Recensione Goat Simulator

Già responsabili per i titoli della serie Sanctum, apprezzati FPS Tower Defense, gli sviluppatori svedesi Coffee Stain Studios tornano alla carica con un nuovo titolo. Un titolo inaspettato. Un titolo assurdo. Goat Simulator, un vero e proprio “simulatore di capra“. Nato quasi per caso, da uno scherzo interno tra i dipendenti del piccolo team di sviluppo, Goat Simulator ha suscitato un tale interesse nella popolazione internettiana da spingere Coffe Stain Studios a realizzare e rilasciare effettivamente il particolare ed anomalo gioco. Le premesse sono semplici: il giocatore prende il controllo di una capra, con la possibilità di esplorare un piccolo ambiente sandbox e sperimentare le varie bizzarrie permesse da un motore fisico assolutamente senza controllo e da decine di bug lasciati volontariamente intatti all’interno del titolo. Una ricetta che sembra perfetta per assicurare una buona dose di risate e per fornire tonnellate di materiale a quegli youtuber che del commentare giochi brutti e buggati hanno quasi fatto una professione, ma il risultato finale sarà all’altezza di tutto il passaparola che si è generato nelle ultime settimane? Scopriamolo insieme.

GOATY

L’ispirazione diretta per Goat Simulator proviene, a detta degli sviluppatori stessi, dai vecchi titoli di skate della serie Tony Hawk’s. L’impostazione in effetti è simile, con un piccolo sandbox liberamente esplorabile, nessun obbiettivo predefinito ed una serie di punteggi che ci verranno assegnati per praticamente qualsiasi azione disponibile. Ovviamente controlleremo una capra, non uno skater, e quindi i punteggi non ci verranno assegnati per l’esecuzione di trick, ma per tutta una serie di azioni più consone (ma anche no) al nostro status: incornare cose e persone, saltare staccionate ed oggetti, scatenare il panico tra allegri barbecue domenicali e comizi elettorali, farsi investire da un tir o far saltare in aria una stazione di benzina. Fondamentalmente il gameplay del gioco si può ricondurre al puro cazzeggio, alla devastazione insensata, alla scoperta di easter egg e segreti ed al completamento di alcuni achievement, con requisiti che vanno dal semplice belare (“fai ciò che una capra sa fare meglio“) al far crashare il gioco. Buona parte del divertimento del titolo è garantito dalla presenza di innumerevoli bug e da un motore fisico assolutamente ridicolo: salti e voli spropositati, animazioni ragdoll irrealistiche ed improbabili, possibilità di finire fuori dalla mappa o incastrarsi tra i poligoni di vari elementi strutturali e così via. Altrettanto importante è l’umorismo di fondo che permea il gioco: diversi easter egg così come i nomi di diversi achievment (fenomenale quello relativo al far esplodere il benzinaio, “Michael Bay“) riusciranno sicuramente a strappare un sorriso ai giocatori, così come sono stati bravi gli sviluppatori a predisporre alcune situazioni che provocheranno sicura ilarità: macigni in bilico su allegre festicciole in giardino che aspettano solo di essere spinti, monumenti alla Stonehenge che crollano come tessere del domino e così via.

G.G.O.A.T. (ovvero: Greatest Game Of All Times)?

Per quanto divertente, fuori dagli schemi e sopra le righe, Goat Simulator ha un difetto fondamentale, che deriva proprio dalla sua stessa natura: l’assenza di un vero obbiettivo e di un gameplay che sia più organico di un mero scorrazzare combinando disastri. Da un lato è vero che è proprio grazie all’assenza di questi elementi che Goat Simulator è quell’unicum che si ritrova ad essere, ma dall’altro, a fronte del divertimento iniziale, ci si rende piuttosto rapidamente conto di quanto il mondo di gioco sia piccolo e di quante poche siano le cose da fare. Anche con l’intento di scovare ogni easter egg e di sbloccare ogni achievement, è possibile esplorare completamente il titolo in 4 o 5 ore, lasciando poi ben poche cose da fare al giocatore. Il sandbox è veramente piccolo, ed una volta esaurita la spinta a sperimentare per sbloccare ogni achievment, subentra un grande senso di ripetitività e vuoto. Da segnalare l’integrazione con Steam Workshop, che permette agli utenti di creare e condividere liberamente i propri contenuti per Goat Simulator. Sicuramente quando inizieranno ad arrivare le prime mappe fan-made e modalità di gioco con vari modificatori il titolo acquisterà un maggiore spessore ed una maggiore longevità; tuttavia, allo stato attuale delle cose Goat Simulator non può dirsi una release completa. Piuttosto che al gioco spiritoso, scanzonato, originale ed anche intelligente che molti si aspettavano ci troviamo di fronte ad un titolo furbetto, fatto per cavalcare l’onda della popolarità virale e ad uso e consumo di tutti quegli youtuber più o meno famosi che si dedicano a commentari di giochi amatoriali e di dubbia qualità.

Bug e belati

Parlare di grafica in un gioco che fa dei propri bug una caratteristica piuttosto che un difetto è abbastanza superfluo, tuttavia vale la pena segnalare un aspetto generalmente gradevole, al netto di una performance che in situazioni molto concitate diventa un po’ zoppicante su un PC di fascia media, segno di una ottimizzazione non perfetta di un motore, l’Unreal Engine 3, che ormai dovrebbe essere noto come l’Avemaria agli sviluppatori. Le musiche, stupide ed irriverenti quanto basta, sottolineano il feeling generale del titolo, con effetti sonori quali belati ed urla varie dal sicuro effetto demenziale.

Verdetto
7 / 10
Manna per gli Youtubers, delirio per chiunque
Commento
Goat Simulator è senza dubbio un titolo che i giocatori PC più smaliziati e con spiccato senso dell'umorismo dovrebbero sicuramente tenere sott'occhio. Il gioco sa regalare alcune ore di sano divertimento, anche se poi la scarsità di contenuti fa sentire irrimediabilmente il suo peso. Proprio per questo motivo, nonostante il basso prezzo iniziale (9,99 €) ci sentiamo di consigliare a tutti di rimandare l'acquisto a quando inizierà a svilupparsi una comunità di modder di una certa dimensione, per poter usufruire al massimo di mappe e modificatori fan-made.
Pro e Contro
Si può impersonare una capra!
Bug e simulazione fisica demenziali
Assurdo e divertente
Integrazione con Steam Workshop

x Pochi contenuti
x Performance non sempre ottimale

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