Recensione GNOG

Parlare in maniera oggettiva di titoli che concentrano la maggior parte dei propri sforzi sull’impatto visivo non è mai semplice, soprattutto se riescono a trasudare un fiume di colori e suoni fino a farti immergere completamente  (o quasi) nel loro mondo.

GNOG non fa eccezione: il puzzle game di Ko_op, distribuito da Double Fine su PlayStation 4 (e nei prossimi mesi su Steam e iOS) fa del suo impatto visivo il suo principale punto di forza, e non a caso offre supporto a PlayStation VR, per una totale immersione del giocatore nei nove mondi di gioco.
GNOG è disponibile  dallo scorso 2 Maggio a 14,99€, scopriamo insieme di cosa si tratta.

Versione Testata: PlayStation 4

Nella scatola
GNOG si compone di nove livelli nei quali, volta per volta verrà narrata una diversa storia. Ogni piccolo mondo è individuale, ed offre al giocatore una diversa sequenza di enigmi ambientali che lo porteranno all’esplosione di colori finale. Vi ritroverete così negli ambienti più disparati: un’astronave in avaria  a cui urgono riparazioni; un uccello che dovrà nutrire i propri pulcini così da farli crescere e renderli provetti canterini; un ladro intenzionato a derubare un palazzo di cinque piani; un laboratorio su cui si fanno esperimenti sul DNA e perfino una fabbrica di dolci. Ogni mondo è unico e animato da vita propria,  grazie ai colori e alle musiche messe in gioco da KO_OP. Una sensazione che ammalia alla prima corsa, quando ancora disorientati, muoviamo l’analogico sinistro cercando qualche oggetto con cui interagire, che darà il via ad una rezione a catena che ci porterà al termine del livello pronti ad esplorarne subito un altro. E così via per le due ore necessarie a completare ogni mondo di GNOG, lasso di tempo ben speso, ma che difficilmente  torneremo ad investire (a meno che non siate in possesso di PlayStation VR e vogliate far provare le stesse emozioni ad un amico). Ed è questo il principale difetto di GNOG, una rigiocabilità bassa che si riduce ad un unica corsa verso i titoli di coda, un po’ come accadeva lo scorso novembre in Small Radios Big Televisions.

Non stai pensando quadrimensionalmente
Tutto è a portata di analogico
Dal punto di vista degli enigmi però, GNOG dimostra una propria identità: tra leve, interruttori e  domande visive (memorizzare un determinato codice o sequenza di colori) il titolo di KO_OP è in grado di intrattenere per tutta la sua durata, con nove location diverse anche nella risoluzione. Tutto è a portata di analogico e tasto X, con la possibilità di ruotare il mondo grazie ad R2 e utilizzando gli elementi di un lato per risolvere gli enigmi dell’altro. Se nel livello dello Studio Musicale  potrete intrattenervi con una vera e propria composizione audio (indovinando le giuste note da immettere a schermo, nella cucina del bosco sarete guidati da un libro di ricette, da ricomporre e poi seguire pagina per pagina  per dar da mangiare ai tre abitanti della scatola. Una volta portati a termine i nove livelli c’è la possibilità di rivisitarli, per scoprire il segreto nascosto in ognuno di essi: questa attività secondaria non vi porterà via molto tempo, ed è giusto per aumentare la breve durata di GNOG e ottenere qualche trofeo in più.

Questione di atmosfere
Lo abbiamo detto nel cappello introduttivo, GNOG fa del suo aspetto visivo il principale punto di forza, grazie a colori, character design e ambientazioni folli capaci di lasciarvi stupefatti ogni volta che darete il via ad un nuovo mondo. La colonna sonora non è da meno, e si creerà man mano che andrete a risolvere i problemi che affliggono il livello che state visitando, fino ad esplodere anch’essa nel finale  che vi riporterà al menù di selezione.Proprio per queste caratteristiche visive e sonore, GNOG guadagna punti se testato su PlayStation VR, tramite il quale il titolo di KO_OP ha sicuramente quella marcia in più che ne giustifica il prezzo della corsa. I pochi testi presenti sono tradotti in italiano, così da rendere  l’esperienza visiva di GNOG veramente alla portata di tutti.

Verdetto
7.5 / 10
E nella tua scatola cosa c'è?
Commento
Ci risiamo, come nel caso di Small Radios Big Televisions, anche GNOG trova la sua casa perfetta nella realtà virtuale. A differenza del titolo di Owen Deery però, GNOG è compatibile con PlayStation VR, diventando praticamente un ottimo acquisto per coloro che lo possiedono. Sebbene il titolo sia usufruibile anche senza, la forza dei colori e dei suoni danno il proprio meglio con la periferica Sony, immergendovi nei nove mondi concepiti da KO_OP.
Pro e Contro
PlayStation VR aggiunge atmosfera
Puzzle intelligenti
Stilisticamente intrigante

x Bassa rigiocabilità
x Breve durata

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