Sono passati 17 anni dall’ultimo episodio di Fear Effect, ma Sushee ha deciso che è il momento di rispolverare questa saga! Saranno riusciti a riportare in vita il brand oppure lo avranno definitivamente ammazzato?
Ci sono alcuni titoli videoludici che, inevitabilmente, verranno ricordati per aver “sconvolto” il mercato negli anni Novanta con tematiche, scene e personaggi sopra le righe rispetto al resto delle produzioni. Tralasciando gli esempi ovvi come GTA e Duke Nukem, oggi siamo qui per parlare del seguito di uno di quei titoli:
Fear Effect Sedna.
I primi due capitoli di questo brand, rispettivamente del 1999 e del 2001,
divennero famosi per aver inserito una protagonista esplicitamente omosessuale all’interno di una narrazione mainstream, cosa al giorno d’oggi considerata (per fortuna) normale, ma che, in un periodo dove i videogames venivano utilizzati quotidianamente come capro espiatorio per la mala società, suscitò molto scalpore.
Con questo retaggio alle proprie spalle, e una campagna Kickstarter di successo, i ragazzi di Sushee sono riusciti a realizzare un seguito per questa saga, approdando su
PlayStation 4,
Xbox One,
Nintendo Switch e
Pc lo scorso
6 marzo. Avranno calcato la mano sul rapporto amoroso tra Hana e Rain oppure si saranno concentrati sul realizzare un prodotto di qualità per riportare in vita la serie?
Versione testata: Nintendo Switch
La leggenda che non ti aspetti
La storia di questo nuovo Fear Effect mescola sapientemente azione, spy story e horror
La
trama di
Fear Effect Sedna ci porta nuovamente a seguire le gesta di
Hana e del suo gruppo, ambientando l’azione dopo i primi due capitoli della serie e facendo
scendere in campo volti vecchi e nuovi del brand. In seguito a un furto finito male, il gruppo di mercenari si spingerà fino in Groenlandia, entrando in contatto con
oscure creature che oscillano tra gli esperimenti di una multinazionale e le leggende locali. Come per i precedenti capitoli, la storia di questo nuovo Fear Effect mescola sapientemente azione, spy story e horror, in
un connubio che ammettiamo di aver trovato sin da subito molto interessante. I
personaggi, che li conosciate o meno, sono
tutti ben delineati e vi basteranno poche linee di dialogo per capire esattamente a quale archetipo fanno riferimento, riuscendo a far mantenere alta la concentrazione del giocatore per tutta la durata del gioco.
Durata che, purtroppo, non è tra le più esaltanti e che ci ha permesso di portare a termine le avventure di Hana & Co. in poco più di otto ore, ma ammettiamo di essere stati rallentati da
un paio di sparatorie particolarmente toste. Il sapiente uso di cut scene (realizzate con lo stile cartoon dei precedenti episodi) è sicuramente uno degli aspetti narrativi più riusciti e non possiamo far altro che elogiare gli sviluppatori, nella speranza che il loro prossimo lavoro (
il remake del primo capitolo delle avventure di Hana) possa essere all’altezza di quanto visto in Fear Effect Sedna.
Nuovo capitolo, nuova inquadratura
Il gameplay di Fear Effect Sedna prende le distanze da quello dei suoi predecessori, abbandonando la regia data dalla telecamera fissa per utilizzare una visuale isometrica molto più vicina a quella di Diablo
Il
gameplay di
Fear Effect Sedna prende le distanze da quello dei suoi predecessori, abbandonando la regia data dalla telecamera fissa (simile ai vecchi Resident Evil) per utilizzare una visuale isometrica molto più vicina a quella di Diablo.
Questo cambio, per quanto vada a danneggiare parzialmente l’impatto cinematografico del titolo, può dirsi comunque riuscito in quanto l’impianto ludico risulta essere perfettamente funzionale. Passando a nostro piacimento di personaggio in personaggio (tutti caratterizzati da armi e abilità differenti)
potremo esplorare i livelli utilizzando due differenti approcci: quello più action e quello più stealth. Il primo ci permetterà di proseguire ad armi spianate, sparando a tutto ciò che si muove e
utilizzando le coperture date dall’ambiente circostante per avere la meglio sui nostri avversari; il secondo, invece, è dedicato a coloro che vogliono evitare gran parte degli scontri e che preferiscono attaccare alle spalle i nemici per finirli con un colpo solo.
