Recensione Final Fantasy XIII-2

Come avete potuto leggere nella nostra recensione ( che potete trovare qui), Final Fantasy XIII non è riuscito a soddisfare appieno le alte aspettative che i fan riponevano in questo nuovo capitolo della celeberrima saga. Square Enix, prendendo atto delle critiche ricevute dai giocatori, tenta di aggiustare il tiro con Final Fantasy XIII-2, sequel diretto delle avventure di Lightning, ma capace di introdurre nuovi elementi con lo scopo di riuscire a soddisfare qualsiasi tipo di giocatore. Saranno bastate queste nuove aggiunte per rendere il titolo degno dell’importante nome che porta? Scopritelo nella nostra recensione.

Versione testata: PlayStation 3

Back… to the future!
La trama procede incostante dall’inizio alla fine
La trama di Final Fantasy XIII-2 comincia proprio pochi istanti dopo la fine del primo capitolo quando, improvvisamente, Lightning sparisce nel nulla e pare che nessuno dei suoi amici, tranne sua sorella Serah, si ricordi di lei. Ecco che ha quindi inizio l’avventura della giovane ragazza dai capelli rosa alla ricerca della sorella scomparsa, ma non sarà sola in questo particolare viaggio. In suo soccorso, infatti, arriva un misterioso ragazzo chiamato Noel Kreiss che le rivela di provenire da un futuro distopico, dove la razza umana è quasi del tutto estinta, con lo scopo di portarla sana e salva da sua sorella. La trama, nonostante il carisma di Serah non sia neanche lontanamente paragonabile a quello di Lightning, procede tra alti e bassi dall’inizio alla fine, regalando ottimi momenti, ma anche qualche sezione particolarmente sottotono. L’idea dei viaggi nel tempo, punto fondamentale all’interno della narrazione, riesce a risultare comunque interessante grazie alla possibilità di affrontare determinati “mondi” in epoche diverse, creando così delle situazioni alternative con alcuni “possibili finali” che sicuramente faranno la gioia degli amanti dell’universo creato da Final Fantasy XIII. Tra i vari personaggi vecchi e nuovi che incontreremo nel corso della nostra avventura c’è da sottolineare come Caius, antagonista della storia, sia tra i più interessanti mai proposti all’interno della serie, con una caratterizzazione psicologica che, senz’ombra di dubbio, prevale su qualsiasi altro personaggio (protagonisti compresi) all’interno del gioco. Ottima anche la longevità che garantisce quasi 30 ore di gioco per la campagna principale, ma che possono raddoppiare/triplicare in base alla quantità di missioni secondarie affrontate e di sfide completate.

Gotta catch’em all!
Final Fantasy XIII-2 cerca di porre rimedio a tutte le critiche apportate dai fan
Il gameplay di Final Fantasy XIII-2, nonostante rimanga fedele alle introduzioni e al sistema di gioco del suo predecessore, cerca di porre rimedio a tutte le critiche apportate dai fan. Ecco che quindi, a differenza del primo capitolo, avremo nuovamente delle aree cittadine dove vagare ed interagire con i “numerosi” NPC, avremo la possibilità di acquistare nuovi oggetti grazie alla mercante Chocolina che ci seguirà per tutta l’avventura e avremo una maggiore varietà di missioni e sub quest, con tanto di casinò dove affrontare una serie di minigiochi (tra i quali è presente pure una corsa chocobo). L’intento di Square di tornare al passato è, senza dubbio, evidente, ma il tutto risulta spesso meccanico, forzato e, nel caso della venditrice vestita da pennuto, pacchiano. Per quanto riguarda il sistema di combattimento (gestito ancora una volta attraverso gli “optimum” e al “paradigm shift”) è da evidenziare l’introduzione dei mostri, ovvero la possibilità di catturare tutti i nemici affrontati all’interno del gioco, per poterli poi allenarli ed aggiungerli alla nostra squadra. Questo elemento, per quanto interessante, non è stato però curato nei minimi particolari e, oltre ad un sistema di cattura basato sulle probabilità (non sempre si acquisisce il mostro sconfitto), l’allenamento dei mostri non risulta divertente tanto quanto allenare altri membri del proprio party. Se poi si aggiunge il fatto che il character design dei nemici, per la maggior parte, è poco ispirato ecco che la possibilità di usare i mostri in battaglia non si rivela un’introduzione riuscita al 100%. Sono stati, inoltre, eliminati gli Eidolon dal gioco e siamo certi che i giocatori avrebbero potuto apprezzare la possibilità di lottare ancora al fianco di queste imponenti ed affascinanti creature. Altra aggiunta al combat system è l’introduzione dei Quick Time Event che, per quanto non presenti in ogni battaglia, contribuiscono nel ricreare ottime scene ricche d’azione, donando carisma alle boss fight. C’è da evidenziare, infine, come la presenza di un mondo “arena” sia stata fondamentale per l’aggiunta di qualche DLC dedicato alle “vecchie glorie” della serie che dovremo affrontare in combattimento e sconfiggere per poter utilizzare nella nostra squadra. Peccato che i DLC sino ad ora rilasciati non riescano a soddisfare appieno le aspettative dei fan che, senz’ombra di dubbio, avrebbero preferito vedere qualche altro personaggio famoso apparire al proprio fianco durante le battaglie.

Modelli d’eccezione
comparto sonoro eccezionale
Per quanto riguarda il comparto tecnico, Final Fantasy XIII-2 si difende egregiamente quando si parla di modellazione poligonale dei personaggi, con animazioni convincenti e di sicuro impatto visivo, ma offre un po’ il fianco quando si parla di ambientazioni e di scenari che, molte volte, risultano abbastanza vuoti e privi di dettagli. Come anticipato poco sopra bisogna evidenziare come, rispetto al primo capitolo, via sia stato un calo riguardante il character design, con poche introduzioni tra le file degli antagonisti che, il più delle volte, risultano troppo simili tra di loro. Tutt’altro discorso riguardo il comparto sonoro che, invece, risulta eccezionale grazie ad una colonna sonora di altissimo livello e ad un doppiaggio, come per tutti i Final Fantasy, splendido.

Verdetto
7.5 / 10
Que Serah, Serah! Whatever will be, will be!
Commento
Final Fantasy XIII-2 si dimostra un titolo superiore al suo predecessore, ma che ancora una volta non riesce a cogliere appieno lo spirito e l'atmosfera della serie della quale porta il nome. Non si tratta di un brutto titolo (anzi), ma qualche mero trucco per avvicinare i fan di vecchia data non è sufficiente per nascondere una trama frammentaria, una gestione dei mostri/alleati non entusiasmante, un character design poco ispirato e una modellazione di sfondi non perfetta. Ad ogni modo un plauso va fatto alla splendida colonna sonora e all'antagonista della vicenda, davvero capace di lasciare un segno nei nostri cuori e che, da solo, vale l'acquisto di questo titolo.
Pro e Contro
Caratterizzazione dell'antagonista superba
Colonna sonora eccezionale
Tante cose da fare

x Trama frammentaria
x Gestione dei mostri non entusiasmante
x Alcuni scenari sottotono

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