E come ogni anno, giunge uno dei miei momenti più attesi, l’uscita di Football Manager 2021. Per celebrarlo vi ripropongo un format che amo particolarmente, quello della rece-guida. Sarà perché il simulatore di Sport Interactive si presta particolarmente all’essere “spiegato” per poi essere “compreso” al meglio. Purtroppo, quest’anno, di nuove feature non ce ne sono di significative. Il Covid-19 ha rovinato, probabilmente, anche il ciclo di sviluppo di questo fantastico simulatore.
Non vorrei, però, sembrare cinico ma solo realista. Quest’anno con Football Manager 2021 è difficile parlare di un nuovo gioco “a cuor leggero”. Ogni anno Sport Interactive si prefigge degli obiettivi, calibrati sull’esperienza di quello precedente. Nel 2019 l’obbiettivo era la gestione societaria e i rapporti con la squadra, aspetto che era un po’ finito nel dimenticatoio. Sono state introdotte nuove figure all’interno dello staff e il ruolo dell’analisi dei dati è divenuto fondamentale. La software house inglese ha voluto ancora alzare di più l’asticella e toccare un argomento scomodo ma che fa parte delle dinamiche di un club di calcio: l’interazione umana.Cosa succede se tra il primo e il secondo tempo di un partita, in netto svantaggio, il mister entra nello spogliatoio scaraventando la bottiglietta contro l’armadietto? Cosa succede se mentre parla punta il dito contro una persona in particolare? Se durante una conferenza stampa pre-partita, ad una domanda idiota di un giornalista, l’allenatore della squadra manda tutti a quel paese e abbandona la stanza, cosa scriveranno i giornali il giorno dopo? Football Manager 2021 vi mostrerà quello che succede se le vostre reazioni saranno queste, sia in campo che fuori.
Questo è un traguardo ambizioso da voler raggiungere ma che rischia di diventare controproducente se non contestualizzato in gioco. Ricordiamoci che se si vuole umanizzare è il gioco stesso che deve essere incentrato sul lato umano. Inoltre, se è vero che le reazioni sono importanti, queste devono interessare tutti, compreso staff e presidente. In fondo il club è un concetto d’insieme che non lavora a compartimenti stagni.Football Drama: Un altro gioco di calcio che indaga la psiche dell’allenatore fuori dal campo, è Football Drama. Andatevi a leggere la recensione di quei matti di Gameromancer.
La terza legge di Newton ci dice che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Perfetta per i videogiochi, anche se quando veniva enunciata questa regola universale i nostri “amati” non erano nemmeno nei sogni di chi abitava il mondo. Fortunatamente noi li abbiamo e mi piace accostare questi due argomenti che, seppur lontani, trovano un terreno comune di spiegazione. L’infrastruttura di Football Manager 2021 vive sulle nostre azioni che provocano delle reazioni positive e negative. Per enfatizzare il concetto, quest’anno è stata introdotta la componente emozionale. Parafrasando, mi incazzo e te lo dimostro. Ovviamente tutto questo genera delle cose che purtroppo non sono prevedibili ma solo ipotizzabili. Questo è un grande errore perché un allenatore, prima di fare deve sapere. Come faccio a conoscere lo stato mentale dei giocatori in quel preciso momento? Certo, ho solo il morale ma mi manca il profilo completo. Cosa ha fatto durante la settimana, se è “scoglionato” per qualche motivo, e i suoi tratti completi della personalità. Non ho uno psicologo di squadra che mi fornisce i report per capire l’umore dello spogliatoio. Tornando a noi, il tirare una bottiglietta contro l’armadietto sicuramente scatena qualcosa, un qualcosa che però potrebbe non corrispondere a quello che voglio. È quasi come se fosse un bug, anche se le intenzioni ci sono e sono buone. Il “respirare” l’aria e le sensazioni, dentro e fuori del campo è un traguardo ambizioso ma che non si raggiunge in un solo anno. Adesso la strada è tracciata e bisogna solo percorrerla.I numeri del calcio Per quanto il calcio sia uno sport, il rendimento di un giocatore e di una squadra si misurano con i numeri e le statistiche. % di assist e possesso palla sono utili per impostare una tattica vincente.
Dato che, però, la responsabilità della squadra è nelle nostre mani, se in campionato facciamo pena non possiamo dare la colpa all’analista di turno. Lo abbiamo scelto noi per cui dobbiamo fare mea culpa. Prima, quindi, di leggere i report settimanali che i vari analisti ci sottoporranno è bene che questi facciano al caso nostro e siano “allineati” alla nostra filosofia del club. Quest’anno Sport Interactive decide di inserire la figura dell’analista per il reclutamento. Questa si muove tra il Direttore Sportivo e il team di osservatori e serve per tradurre i “numerini” dietro un possibile acquisto. Scegliere un carismatico difensore centrale, all’apice della sua carriera, è facile. Basta solo mettere mano al portafoglio e pagare il cartellino. Trovare una giovane promessa, quella che prendi a 10 e rivendi a 100, è tutt’altro che facile. Dovete fidarvi, quindi, dei loro consigli ma dovete anche entrare spesso e volentieri nel merito e capire se è un abbaglio oppure no. Ricordatevi che, quest’anno, è importante il fattore interazione e questo discorso vale anche con i membri dello staff. Nel corso della mia prima stagione, per esempio, ogni settimana facevo riunioni con lo staff per capire dove erano le criticità e l’andamento della squadra. Ma non mi sono mai fidato ciecamente del loro giudizio. Verificavo ogni loro consiglio e critica per capire se era valida oppure no. E poi ancora interazioni su interazioni. Dopo un po’ capisci chi può restare a bordo e chi invece salutare. Quando sei un allenatore non guardi in faccia a nessuno. Interessa solo il bene della squadra.Usabilità e interfacce Argomento in secondo piano quando si parla di videogiochi, anche perchè il gameplay è tutto. Una domanda: vi piace più un HUD chiaro, efficace e non troppo incasinato, oppure preferite il caos? Credo che la risposta sia piuttosto scontata.
Questo è un aspetto da non sottovalutare quando si parla di videogiochi che vivono su interfacce grafiche. Queste devono essere fruibili e usabili. La piega che aveva preso il noto simulatore calcistico non era delle migliori. Anche se sceglievi un database di gioco medio, i caricamenti, con un computer piuttosto onesto, erano diventati “pesantini”. Posso capirlo dopo il fine partita per via della preparazione dei dati del match per la successiva analisi, ma tra una giornata e l’altra dopo un po’ ti giravano le scatole e “quittavi”. Un vero peccato per un gioco che va vissuto momento per momento. L’idea che mi sono fatto, quindi, è che grazie alla next-gen gli sviluppatori inglesi abbiano preso il tutto e rimodulato per una migliore fruizione dei contenuti. Oltre ai caricamenti, infatti, anche l’organizzazione degli spazi e dei vari moduli è più snella. Le interfacce non sono “cariche” come era in passato e il tutto è ben visibile e ricercabile. Anche la schermata della ricerca giocatore, la più incasinata ma al tempo stesso la più importante, ha subito una bella riorganizzazione. Tanti filtri e contenuti chiari. Il tutto con un margine di personalizzazione estremamente ampio e riutilizzabile nel tempo. Figuratevi su console quanto tempo risparmiate visto che non avete ne mouse e tastiera. La versione provata, però, è quella PC per cui la mia è solo una supposizione basata sull’andamento degli scorsi anni. L’inversione di trend c’è stata per cui non è un caso se il lifting è avvenuto proprio in occasione dello sbarco su Series X. In ogni caso chi gioca su PC ci ha guadagnato molto.
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