Recensione Hatoful Boyfriend

Hatoful Boyfriend nasce in Giappone nel 2011 come visual novel per PC, come successore di un gioco flash creato per scherzo il primo Aprile di quell’anno. PigeoNation inc. in collaborazione con Mediatonic, rilasciò lo scorso anno un remake internazionale su Steam, e lo scorso 21 Luglio grazie a Devolver Digital Hatoful Boyfriend si è appollaiato anche sul PSN, in cross-buy (e con cross-save) su PlayStation 4 e PlayStation Vita, ad un prezzo di 9,99 €. Nuovi contenuti, una traduzione in italiano e la possibilità di cambiare console in ogni momento, basteranno a spingere l’acquisto di questo particolarissimo titolo?

Versione Testata: PlayStation 4 ( e PlayStation Vita tramite Cross-Save)

La ragazza che sussurrava agli uccelli
Hatoful Boyfriend si apre facendovi scegliere il vostro nome e cognome, andando poi ad impersonare l’unica umana nella scuola per uccelli dotati di San Columbia. Hiyoko Tosaka (il nome di default vuol dire pulcino) farà presto conoscenza con piccioni, colombe, quaglie, pernici e pappagalli e voi con lei. Ogni personaggio è ben caratterizzato e, proseguendo nelle diverse storie di ognuno di essi, Hiyoko ne svelerà i segreti e le manie, rendendo ogni uccello unico e adorabile (o detestabile). Da Ryouta, il piccione migliore amico della protagonista, preoccupato per sua madre e debole di salute, a Sakuya LeBel , nobile d’origini e che guarda tutti dall’alto verso il basso,

trama ricca di colpi di scena ed emozioni
da Kazuaki, professore narcolettico a Oko-san, coda a ventaglio fissato con la ginnastica e i budini, fino ad arrivare a Nageki, introversa tortora  rinchiusa sempre in biblioteca, e a Iwamine, il dottore del San Columbia, inquietante e maniaco. Non mancano altri personaggi sia primari che secondari, ognuno con una qualità particolare che tramuteranno le avventure di Hiyoko nella scuola in vere e proprie epopee, d’amore, d’avventura e d’intrigo.

Dietro all’amore per gli uccelli della protagonista si nasconde una trama fatta di colpi di scena e di eventi imprevedibili che si dipanano nel corso dei 15 finali del gioco: Hatoful Boyfriend riesce a catturare gli amanti delle visual novel tramutando un otome in tutt’altro tipo di gioco (ne parleremo dopo) e provocando forti emozioni nel giocatore (o in questo caso è meglio parlare di lettore). Per  godersi a pieno il titolo, bisogna infatti completare tutti i finali (per un totale di circa 6 o 7 ore), e dipanare così la matassa dei misteri della società degli Uccelli: non mancano ne i colpi di scena, ne tanto meno una vasta sequela di citazioni (a giochi, anime e cultura pop in generale) o di chicche come il blog di Brian Pigeon.

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Nelle visual novel non si gioca, ritardato!
Mettiamo in chiaro il genere di Hatoful Boyfriend: la visual novel. A differenza di un Professor Layton, un Ace Attorney, un Danganrompa o un Life is Strange (ma potevamo citare anche uno a caso dei titoli TellTale) che sono avventure grafiche, dove tramite enigmi, scelte e/o lunghi dialoghi si arriva al finale della storia in una visual novel ci troviamo di fronte solamente a linee di testo, con i personaggi a schermo che si susseguono e la protagonista che narra gli eventi in corso. In Hatoful Boyfriend potrete compiere delle scelte che andranno ad influire sulla trama e che vi porteranno ad uno dei quattordici finali “normali”(parleremo più avanti del quindicesimo), di cui uno completamente inedito creato

Non vi è traccia di alcun tipo di gameplay
apposta per le console di casa Sony. Durante il corso della route, Hiyoko (la protagonista) dovrà scegliere il club in cui iscriversi (che porterà all’interesse amoroso con un personaggio diverso a seconda dell’attività), le lezioni da frequentare (che ne aumenteranno delle statistiche interne utili per altri due finali e per quelli alternativi di tre personaggi) ed infine diverse prese di posizione che come la prima scelta incideranno sul rapporto con i vari uccelli.
Le prime storie d’amore puntano molto sul concetto di Otome (un date sim al maschile dove la protagonista deve innamorarsi di uno o più delle controparti) con ovviamente l’eccezione unica di Hatoful Boyfriend, la presenza di soli uccelli nel cast (protagonista a parte), e si concludono in circa 25-30 minuti l’una (accelerati grazie alla possibilità di mandare avanti velocemente il testo già letto tramite triangolo), una volta completati più della metà dei quattordici ending normali, si avrà accesso ad una nuova modalità di gioco denominata Route della Promessa, o BBL o in parole povere la storia che narra tutti i segreti della San Columbia e che porta inesorabilmente al vero finale del gioco.

