Recensione Genesis alpha one: una sim, souls roguelike

 

Giorno Zero

Dopo grandi aspettative, e dopo essere stato designato come uno dei comandanti di vascello spaziale del programma Genesis, l’ultima chance per trovare una nuova casa al DNA umano ha finalmente inizio….clunk!!…si sente il rumore della bottiglia augurale lanciata sullo scafo della U.S.S Genesis  per sancirne il varo

 

Guerre, corruzione dei governi e inquinamento fuori controllo hanno spinto corporazioni influenti a creare il programma Genesis, ultima possibilità del genere umano per sopravvivere ad un futuro ormai compromesso.
Il piccolo team tedesco Radiation Blue, coadiuvato dallo storico sviluppatore inglese team 17, mette nelle nostre mani il destino dell’uomo, e nonostante la natura casuale con la quale le dinamiche dell’avventura e dei pericoli vengono creati da questo Roguelike, le decisioni che prenderete durante la vostra missione dovranno essere decisamente logiche e ben ponderate. Non rispettare questo criterio farà naufragare voi, il vostro equipaggio e tutto il tempo speso in un batter d’occhio, costringendovi a ricominciare la ricerca di un nuovo pianete dall’inizio, alla stregua di un vero Souls like, ma in  Genesis alpha one non ci è permesso nemmeno di salvare.

 

 

Il punto focale di Genesis alpha one è la sopravvivenza di gruppo, il gioco non finirà quando verrete uccisi, poiché un altro componente dell’equipaggio sostituirà immediatamente il comandante deceduto, ma quando il ponte di comando verrà compromesso. Nel corso della missione troverete dei campioni di DNA, recuperabili uccidendo le varie specie aliene aracnomorfe o antropomorfe. Fin quando si tratterà di clonare la razza umana avrete bisogno di laboratori semplici, ma la procedura diventerà più complessa quando al DNA umano vorrete innestare quello alieno per creare specie con diverse abilità, e questo vi obbligherà a setacciare il cosmo in cerca di siti dove trovare nuove tecnologie e risorse per permettervelo. Stesso discorso vale per le armi o per gli upgrade della vostra stazione spaziale, come gli scudi o l’iperguida.
Tutto ciò vi tornerà utile quando vi serviranno ad esempio esseri più intelligenti ma più deboli come gli scienziati, ingegneri e ricercatori, oppure più resistenti o aggressivi, come ad esempio gruppi di attacco o difesa.

 

 

Nell’economia del gioco sono presenti anche le serre;  vi serviranno per creare la biosfera utile alla sopravvivenza del vostro equipaggio. Fin quando non creerete altre razze le piante da utilizzare possono essere delle semplici felci da ossigeno, ma se così non fosse ogni specie per sopravvivere ha bisogno della sua biosfera,  quindi dovete costruire nuove serre con piante adeguate recuperabili scendendo sui pianeti. Idea affascinante in Genesis alpha one è proprio il fatto che partite come razza umana, ma poi potreste colonizzare la “nuova terra” come una specie nella sostanza diversa.

 

 

L’insieme di generi di Genesis alpha one, unita ad una difficoltà casuale a volte frustrante, potrebbe far desistere il casual gamer, ma potrebbe rivelarsi una sfida a tutto tondo per chi è disposto a concedere a questo gioco svariate ore. La natura da fps è di sufficiente fattura, ma è minata dalla ripetitività degli ambienti di gioco e dalla semplicità di come affrontarli. I pianeti sui quali scenderete non saranno esplorabili, e per chi si aspettava rovine di ancestrali culture o interscambi interplanetari dovrà accontentarsi di toccate e fughe.

 

 

Razziare materie prime, o trovare siti dai quali ottenere nuove tecnologie da studiare, sarà praticamente come passerete la maggior parte del tempo. Purtroppo in ogni satellite o pianeta di turno, peraltro molto simili, dovrete cercare di sopravvivere ad ogni attacco ciclico e ostile di qualsiasi forma extraterrestre incontriate. Gli unici scambi permessi sono con chi, come voi, appartiene alla missione Genesis. Anche quando clonerete una razza del tutto uguale a quella combattuta non sarà possibile nessun contatto pacifico tra di voi, e questo lascia un po l’amaro in bocca su possibili interazioni mancate in questo nuovo universo videoludico.

 

In Genesis Apha One non potrete concedervi un sonnellino e delegare tutto all'equipaggio, ma dovrete essere presenti in prima persona in ogni attività della vostra nave

 

 

Giorno 23

Abbiamo bisogno di moduli come gli alloggi per i cloni creati nelle camere di clonazione e biocisterne per immagazzinare il DNA, di un raggio traente per recuperare materie prime dai detriti spaziali e un hangar dal quale lanciarsi nell’esplorazione planetaria; di raffinerie, magazzini e depositi per stipare e lavorare i materiali. Officine per studiare sistemi di difesa e attacco per sopravvivere. Tante serre per creare ecosistemi per quante saranno le specie che nel corso del viaggio creeremo e ospiteremo….