Tramite la pressione di un semplice tasto, inoltre, sarà possibile bloccare l’azione di gioco per impostare le tre mosse successive di ogni personaggio, in modo da organizzare al meglio gli scontri ed evitare morti premature dettate dall’
IA non sempre al top. Bisogna però ammettere che questo elemento di gioco si dimostra essere interessante solamente a livello teorico, risultando poi
veramente fastidioso pad alla mano; questo perché i combattimenti sono spesso frenetici e la strategia che il giocatore avrà pensato per una data situazione non andrà bene per quella presente 5 secondi dopo aver “riavviato il tempo”.
Insomma: nel corso di tutta l’avventura saranno davvero pochi i momenti nei quali vi troverete a utilizzare questa feature, rendendola, di fatto, quasi trascurabile. Altra caratteristica da sempre apprezzata nella serie Fear Effect è la presenza di
enigmi di qualità e, fortunatamente, Fear Effect Sedna riesce a essere all’altezza delle aspettative.
In tutti i livelli di gioco sono presenti sia enigmi ambientali che veri e propri minigiochi da affrontare, necessari per il proseguimento della storia. Ancora una volta ci troviamo di fronte a sezioni difficili, ma mai frustranti, che permettono al giocatore di ragionare sulla soluzione e che, come accadeva prima dell’avvento di internet, lo obbligherà a
prendere carta e penna per annotarsi utili consigli in vista del puzzle successivo. L’ultimo elemento da analizzare è anche quello che dà il nome a tutta la produzione:
il fear effect. In questa nuova avventura di Hana, il fear effect è
indicato come un ECG posto in alto a sinistra nello schermo; man mano che vi troverete in situazioni di stress il colore passerà da verde a rosso e i vostri battiti cardiaci aumenteranno, diminuendo la vostra mira e rendendovi più vulnerabili ai colpi nemici.
Anche in questo caso si tratta di una caratteristica del gameplay che, per quanto affascinante, non riesce a convincere del tutto perché troppo approssimativa e di difficile comprensione. Niente di drammatico, sia chiaro, ma
è un peccato che una feature con questo potenziale non venga sfruttata maggiormente all’interno della produzione di Sushee. Ci permettiamo di aggiungere, infine, come questa tipologia di gioco ben si sposi con la natura portatile di Nintendo Switch, facendoci preferire questa la versione da noi testata alle altre presenti sul mercato.
Il nuovo che richiama il vecchio
L’elemento visivo più gradevole di tutto Fear Effect Sedna è sicuramente la palette cromatica
Da un
punto di vista esclusivamente tecnico,
Fear Effect Sedna riesce a convincere appieno grazie a modelli poligonali ben realizzati e a una
palette cromatica che passa dalle accese tinte cyberpunk a quelle più pastello dei thriller di Gore Verbinsky.
Peccato per alcuni fondali che, durante il gioco, appaiono leggermente vuoti e piatti, ma fortunatamente si casi “isolati” e che non vanno a danneggiare il risultato finale dell’opera.
Buono il sonoro che mescola un doppiaggio “solo” mediocre a una colonna sonora capace di evidenziare i giusti momenti con le giuste tracce. Del tutto assenti, infine, bug di qualsiasi tipo e, almeno per quanto riguarda la versione per Nintendo Switch da noi testata, dobbiamo ammettere di aver trovato l’azione di gioco sempre fluida e immediata, senza il benché minimo calo di frame.
Verdetto
7.5 / 10
Lo ammettiamo: ci aspettavamo più scene di nudo.
Commento
Pro e Contro
✓ Trama ben diretta e dal buon ritmo
✓ Personaggi stereotipati, ma funzionali
✓ Gamplay vario
✓ Enigmi di ottima fattura
✓ Tecnicamente solido
x Longevità non esaltante
x Qualche sezione meno riuscita di altre
x Alcuni elementi di gameplay poco rifiniti
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