In occasione della #LoveIndies Week, quel buono a nulla del regista di Gameromancer ha deciso di celebrare uno dei suoi team di sviluppo preferiti – Failbetter Games.

 

Questo articolo è una traduzione ufficiale dell’originale, apparso sul sito dell’autore.
 

È una notte buia nella Londra Caduta. Non che si possa godere molto della luce solare, lì sotto, quindi questa frase non dice poi così tanto. Ma l’Ammiraglio Occhialuto richiede i tuoi servigi, questa notte: e, se avrai successo, potresti persino vivere abbastanza a lungo da vedere la preziosissima superficie, quel posto leggendario tanto bramato dal tuo cuore. Non importa chi o cosa tu sia, nella Londra Caduta: potresti essere un selvaggio capitano pirata, un lord, un militare particolarmente entusiasta, o persino un poeta con un’inarrestabile sete di conoscenza e di nuove scoperte. Prima o poi, potresti perire come tutti gli altri. Ma avresti comunque vissuto un esempio straordinario di storytelling videoludico (e non solo), nel frattempo.

Siamo nella #LoveIndies Week, un momento perfetto per celebrare tutti gli sviluppatori Indie che noi, in quanto giocatori, amiamo e rispettiamo.

Nel nostro caso, si è deciso di scrivere di Sunless Sea, un vero capolavoro di scrittura videoludica sviluppato da Failbetter Games, e disponibile su PC, Mac, Linux e persino iOS.

 

 

“Sì, signor Capitano!”
Una perla dalla lucentezza incredibile
Sono recentemente tornato su Sunless Sea dopo almeno un anno senza una singola partita – con enormi rimpianti nel frattempo, specie considerato che ricordavo di averlo giocato con grande meraviglia e piacere, non troppo tempo fa. Il mio primo impatto con Sunless Sea è stato, in effetti, di pura meraviglia: da scrittore, non potei ignorare la bellezza dello stile adottato per le storie della “Fallen London”, un universo vivo e pulsante sull’orlo di un gigantesco oceano, sottomarino, l’ “Unterzee“.

Coincidentemente, è anche ambientato in una versione piuttosto originale e distorta dell’Era Vittoriana, enorme fonte di ispirazione per le mie stesse storie.

Ma questo articolo sarà molto lontano da “mere” considerazioni di gusto personale. Non serve che vi piacciano l’Era Vittoriana, Lovecraft, l’horror gotico e lo Steampunk: Sunless Sea va ben oltre le sue più intriganti fonti di ispirazione, costruendo un mondo oscuro pieno di immagini e linguaggi incredibili. E, soprattutto, dotato di una qualità nella prosa scritta senza precedenti.

 

Sunless Sea Scholar

Sunless Sea combina un’ottima qualità della prosa con uno straordinario senso dell’humor.

 

Come ti leggo un gioco
A livello di gameplay, il concetto alla base di Sunless Sea è piuttosto semplice; se dovessimo identificarlo all’interno di un genere, potremmo facilmente descriverlo come un Survival-RPG: naviga con la tua nave, trova risorse, aumenta di livello, ripeti il tutto, e nel frattempo cerca di sopravvivere.

Sunless Sea somiglia a un’avventura testuale molto elaborata
Tuttavia, il lato più curioso di Sunless Sea è che, se si prova a ridurlo alle sue meccaniche di base, non è tanto diverso da una avventura testuale molto elaborata, con elementi survival e un po’ di azione navale sparsi qui e là. Insieme a una serie di meccaniche di gameplay precise e ben studiate, infatti, le linee di testo e la prosa hanno un impatto gigantesco sull’intero gioco, e probabilmente compongono un buon 80% dell’esperienza complessiva. Per quanto divertenti ed estremamente soddisfacenti, mi sono reso conto che il vero potenziale di Sunless Sea non sta nelle sue meccaniche di combattimento (e, che sia chiaro, spenderei comunque ore e ore a migliorare la mia nave), ma piuttosto nell’esplorazione e in tutte le incredibili storie raccontate dal mondo di gioco.

 

 

Ogni porto è una nuova avventura, ogni avventura porta a nuove esperienze con ambienti e illustrazioni incredibilmente immaginativi (le acque intorno a Fallen London sono, senza ombra di dubbio, tra le ambientazioni Steampunk più ispirate che si siano mai viste in un gioco del genere), e tutto ciò è solitamente ben incorniciato da una serie di personaggi poco raccomandabili, ciascuno dotato dei propri obiettivi e curiosi tratti caratteriali.

