Recensione Invizimals: Gli Invincibili

A circa un anno di distanza dall’uscita di Invizimals: L’Alleanza, la serie di Novarama accantona (momentaneamente?) le escursioni su home console e torna a giocare sulla piattaforma su cui è stata concepita, quella delle console portatili. L’uscita annuale è, ormai lo sappiamo, una sfida: da una parte bisogna cercare di mantenere intatte le caratteristiche della serie ma dall’altra bisogna scongiurare il pericolo del “more of the same” e proporre qualche novità che giustifichi la nuova uscita nei negozi. Come se la sarà cavata il team catalano?

Hasta la revolution
Al solito, il protagonista è il giocatore stesso
La trama, come da tradizione, vede come protagonista il giocatore stesso, grazie ad una regia delle cutscene “in prima persona” che crea l’illusione che i vari personaggi si rivolgano direttamente a chi regge Playstation Vita in mano. Le vicende questa volta vedono l’Alleanza in serio pericolo: gli Xtractor, i robot antagonisti degli Invizimal, hanno attaccato il quartier generale delle operazioni e preso in ostaggio Kenichi “Keni” Nakamura, studioso delle creature misteriose e figura chiave all’interno dell’Alleanza. Lo scopo del giocatore, un cacciatore di Invizimals fresco di arruolamento, sarà quello di unirsi alla resistenza contro gli Xtractor e radunare i quattro Invizimals campioni, in modo da riconquistare la base e cacciare definitivamente i nemici.

 

Deja Vu
Dal punto di vista ludico Gli Invincibili è molto simile a L’Alleanza: il compito del giocatore ancora una volta riguarda la gestione dell’ avamposto atto ad accogliere le creature che si uniranno alla causa. Oltre alle sessioni di caccia, ormai marchio di fabbrica della serie, l’avamposto permetterà di gestire gli Invizimals catturati (personalizzandoli a livello estetico, di statistiche e quando possibile facendoli evolvere) e di acquistare nuovi oggetti al mercato, oltre che a vendere strumenti e creature in eccesso. Non manca poi l’arena, uno dei pezzi forti del precedente titolo. Le fasi “puzzle” in cui venivano assemblati gli edifici sono in massima parte sostituite da spezzoni molto simili in cui invece si ricostruiscono gli Xtractor abbattuti in modo da poterli utilizzare, che si differenziano solo per l’introduzione di un limite di tempo (che decresce più velocemente ad ogni errore).

Zona di caccia
Le carte AR non sono più d’obbligo
L’aggiornamento più grosso che hanno ricevuto le catture rispetto a L’Alleanza riguarda le carte AR. Se prima per andare a caccia di Invizimals il supporto di questo “mazzo” per la realtà aumentata era necessario, adesso queste possono essere tranquillamente lasciate da parte: per giocare è sufficiente avere a disposizione un pavimento (o comunque una superficie piana) sufficientemente colorata, anche solo dagli “oggetti fisici” che vi ci sono appoggiati sopra. L’abbandono delle carte ha permesso all’azione di non limitarsi più a tavoli e pavimenti, raggiungendo anche le superfici verticali (come prima, anche in questo caso a patto che siano abbastanza varie dal punto di vista cromatico, cosa che fa di quadri e poster perfetti candidati).

C’è bisogno di spazio per giocare
Per il resto, valgono le stesse considerazioni fatte un anno fa a proposito de L’Alleanza: per far funzionare a dovere il titolo sono necessari talvolta spazi sufficientemente ampi e una buona illuminazione, e le meccaniche che compongono questi mini-giochi strizzano sicuramente l’occhio ai più piccoli, trovando i “bambini più cresciuti” un po’ restii all’assecondare quanto viene richiesto per aggiungere alcuni mostriciattoli alla propria scuderia.

La nobile arte
L’arena si riconferma il pezzo forte dell’offerta, nonostante le poche novità
L’Arena, probabilmente la feature che avevamo più apprezzato nei due titoli dello scorso anno, non presenta invece particolari sorprese. Le battaglie (contro la CPU o contro altri giocatori) sono affrontate con un approccio da picchiaduro, con meccaniche però contaminate da aspetti tipici del giochi di ruolo: ogni volta che il nostro mostriciattolo eseguirà un attacco consumerà una certa quantità di stamina, che quando raggiungerà lo zero costringerà il giocatore rimanere immobile finché non si sarà in parte ricaricata. Anche la possibilità di potenziare ad ogni level up i propri Invizimals incrementando le statistiche che preferiamo (come salute, attacco, velocità di ricarica o quantità di stamina) è di nuovo presente e regala un maggior peso all’aspetto “strategico” del gioco, a conferma delle capacità dell’Arena, capace di intrattenere anche i giocatori più in età. A completare il quadro delle soluzioni tattiche a disposizione ci sono di nuovo i Vector, attivabili nel mezzo del combattimento e con effetti che spaziano dal recupero di punti salute all’esecuzione di mosse speciali in grado di danneggiare pesantemente gli avversari. Le novità non toccano insomma le meccaniche ma puntano piuttosto a dare all’Arena un peso maggiore fin dagli inizi dell’esperienza, richiedendo al giocatore di catturare gli Invizimals attraverso questa o di partecipare ai tornei per arruolare i campioni, accrescendone il peso nell’economia di gioco anche grazie alle “barriere d’ingresso” legate al livello di alcune missioni.

Verdetto
6.5 / 10
Almeno non è il Regno Scomparso...
Commento
Invizimals: Gli Invincibili è in buona sostanza un aggiornamento de L'Alleanza rilasciato lo scorso anno: la feature più grossa è di sicuro la possibilità di giocare senza le carte AR, che si sposa bene con quello che è lo scopo del titolo rendendo tutto più immediato e permette quindi ai più piccoli di potersi spostare senza problemi anche all'aperto, operazione che sicuramente semplifica alcune catture. Per il resto, Gli Invincibili è comunque un titolo che si rivolge prevalentemente ai più giovani, lasciando ai più cresciuti (un po' come l'anno scorso) comunque un Arena davvero riuscita e più "pesante" come importanza nella campagna.
Pro e Contro
Non servono più le carte AR
L'Arena acquista importanza anche nella campagna

x Poche novità rispetto a L'Alleanza
x Il target di riferimento rimane quello dei più piccoli

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