 

Genesis alpha one è anche un gestionale spaziale dove gli sviluppatori, con dinamiche semplici e intuitive hanno dato il meglio di loro, rendendo l’esperienza remunerativa ma con caratteristiche da vero survival. Anche la gestione in fase di assemblaggio della vostra stazione dovrà essere molto efficiente, ricordate che dovrete raggiungere ogni punto della nave, sia per difenderla che per amministrarla efficacemente. Se non adotterete delle contromisure alle radiazioni, o al proliferare di muffe aliene, la vostra creazione, in modo silente, verrà compromessa in modo irrimediabile senza che voi ve ne accorgiate.  Non appena sentirete un allarme che vi annuncia una possibile contaminazione o presenza aliena a bordo, non vi resterà altro che setacciare in lungo e in largo (anche i sottoponti…ma non solo) la vostra nave per debellare la nascente minaccia. A volte si ha la sensazione di assistere a veri e propri eventi casuali disastrosi, dove non rimane altro che rimboccarsi le maniche e salvare il salvabile, (se possibile) come accadeva  ad esempio in Sim City.

 

 

La versione testata su PC scorre fluida e senza impuntamenti, ma l’inspiegabile clipping, o il caricamento improvviso di alcune texture all’inizio del gioco che a volte si nota non è giustificato considerata la semplice, seppur riuscita, costruzione degli ambienti di gioco (preso atto che la build  comprende anche una GTX 1070 Ti). Tuttavia l’atmosfera che si respira è da vera e propria Odissea nello spazio; fin dalle musiche sintetizzate e fredde, alle texture o ai modelli di gioco, certamente monotoni ma adeguati, il tutto contribuisce a far vivere alcune dinamiche tipiche delle space opera, sia letteraria che cinematografica.

 

 

Potete affrontare la sfida proposta dai ragazzi di Freiburg lanciandovi nell’esplorazione spaziale come un novello Capitano kirk, oppure cercare materie prime e stanare alieni un po come faceva Ripley in Alien. Tuttavia in Genesis alpha one non potrete vestire i panni di un Capitan Harlock, e lanciarvi quindi nelle azioni frenetiche di abbordaggi di corazzate spaziali, o come un cavaliere Jedi, ad esempio combattendo un impero implacabile tra luce e oscurità. Ebbene: qui non troverete nulla di così indiavolato, o simile ad un arcade recente, anche perché lo scopo dello sviluppatore probabilmente, o i mezzi a sua disposizione, non comprendevano un progetto simile o così mastodontico.

 

 

 

Anno 2

Ad un paio d’anni dalla nostra partenza siamo riusciti a creare intorno ad una serra un complesso umano di nove membri con una ventina di moduli, e dopo una scansione del sistema in cui siamo abbiamo trovato un possibile candidato per ospitare la vita. Nonostante tutto per terraformare “Nemsia” sono necessari ancora una quindicina di membri, quindi almeno altre due serre, per le quali non abbiamo ancora le materie o l’energia sufficiente. Tutto questo ci costringe ancora a vagare nello spazio, tra i molteplici pericoli come attacchi o infestazioni aliene, o campi d’asteroidi che potrebbero compromettere l’esito della missione. Qui comandante Wells della U.S.S Genesis, Corporazione Rocket Stars, Passo e chiudo.

Verdetto
7 / 10
Spazio....non così profondo
Commento
Molto spesso si cerca di giudicare un gioco più per ciò che sarebbe potuto essere piuttosto per ciò che è. In Genesis alpha one troverete un elevato livello di sfida che vi terrà incollati allo schermo, soprattutto, ed esclusivamente, nella gestione della vostra colonia fluttuante, vera e propria arca alla ricerca di una nuova terra. Questa in effetti è l'unica storia narrata. alcuni altri aspetti sono stati curati meno, come ad esempio l'esplorazione dei pianeti; sempre desolati e simili gli uni agli altri, il contatto con altre culture; praticamente assenti se non per difendervi da esse, e un comparto tecnico che funziona ma non stupisce. Il resto, considerato il fatto che è stato realizzato da un team piccolissimo, quindi poco più di un indie game al costo di 29,90 euro, è meritevole di essere tenuto in considerazione.
Pro e Contro
Gestionale complesso ma intuitivo
Atmosfera da Space Opera
Non costoso per quello che offre
L'human race nelle vostre mani

x Tecnicamente modesto
x Nessuna storia o interazione particolare
x Difficoltà casuale senza salvataggi
x Rigiocabile ?

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