Recensione Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro

Come si suol dire, il vero piacere sta nell’attesa. Con esattamente 2 anni di ritardo rispetto al lancio sul suolo giapponese, lo scorso 25 Novembre anche noi fans europei abbiamo potuto mettere, finalmente, le mani sul quarto capitolo della (nuova) saga de Il Professor Layton!

Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro segna l’inizio di una nuova trilogia, antecedente a quella dei tre capitoli già disponibili nei negozi; inoltre, è l’ultimo capitolo sviluppato per Nintendo DS (il prossimo episodio verrà, infatti, rilasciato solo per 3DS) e probabilmente uno degli ultimi titoli AAA nella line-up europea dell’ormai vetusta console portatile Nintendo.

Voglio diventare il suo assistente, Professore!

La storia è ambientata tre anni prima degli eventi de Il Villaggio dei Misteri: Layton riceve una lettera del suo vecchio amico Clark Triton, contenente una richiesta di aiuto criptata; insieme alla sua assistente Emmy Altava, il professore decide di raggiungere l’amico in difficoltà nella cittadina di Misthallery.

Misthallery, nemmeno a dirlo, ha una curiosa particolarità. Questa viene avvolta, ogni notte, da una fitta nebbia; durante questo fenomeno, un enorme spettro distrugge gli edifici della città: le case, fortunatamente, vengono evacuate sempre per tempo grazie alle segnalazioni anonime dell’oracolo del paese, il figlio dell’amico di Layton, colui che è destinato a diventare l’apprendista del professore: Luke Triton.

Sarà a noi aiutare Layton a scoprire cos’è questo fantomatico Spettro e perché vuole distruggere la città. Il tutto, chiaramente, sempre circondato dagli immancabili enigmi proposti dal professore e dalla città di Misthallery!

Cosa ne dici, Luke?

Oltre ai 170 enigmi disponibili, ne Il Richiamo dello Spettro c’è una grossa novità rispetto ai capitoli precedenti. Per risolvere gran parte dei Misteri legati alla trama principale del gioco, Layton ci porrà delle domande e saremo noi, per la prima volta, a dover risolvere in prima persona i segreti di Misthallery; va però specificato che, purtroppo, la risposta esatta è spesso facilmente intuibile tra le tre fornite dal professore, dettaglio che fa cadere un po’ l’entusiasmo per la novità introdotta e che stona se messa a paragone con i veri enigmi del gioco, mai come questa volta complicati!

Tornano anche gli immancabili minigiochi, decisamente più numerosi dei capitoli precedenti: avremo a che fare con un pesciolino azzurro che dovrà raccogliere le monete nel tempo limite in 10 diversi acquari (un po’ come faceva il pappagallo ne Il Futuro Perduto); l’utilizzo un trenino giocattolo, che non è altro che il modello in scala del Molentary Express (protagonista de Lo Scrigno di Pandora), attraverso 10 tracciati diversi, sbloccabili risolvendo gli enigmi “extra” degli abitanti di Misthallery; un teatrino di marionette, con tre recite disponibili in cui dovremmo indicare l’azione giusta da compiere (proprio come i libri illustrati de Il Futuro Perduto).

Completando al 100% tutti e tre i minigiochi sbloccheremo, come sempre, enigmi tradizionali più difficili. È inoltre presente, come ulteriore extra, un minigioco molto simile ad “Acchiappa la Talpa” in cui dovremmo colpire più topolini possibili nel tempo limite ma, a differenza dei giochi sopracitati, non avremo nessun enigma in premio una volta finito il sottogioco.

Retroscena e collezionabili

Ne Il Richiamo dello Spettro sono state inserite nel corso della narrazione alcune scenette speciali, che mostrano vari momenti del passato e diversi retroscena degli abitanti della città e dei protagonisti del gioco, scene che si riveleranno un vero e proprio collezionabile del titolo. Alcuni di questi “episodi” verranno sbloccati proseguendo nella storia, mentre altri verranno sbloccati solo parlando con determinate persone in determinati punti della storia.

Nel gioco è presente anche un’altra raccolta, questa volta nel senso stretto del termine: esplorando le zone col touch screen, oltre alle monete aiuto e agli enigmi segreti, verranno fuori dei piccoli tesori tutti da scovare e raccogliere (almeno per un archeologo come Layton! ).

Come potrete immaginare, entrambe le collezioni sono completamente opzionali, dato che non aggiungono nessun enigma alla lista.

Che fine ha fatto Londra?

Ci troviamo quindi di fronte ad un gioco molto vasto ed incredibilmente longevo, molto più di ogni Layton mai pubblicato, che richiederà oltre 30 ore di gioco per essere finito completamente in ogni suo dettaglio (senza guide e/o video-soluzioni alla mano, chiaramente!!! ndr). Tuttavia, se vogliamo essere sinceri, le versioni americana e giapponese di questo gioco offrivano ben 100 ore di gioco in più.

Sì avete letto bene, CENTO ore che, non si sa per quale motivo, sono state rimosse dalla versione europea de Il Richiamo dello Spettro. Stiamo parlando del tanto vociferato London Life, che per mesi è stato nel limbo dell’incertezza, per venire poi tolto definitivamente dalle nostre cartucce.

London Life è un gioco di ruolo della durata di – come già detto – 100 ore, ambientato per l’appunto a Londra dove, dopo aver creato il proprio personaggio, il giocatore interagisce con il professore e con una lunga serie di personaggi, presi da tutti e quattro i capitoli, e svolgendo delle missioni, si sbloccavano nuove zone da visitare.

Chissà perché, questa modalità non è arrivata fino a noi. Una grave mancanza ingiustificata, che avrebbe reso Il Richiamo dello Spettro come il canto del cigno di Nintendo DS…

Non credo ai miei occhi, e neanche alle orecchie!

I ragazzi di Level 5 lo hanno fatto ancora! Come in ogni capitolo del brand, ogni dettaglio grafico è curato nei minimi particolari, rendendo ogni personaggio perfetto al singolo pixel e subito riconoscibile. Inoltre, nonostante gli anni passino e il numero dei capitoli aumenta, il carisma dei personaggi principali non ne risente, anzi, viene ulteriormente fortificato in questo quarto episodio. La grafica 2D, unitamente alle scene animate, rendono anche Il Richiamo dello Spettro un gioco-romanzo, capace di divertire e commuovere il giocatore senza il bisogno di regie complesse e ricercate, ma semplicemente attraverso gli artwork mozzafiato partoriti da Level5.

Se il comparto grafico è una gioia per gli occhi, anche le musiche sono deliziose, come sempre impeccabili e talmente stupefacenti da farne innamorare il videogiocatore.

Verdetto
8.5 / 10
Luke sono tuo padre
Commento
Il Professor Layton e il Richiamo dello Spettro è uno dei migliori capitoli delle avventure del professore, tra enigmi e colpi di scena, ed un ottimo punto di inizio per coloro che non vi hanno mai giocato. Level 5 riesce un'altra volta a trascinarci completamente nell'universo Layton, come se stessimo leggendo un libro della nostra saga preferita. In un fine 2011 ricco di sparatorie videoludiche, Il Richiamo dello Specchio è la perfetta alternativa per la materia grigia. Ora non resta che chiederci: quando uscirà il quinto capitolo?
Pro e Contro
Enigmi per tutti i gusti
Character design eccellente
Musiche eccezionali

x Nella versione europea manca London Life
x Non è un gioco per tutti

#LiveTheRebellion