Recensione Hana Samurai: Art of the Sword

Con svariati mesi di ritardo rispetto al territorio americano e con un cambio di nome (oltreoceano il titolo era Sakura Samurai), Hana Samurai: Art of the Sword giunge finalmente in Europa sul Nintendo eShop di 3DS. Sarà valsa la pena attenderlo per tutto questo tempo? Scopriamolo insieme…

Punch-Out!! in salsa Giappone Medievale

Nel gioco vestiremo i panni del giovane Hana Samurai, reclutato da un anziano Kappa (creatura mitologica giapponese, simile ad una tartaruga antropomorfa) per correre in aiuto della principessa Cherry Blossom, divinità protettrice della Terra rapita da un misterioso essere maligno. Sarà proprio il Kappa ad insegnarci i rudimenti dell’arte della spada, necessari per portare a termine l’impresa. Nel gioco ci ritroveremo infatti ad affrontare, schermata dopo schermata, ondate di nemici che si frapporranno tra noi ed il nostro obbiettivo, e dovremo farci largo tra di loro a suon di colpi di katana. Ogni schermata sarà accessibile da una world map, in cui nuovi stage verranno sbloccati man mano che proseguiremo. All’interno delle schermate di gioco, potremo muoverci liberamente fino a che non entreremo nel raggio d’attacco dei nemici. A questo punto il gioco prenderà un’impostazione molto simile a quella del classico gioco Nintendo Punch-Out!!: il combattimento si baserà non tanto sulla nostra abilità con attacchi e combo, ma su schivate e memorizzazione dei pattern d’attacco nemici. I nostri avversari sono infatti in grado di parare automaticamente qualsiasi nostro attacco, e dovremo piuttosto schivare i loro colpi ed attendere che abbassino la guardia o si sbilancino prima di sferrare i nostri fendenti. Il tempismo ed il riconoscimento dei pattern d’attacco avversari saranno fondamentali: sbagliando un attacco il nostro colpo verrà parato, diminuendo il filo (e quindi l’efficacia) della nostra lama ed esponendoci a pericolosi contrattacchi; viceversa, colpendo con tempismo perfetto non solo potremo far breccia nelle difese del nemico ma anche guadagnare dei punti di precisione, che potremo poi utilizzare nei negozi delle città per scambiarli con denaro. L’attacco con la spada e la schivata non saranno la nostra unica opzione in combattimento, potremo infatti anche decidere di parare colpi (sempre a spese del filo della nostra katana), di lanciare dei kunai, utilizzare delle rane per confondere i nemici ed infine utilizzare pietre per riaffilare la lama ed oggetti curativi. Importante sarà saper padroneggiare tutte queste opzioni, soprattutto in vista delle fasi avanzate del gioco, quando versioni più resistenti e con maggiori tipi di attacco dei nemici si sostituiranno a quelli già incontrati. Gli stessi nemici non saranno di un tipo solo, Alcuni avranno a loro disposizione katane, altri lance da punta o da taglio (le cosiddette naginata), altri perfino arco e frecce o strumenti Ninja, per non parlare dei Boss di fine area, dei veri e propri giganti dotati di armi e di stili d’attacco particolari.

Il combattimento non è tutto!

Inizieremo la nostra avventura con solo tre fiori di ciliegio (l’indicatore che rappresenta la salute), ma stage dopo stage potremo raccogliere ulteriori petali fino ad arrivare ad un totale di 20, rendendo più tollerabile la difficoltà dei livelli più avanzati. La salute non sarà l’unico attributo potenziabile. Grazie alle monete raccolte negli scontri od ottenute scambiando i punti precisione, potremo far visita al fabbro di ogni città e li far potenziare la nostra lama ad un livello successivo. In città avremo anche altre cose da fare, oltre ovviamente a parlare con i vari abitanti, salvare e far rifornimento di oggetti consumabili. In ognuna delle tre città presenti potremo infatti partecipare a due minigiochi differenti, e scegliere se competere per denaro o per vincere un premio. Nel primo caso potremo vincere anche quantitativi ingenti di monete, mentre nel secondo otterremo dei timbri, che ci permetteranno di vincere oggetti consumabili gratuiti ed, oltre un certo numero, potenziamenti per il nostro attacco. I sei minigiochi, seppur differenti tra loro, si basano sullo stesso principio, ovvero la velocità di reazione e la corretta stima delle distanze. In alcuni dovremo tagliare esattamente a metà oggetti che ci vengono lanciati contro, in altro tagliare solo specifici oggetti con un tempo di reazione minimo, in altri ancora colpire al volo foglie cadenti e così via. Si tratta di un buon modo per staccare dal gameplay principale dell’avventura, anche se alcuni minigiochi risultano sensibilmente più semplici di altri, ed in breve tempo si finirà a ripetere sempre gli stessi per accumulare denaro o timbri più rapidamente.