Scrivi la tua storia
Anche il protagonista ha la sua storia, una che dipende dalla “classe” scelta all’inizio del gioco: avendo scelto come background prediletto la “poesia”, la mia questline principale mi chiedeva di trovare le ossa di mio padre e riportarle a Fallen London, per potergli finalmente dare una degna sepoltura e vincere la partita. Non sembra intenzionale, ma il parallelo (anche solo ideologico) con I Sepolcri, qui, si spreca.

Da quel momento in poi, il gioco si evolve di porto in porto, andando avanti di storia in storia, riga dopo riga, catturando con successo il giocatore nel suo oscuro universo gotico.

Sunless Sea è splendidamente crudo, eccezionalmente maturo, e sorprendentemente impavido nelle sue scelte di scrittura, che occasionalmente porteranno il giocatore sull’orlo del cannibalismo – e a noi piace così.

Sunless Sea deve essere letto con attenzione, prima ancora che giocato. Questa è la sua caratteristica più interessante, ed è una di quelle che vi terranno incollati alla sedia per ore e ore di profondo gameplay.

E scegliamo volutamente di non parlare del design mozzafiato dei mostri marini, lovecraftiani da far impazzire. Il nostro spazio, qui, è abbastanza limitato, e ci sarebbero abbastanza parole da riempire un altro articolo intero.

 

 

Letteratura Videoludica, nuda e cruda
Uno stile impareggiabile, da veri amanti della letteratura
Da scrittore appassionato di RPG e giochi di avventura, pongo un’attenzione quasi maniacale alla qualità della scrittura in parecchi titoli, e sono sempre entusiasta di trovare un nuovo progetto capace di attirare i miei occhi verso lo schermo. Come accennato all’inizio di questo articolo, il mio primo impatto con la scrittura di Sunless Sea è stato di pura meraviglia – e probabilmente non sapevo neanche che avrei voluto dedicarmi alla scrittura, ai tempi.

Quando ripenso ad allora, mi sorprendo sempre a riflettere sul fatto che i ragazzi di Failbetter Games sono stati, indirettamente (o forse no), un’enorme fonte di ispirazione per i miei lavori fin da quando ho giocato Sunless Sea per la prima volta, e mi hanno probabilmente dotato di quella speciale scintilla che mi ha permesso di dire “Posso farcela anch’io“, qualche anno fa. Il loro team di scrittori è estremamente capace, e anche i ragazzi dietro il codice sanno evidentemente quello che fanno: e questo era abbastanza per spingermi ad andare avanti, puntando a migliorare e raggiungere almeno un livello di scrittura equivalente nei miei stessi lavori.

 

 

Ovviamente non sono stati gli unici (Uncharted e Naughty Dog hanno avuto una parte enorme in tutto ciò), e sto ancora inseguendo il mio sogno, certo – ma è soddisfacente sapere da dove derivi il tutto: una disturbante avventura in giro per l’Unterzee, dalle coste di Fallen London a una meravigliosa terra ghiacciata, di nome “Frostfound”. Fu allora che mi innamorai profondamente di Sunless Sea, del suo comparto artistico, e della bellezza delle sue storie: uno straordinario esempio di scrittura videoludica, indipendente e non, destinato a ricordarmi ogni giorno quanto possa essere bella e curata la prosa inglese.

E i ragazzi di Failbetter operano proprio a Londra, la mia attuale città – potrei davvero chiedere qualcosa di meglio?

Verdetto
9.5 / 10
Non c'è scafo che il mio siluro non possa sfondare
Commento
Sunless Sea è una piccola perla di sviluppo indipendente, ad opera dei ragazzi londinesi di Failbetter Games. È una di quelle produzioni che sembra voler valutare più l'esperienza del giocatore, quello che gli rimane nel cuore e nella mente, piuttosto che il divertimento ludico – per quanto le sfide ci siano, e siano anche splendidamente costruite. Giocare Sunless Sea è come leggere una raccolta di racconti gotici di fine Ottocento: personaggi, ambientazioni e missioni dal retrogusto oscuro e occulto, un universo di gioco coerente e pulsante di vita, e tante piccole storie che si intrecciano tra loro, viaggiando da un porto all'altro. Un piccolo capolavoro dalla bellezza rara, e che potrebbe tranquillamente figurare nella nostra rubrica "Ars Ludica" – se non fosse che ripeteremmo sostanzialmente tutto quello che abbiamo già detto qui.
Pro e Contro
Qualità della scrittura a livello quasi letterario
Divertente, vasto, complesso, spietato
Comparto artistico mozzafiato
Storytelling inimitabile

x Solo in Inglese, e complesso da seguire

#LiveTheRebellion