliorare il proprio punteggio, visto che sia il tempo impiegato, sia i danni subiti influiranno sulle stelle ottenute alla fine di uno stage), sarà interessante e stimolante.

Ma è tutto così rose e fiori?

Un tasto (del joy-con) dolente.

Scienza in pillole: La “pirite” viene chiamata anche “oro degli stolti”, poichè i cercatori d’oro confondevano il suo luccichio con quello del prezioso metallo, accorgendosi solo dopo di avere tra le mani una pietra senza valore.

Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica e qui vi è un pò di pirite.

Sconfiggere i boss è meraviglioso, coordinarsi con qualcuno ancora di più… Sempre se riuscirete a superare l’ostacolo più difficile: la frustrazione.

I comandi spesso non sono responsivi nei momenti cruciali e fare un movimento sbagliato potrebbe portare, a volte, ad incastrare il modello del personaggio in un loop di morte, da cui è impossibile uscire se non ricominciando lo scontro.

È impossibile fare un gioco privo di bug, ne sono consapevole, ma se a questo problema aggiungi la scelta di pubblicare il gioco su Switch, dove i comandi non sono proprio dei migliori, l’effetto snervante si amplifica.

Soprattutto in modalità due giocatori con i joy-con, l’esperienza di gioco è frustrante se non siete concentrati al massimo. La maggior parte delle volte cadrete dal MegaMech senza un motivo apparente, visto che per rimanere attaccati serve mantenere premuto uno dei due tasti superiori del controller, e vi incastrerete sotto le sue zampe, prendendo danno e morendo.

Da questo possiamo dedurre che il nemico principale del gioco e dei giocatori è, in realtà, Nintendo e le sue macchine di morte per le dita: i joy-con.


Uno dei boss nel quale gli errori sopra citati si sono fatti più sentire.
Ma quindi la devo sventare l’invasione o no?
Assolutamente sì. Mechstermination Force è un gioco coinvolgente, semplice, immediato, che ti farà passare ore davanti allo schermo.

Ma soprattutto è un titolo che ti fara urlare a gran voce: “Che figata! Cosa non darei per un altro Mech!”

Verdetto
8 / 10
Cosa non darei per un altro Mech!
Commento
Mechstermination Force è un titolo che va giocato anche solo per competere contro se stessi o divertirsi con gli amici. A fronte di alcuni errori e bug, si presenta comunque come un gioco completo e appagante, nonchè la conferma che i titoli indie sono una ventata di aria fresca nel mondo videoludico odierno.
Pro e Contro
Boss Fight varie e stimolanti.
Ottimo comparto grafico.
Possibilità di giocare in co-op.

x Comandi non sempre responsivi.
x Alcuni bug dovrebbero essere corretti.
x Pochi Mech.

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