Cercasi extra disperatamente

Hana Samurai non è un gioco lungo. L’avventura principale è costituita da tre sole aree visitabili, ed anche contando il tempo trascorso in città ed affrontando i minigiochi, lo si può tranquillamente completare nel giro di 4 ore scarse. La longevità è aumentata dalla modalità esperto, sbloccabile al termine della prima avventura, in cui dovremo sostanzialmente affrontare nuovamente il gioco, stavolta con i soli tre fiori di ciliegio iniziali, senza possibilità di incrementare la propria energia, e con una minore disponibilità di oggetti nei negozi. Questa modifica rende la modalità esperto notevolmente più difficile, e se da un lato questo potrebbe far aumentare la vita del titolo per alcuni giocatori, molti altri la troveranno eccessivamente frustrante e potrebbero desistere dal continuare a giocare. Al di fuori della modalità principale sono pochi gli extra: troviamo infatti una modalità sfida contro 30 nemici consecutivi, contro 50 e contro 100, in cui l’obbiettivo sarà emergere vittoriosi dalle rispettive ondate nel minor tempo possibile e senza l’ausilio di strumenti di recupero. Si tratta di un’aggiunta carina, ma che non si differenzia adeguatamente dal gameplay dell’avventura principale e che viene rapidamente messa da parte. L’altra modalità extra offre ancora di meno: si tratta di una modalità “giardino” in cui potremo decidere di dedicare i passi contati giornalmente dal contapassi di 3DS come preghiera per far fiorire i ciliegi. una modalità molto carina da osservare, ma completamente priva di gameplay.

Le misure si prendono meglio con il 3D attivato!

Graficamente Hana Samurai si difende molto bene, con una grafica coloratissima, più stilizzata nella world map e più realistica (ma comunque cartoonosa) nelle città e nei vari livelli. Colpisce il giocatore l’utilizzo di un particolare filtro che rende più sfumati gli elementi a schermo più lontani. L’effetto non è assolutamente brutto dal punto di vista estetico, e colpisce per la sua particolarità, aggiungendo un certo stile all’impatto complessivo. Hana Samurai si giova inoltre di un effetto 3D realizzato particolarmente bene. La resa della profondità è ottima e con scarsi o nulli episodi di ghosting. Per una volta, il 3D è anche funzionale all’esperienza di gioco: permette infatti di giudicare meglio le distanze degli oggetti da colpire nei minigiochi e dei nemici nei vari livelli, aiutando di poco il giocatore. Il sonoro compie il suo lavoro egregiamente, con musiche orientaleggianti forse non proprio memorabili, ma mai fastidiose o di distrazione. Nel gioco non è presente doppiaggio, solo gridolini ed onomatopee “alla Nintendo”, mentre il testo a schermo risulta sfortunatamente presente solo in lingua inglese.

Verdetto
7.5 / 10
Punch-Out!! in salsa Giappone medievale
Commento
Pur non riuscendo a qualificarsi come un vero e proprio classico del Nintendo eShop, Hana Samurai risulta un'offerta vidoludica decisamente solida, grazie ad un gameplay ottimamente mutato dalla serie di Punch-Out!! ed ad una realizzazione tecnica di tutto rispetto. La buona resa dell'effetto 3D lo rende senza dubbio uno di quei giochi da mostrare agli amici per strappar loro una mezza espressione di sorpresa, anche se sarebbe stata maggiormente gradita una durata maggiore ed una maggior quantità e varietà di contenuti.
Pro e Contro
Gameplay solido e collaudato
Buona variazione sul tema di Punch-Out!!
Graficamente discreto, con buon effetto 3D

x Non molto longevo
x Extra scarni e poco varii
x Manca la localizzazione italiana

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