Le apparenze ingannano
Finora abbiamo definito Hatoful Boyfriend un otome ed una visual novel ma non siamo ancora andati a scavare nel lato nascosto del titolo, che ad un primo impatto, di qualsiasi individuo, sembrerà solamente l’ennesima schifezza ideata da una giapponese annoiata.

Hatoful Boyfriend si trasforma e cambia totalmente
E invece siamo di fronte ad un caso dove la copertina non rispecchia il contenuto: quello che potrebbe sembrare un simulatore di appuntamenti con gli uccelli, si trasforma, nella seconda metà di gioco, in una visual novel completamente diversa (non vi diciamo come e il nuovo genere per lasciarvi il gusto della sorpresa), perdendo tutti gli elementi da otome e lasciando lo spazio alla trama e ai personaggi. Una piacevole sorpresa che tramuta completamente l’esperienza, sebbene si rimanga ancorati ai canoni del genere e non si giochi per nulla, ma si susseguono le vicende all’interno del San Columbia fornendo delle risposte plausibili a quasi tutte le domande  che il giocatore si pone dall’avvio del gioco (tra cui anche il perchè il mondo è dominato dagli uccelli) queste vengono accennate anche durante certe route “principali” ma solo nella BBL tutti i pezzi si incastrano al posto giusto. È dunque necessario giocarsi ogni singola storia per dare quindi un giudizio definitivo sull’opera, anche perchè l’epilogo verrà sbloccato solamente una volta visti gli altri 14 finali.

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Uccelli che non cantano
Non vi è molto da dire sul lato tecnico di Hatoful Boyfriend: gli sfondi sono completamente disegnati a mano e dipinti in digitale, mentre i protagonisti sono rappresentati da foto statiche dell’uccello in questione, potremo decidere all’inizio del gioco se ogni volta che ci verrà presentato un nuovo personaggio, vederlo anche raffigurato (ipoteticamente) come umano, in perfetto stile shoujo manga.
Il comparto sonoro non presenta alcuna sorta di doppiaggio, e lascia tutto ai suoni di background e alla colonna sonora minimale che spazia da brani inediti d’accompagnamento a musica classica come lo Schiaccianoci di Tchaikovsky. Come detto in apertura , nella versione per console Sony è presente la lingua italiana, selezionabile dal menù di gioco e capace di rendere fruibile il titolo a tutti: purtroppo vi è una gran quantità di refusi e di tempi verbali mal tradotti, che potrebbero minare l’esperienza di alcuni giocatori, ad ogni modo è possibile giocare Hatoful Boyfriend anche in inglese, mettendo fine al problema.

Verdetto
8 / 10
Shin Megami Tensei: Picciona
Commento
Ad un primo sguardo Hatoful Boyfriend può sembrare una perdita di tempo, un gioco inutile dove l'obiettivo principale è scegliere un uccello ed innamorarsene. Una volta iniziate a completare le diverse route, scoprirete che il titolo nasconde molto di più di quello che si vede in un primo momento, fino all'arrivo spiazzante della trama BBL che ribalta completamente il significato e il messaggio iniziale del titolo. Hatoful Boyfriend, sorprende e diverte, con personaggi ben caratterizzati che evolvono nel corso della visual novel. Ovviamente, appartenendo a questo genere, le fasi di gameplay sono praticamente assenti, ed è consigliato soprattutto a coloro che non si fanno problemi a leggere e a godersi una storia per come gli viene raccontata (compiendo scelte a schermo per cambiare l'esito dei finali).
Pro e Contro
Personaggi ben caratterizzati
15 finali diversi

x Qualche errore nella traduzione italiana
x Non adatto a tutti

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