Il
quattordicesimo capitolo della celebre serie
Final Fantasy non ha certo avuto un esordio particolarmente incoraggiante e, solamente in un secondo momento, si è trasformato nel
Final Fantasy XIV: A Realm Reborn che tutti conosciamo e del quale potete leggere la recensione proprio
qui. A poco più di un anno di distanza dalla release su PlayStation 4, ecco che
Square-Enix ha reso disponibile per tutte le versioni (
PC, PlayStation 3 e PlayStation 4) la
prima grande espansione di questo carismatico titolo.
Final Fantasy XIV: Heavensward, questo il nome del DLC, arriva sugli scaffali con lo scopo di mettere tanta nuova carne al fuoco in quello che è a tutti gli effetti uno tra i migliori MMORPG disponibili sul mercato.
Varrà la pena pagare il canone mensile per tornare all’interno di questo mondo di gioco? Scopritelo nella nostra recensione. Vi ricordiamo che potete acquistare l’ultima fatica Square a partire dallo scorso
23 giugno in formato digitale per tutti i supporti sopracitati, mentre
per PlayStation 4 e Pc sono state rilasciate due differenti versioni fisiche del titolo (
una contenente la semplice espansione e l’altra, a soli 10 euro in più, comprendente anche la versione base di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn).
Versione testata: PlayStation 4
Dungeons and Dragons
la storia di Heavensward tiene incollati al pad dall’inizio alla fine grazie a quest ottimamente riuscite, personaggi carismatici, filmati esaltanti e scontri avvincenti
La
trama di
Final Fantasy XIV: Heavensward ci offre la possibilità di viaggiare nella
regione di Ishgard, situata a Nord rispetto alle terre di Final Fantasy XIV: A Realm Reborn. Qui assisteremo ad un guerra che si combatte da lungo tempo (la
Dragonsong War) e saremo moralmente costretti ad intervenire per evitare che la situazione tra l’esercito di Dravania e i draghi precipiti. Nonostante
non vi siano particolari colpi di scena o soluzioni narrative innovative, la storia di Heavensward riesce a tenere incollato il giocatore al pad dall’inizio alla fine grazie a
quest ottimamente riuscite, personaggi carismatici, filmati esaltanti e scontri avvincenti. Bisogna ammettere che le missioni secondarie, purtroppo, non si rivelano sempre capaci di stupire, ma vista la mole immensa di quantità di cose da fare è normale che siano presenti degli alti e bassi per quanto riguarda le varie missioni.
Ottima ancora una volta l’atmosfera di gioco che, ancor più con questa prima espansione, rende l’idea di un mondo vivo e capace di esistere anche una volta spenta la propria console. In occasione dell’arrivo di Heavensward sono stati
aggiunti anche una serie di NPC al titolo base; questi personaggi servono per contestualizzare maggiormente il nuovo contenuto aggiuntivo e contribuiscono notevolmente a rendere il passaggio da A Realm Reborn più graduale e meno brusco. Sottolineamo, infine, come
per accedere alle nuove aree di gioco e, di conseguenza, alla nuova campagna, sia necessario aver terminato la trama principale del titolo base e, vista la difficoltà di alcuni scontri, avere il proprio personaggio attorno al livello 50. La
longevità, ancora una volta, riesce a stupire grazie a
più di 100 ore di gioco che, senza dubbio, sapranno soddisfare gli amanti sia dei Giochi di Ruolo che degli MMORPG.
Dragon Trainer
Questa espansione può vantare una serie di interessanti aggiunte che rendono il titolo una vera gioia per i fan della versione base
Il
gameplay di
Final Fantasy XIV: Heavensward è rimasto
sostanzialmente immutato rispetto ad A Realm Reborn, ma può vantare
una serie di interessanti aggiunte che rendono il titolo una vera gioia per i fan della versione base. Cominciamo con il dire che sono stati
aggiunti 3 nuovi jobs: il
Dark Knight (vero e proprio Tank fondamentale negli scontri di gruppo e capace di causare ingenti danni ai nemici), l’
Astrologian (healer dalla caratteristiche simili a quelle di Ace di
Final Fantasy Type-0 e forte della propria abilità di usare delle carte magiche) e il
Machinist (DPS estremamente potente e veloce capace di adoperare le armi da fuoco). A queste nuove classi va ad affiancarsi
una nuova razza, gli Au-Ra, caratterizzati da particolari corna e discendenti direttamente dai draghi. Altra importante aggiunta è
la presenza delle mount volanti che, vista la vastità delle nuove aree, si rivelano fondamentali per affrontare grandi attraversate e per non perdere troppo tempo in tediose fasi di backtracking. È un peccato, però, che queste nuove cavalcature (dal design sempre ispirato e con molteplici riferimenti ai celebri draghi della serie) non possano essere utilizzate anche nel “vecchio” mondo, limitandone l’utilità alla nuova regione di Ishgard.
Il Level Cap è stato inoltre alzato di 10 (fino a 60), garantendo così a coloro che avevano già raggiunto il massimo numerose ore di gioco. Ore che possono essere spese anche all’interno degli
8 nuovi dungeon, affrontando
nuove sfide, nuove Fates e, per i più coraggiosi, il Raid dedicato ad Alexander.
Dragonheart
Final Fantasy XIV: Heavensward stupisce per la qualità artistica
La
componente tecnica di
Final Fantasy XIV: Heavensward riesce a stupire quanto il titolo base.
Gli scorci della terra di Ishgard sapranno certamente
incantarvi e il character design dei nuovi personaggi
trasuda carisma da ogni poro. Ottima anche la modellazione poligonale dei personaggi che, assieme alla
totale assenza di qualsiasi tipo di bug (lag compreso), rendono il titolo uno tra i più bei MMORPG da gustare visivamente.
Splendida anche la colonna sonora che, grazie al ritorno di
Nobuo Uematsu, appare sin da subito memorabile e capace di ritagliarsi uno spazio tra le migliori dell’intera serie.
Verdetto
9 / 10
Ar cavaliere nero nun je devi cagà er cazzo!
Commento
Pro e Contro
✓ Immenso
✓ Tante nuove cose da fare e da vedere
✓ Comparto tecnico al top per un MMORPG
✓ Colonna sonora stupenda
x Accessibile solamente dopo aver terminato la main quest
x Alcune missioni secondarie non del tutto esaltanti
#LiveTheRebellion