Recensione Layers of Fear: Inheritance

Con questa nuova generazione di console, il genere horror sta vivendo una seconda giovinezza all’interno dell’industria videoludica. Con il suo P.T., Hideo Kojima ha portato nuova linfa vitale ad una tipologia di gioco che, negli ultimi anni, si era sempre più stagnata, facendo la gioia di tutti coloro che sono cresciuti a pane e Silent Hill (o Resident Evil). Layers of Fear è stato uno dei migliori titoli di questo esponente del 2016 e, come era lecito aspettarsi, dopo il successo iniziale è stato subito messo in cantiere un DLC con l’intento di ampliare la terrificante esperienza originale con qualche ora di spaventi in più. Layers of Fear: Inheritance, questo il titolo del nuovo contenuto aggiuntivo, è ora disponibile in tutti gli store digitali e noi siamo qui pronti a farvi sapere se vale la pena tornare a visitare la villa del folle pittore. Evidenziamo, infine, come il prezzo di questo DLC sia sicuramente invitante, andando a costare poco meno di 5 Euro (4.99, per la precisione).

Versione testata: PlayStation 4

Il pennello non cade tanto lontano dalla tela
Il comparto narrativo di Layers of Fear: Inheritance è sicuramente l’aspetto più riuscito della produzione
La trama di Layers of Fear: Inheritance (da qui in poi chiamato solamente “Inheritance” n.d.r.) ci vede nei panni della figlia del pittore protagonista dell’avventura principale. Tornata alla villa dopo gli eventi del primo capitolo (ai quali non faremo riferimenti per evitarvi qualsiasi tipo di spoiler), la ragazza dovrà esplorare la casa che, inevitabilmente, le farà riaffiorare alla mente i terribili ricordi della sua infanzia e la metterà di fronte ad una terribile scelta. Il comparto narrativo di Inheritance è sicuramente l’aspetto più riuscito della produzione, in quanto si approfondisce notevolmente la conoscenza non solo della protagonista di questa avventura, ma anche del padre, figura complessa e per nulla banale quanto può sembrare ad un primo sguardo. Nonostante alcuni momenti meno ispirati, questo DLC di Layers of Fear riesce a convincere per tutta la sua (breve) durata, permettendoci di tornare per un paio d’ore all’interno della villa del capitolo originale e di scoprire interessanti retroscena sul passato di questa tormentata famiglia. Bisogna però ammettere che l’atmosfera non riesce a raggiungere quella già vista durante l’avventura originale, trasmettendo una sensazione di “già visto” e non riuscendo mai a spaventare il giocatore. Questo, purtroppo, va ad influire negativamente sul prodotto finale che, pur risultando interessante, non riesce nell’intento che si prefigge questo genere di gioco: fare paura.

Cani, dipinti e corridoi
Il filtro onirico utilizzato per le scene nel passato impedisce al giocatore di spaventarsi con la giusta atmosfera
Il gameplay di Layers of Fear: Inheritance non si discosta molto dal titolo base, mettendoci nei panni del nostro personaggio e spingendoci attraverso un percorso (quasi sempre) prefissato, per poi sorprenderci con jump scare o farci riflettere con piccoli puzzle ambientali. Anche in questo caso, questo DLC non riesce a raggiungere i livelli del “primo capitolo”, con enigmi troppo semplici e con jump scare prevedibili e mai davvero spaventosi. Una seconda parte più ispirata riesce a risollevare leggermente la produzione, ma è innegabile come qualcosa sia andato storto nel corso della produzione. Inoltre, siccome gran parte del contenuto aggiuntivo è visto dal punto di vista della figlia da giovane, l’atmosfera spaventosa della villa viene filtrata da una versione onirica che, pur funzionando all’inizio, dopo qualche decina di minuti comincia a stancare e a perdere la carica emotiva che dovrebbe trasmettere. Ad ogni modo, al di là della trama principale, è possibile ancora una volta vagare per i corridoi aprendo tutte le ante e i cassetti della magione alla ricerca di documenti e disegni che vanno a comporre più di qualche retroscena sulla disastrata famiglia del pittore.

Le ombre della pazzia
Tecnicamente, Inheritance si colloca all’ottimo livello del “capitolo principale”
Da un punto di vista prettamente tecnico, Layers of Fear: Inheritance si colloca sullo stesso identico livello del capitolo originale. Ci troviamo quindi di fronte ad un titolo graficamente buono, con un sistema di luci che riesce ad evidenziare le cose giuste al momento giusto e una modellazione poligonale sicuramente riuscita. Una pecca evidente, ancora una volta, viene dalla scelta stilistica di ambientare gran parte dell’avventura in un mondo visivamente onirico che, purtroppo, mette in mostra tutti i limiti del motore grafico. Ottimo ancora una volta il comparto sonoro che, tra musiche ispirate e rumori inquietanti, saprà fare sicuramente la gioia di tutti gli amanti dell’horror.

Verdetto
Si
Non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello!
Commento
Valutare con un semplice "si" o "no" un prodotto come Layers of Fear: Inheritance è sicuramente un'impresa ardua. Si tratta, senza ombra di dubbio, di un prodotto che non riesce a raggiungere la qualità del titolo originale, ma che riesce comunque ad approfondirne i personaggi e che si presenta sul mercato digitale ad un prezzo sicuramente allettante. Abbiamo quindi deciso di promuoverlo, ma ci teniamo a sottolineare come si tratti di un contenuto aggiuntivo che piacerà soprattutto a coloro che hanno amato il capitolo principale, mentre a chi già non si è fatto prendere in passato dalla villa del pittore maledetto consigliamo semplicemente di dimenticarne l'esistenza.
Pro e Contro
Trama che caraterizza maggiormente i personaggi
Prezzo contenuto
Comparto tecnico solido

x Atmosfera onirica che danneggia la produzione
x Non fa paura
x Qualche problema tecnico

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