Recensione Futuridium EP Deluxe

Tra i meriti della scena indipendente c’è senza dubbio quello di aver permesso anche agli sviluppatori più piccoli di affacciarsi su un pubblico più vasto. Lo sdoganarsi dei titoli indie su console ha poi ribadito la cosa, affiancando queste produzioni “minori” ai prodotti tradizionali. Oggi torniamo sull’argomento parlando di Futuridium EP Deluxe, versione di lusso dell’originale sparatutto spaziale dei torinesi MixedBag uscito prima su PC e Mac e poi transitato su iOS. Vediamo se il tricolore sventola in alto anche su PS4 e PlayStation Vita.

Balle Cubi Spaziali
La prima impressione è quella di uno shoot ‘em up abbastanza tradizionale. E invece…
Futuridum richiama fin dal primo menu un certo genere di videogiochi, quello degli shoot ‘em up spaziali basati sulla grafica vettoriale (qui ovviamente sostituita da veri e propri poligoni). Ma scartando questa confezione un po’ vintage ci si ritrova davanti ad un prodotto veramente sui generis: piuttosto che far fuori frotte di alieni in un contesto “a cielo aperto” l’obbiettivo è esplorare i livelli che vengono proposti alla ricerca di cubi, da distruggere facendo fuoco con il tasto X e prendendo la mira spostando la navicella grazie alla levetta sinistra. Eliminati questi, finalmente verrà allo scoperto il “nucleo” del livello, un (altro) cubo di colore bianco che una volta distrutto permette di passare all’area successiva. Particolarità dell’astronave è quella di non poter né fermarsi né rallentare, “condannando” il giocatore ad una sorta di moto perpetuo che può essere alterato (spostandosi, accelerando con R2 o girando la navetta di 180° grazie al tasto quadrato), ma non fermato del tutto o rallentato. A dare un tempo limite alla ricerca dei cubi interviene la barra dell’energia della navetta, in calo costante (anche qui, non arrestabile del tutto ma solo arginabile per pochi istanti quando si distruggono i cubi) fin dall’inizio di ogni livello.

Non manca qualche tocco più arcade
Non poteva mancare in tutto questo un qualche retaggio arcade, rappresentato oltre che dai punteggi accumulabili in ogni livello (con due diversi moltiplicatori, uno che tiene conto di quante volte la navicella è stata distrutta e l’altro della catena di cubi consecutivi distrutti) dai tre sotto-obbiettivi disponibili in ogni area: deathcheater (ottenuto se si completa il livello senza morire), Lighspeed (se si finisce entro il tempo limite) e Chainmaster (donato solo ai giocatori che sapranno distruggere un certo numero di cubi consecutivi).

Lo spazio profondo
Il collante che tiene insieme le due anime del titolo è il level design
A far funzionare questa commistione tra lo shoot ‘em up arcade ed il platform esplorativo c’è un level design versatile e prestato allo scopo. I 50 livelli della campagna si dividono in 5 zone, in ognuna delle quali i primi livelli tendono a svilupparsi in profondità e a lasciare più libero sfogo alla vena esplorativa. Man mano che si procede verso il decimo (ed ultimo) livello di ogni sezione lo scenario si fa più articolato, iniziando a disporre i cubi in modo più “subdolo” ed introducendo pericoli come mine, missili e torrette, fino ad arrivare alla fine a zone estremamente più claustrofobiche e dinamiche, capaci al contempo di ridurre gli spazi per le manovre e cambiare forma ad intervalli regolari. Riuscire a portare a termine una zona è davvero una sfida, dato che in caso di game over sarà necessario ricominciare tutto da capo dal primo livello (a meno di non approfittare di eventuali crediti extra ottenuti come ricompensa). Per i giocatori più completisti non manca una modalità free play che permette di selezionare quale livello riaffrontare, in modo da poter provare ad ottenere tutte le medaglie nei vari livelli senza necessariamente dover rigiocare quelli già completati al 100%. Nel pacchetto ludico è infine anche presente Flappyridium, una sorta di omaggio di MixedBag al famoso blockbuster mobile che ne riprende grossomodo le meccaniche.

Futuridium davvero Deluxe
Promosso sia a livello audio che video. Peccato per l’assenza del Cross-Save
Dal punto di vista tecnico questa versione deluxe di Futuridium non soffre di particolari problemi, garantendo un esperienza fluida e tranquilla tanto su Playstation 4 quanto sulla sorella portatile, impreziosita (al solito) dall’offerta Cross Buy col suo classico “prendi due e paghi uno”. In questo senso però si sente un po’ la mancanza di un’altra delle offerte cui Sony ha abituato la sua utenza, quella del Cross Save, che rappresenta l’unico vero difetto del lavoro di MixedBag. Anche sul fronte sonoro non possiamo fare a meno che spendere belle parole a proposito delle fatiche dei due compositori Omar Ferrero e Luca Gasperoni, capaci di proporre pezzi veramente orecchiabili ed adattissimi al “mood” generale del prodotto. In due parole: promossi.

Verdetto
8 / 10
Stile? Megaspaziale!
Commento
Futuridium EP Deluxe è senza mezzi termini un titolo da provare assolutamente, specie se si subisce il fascino di un certo tipo di intrattenimento che ogni tanto ci permette di mettere via (quasi) tutti i fronzoli e concentrarsi sul puro e semplice punteggio. I contenuti non mancano e, sopratutto se si punta a raccogliere tutte le 150 medaglie, la sfida nemmeno. Colonna sonora e Cross Buy poi fanno da valore aggiunto, con l'unico neo della mancanza del Cross Save che avrebbe permesso di iniziare a giocare in salotto e poi continuare ovunque.
Pro e Contro
Originale e divertente
Colonna sonora sempre "sul pezzo"

x Manca il Cross Save

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